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Notiziario Marketpress di Martedì 08 Luglio 2014
 
   
  LAZIO, LABORATORI PUBBLICI: INIZIA LA RIFORMA PER OFFRIRE UN SERVIZIO MIGLIORE

 
   
  Roma, 8 luglio 2014 - È stato firmato un nuovo decreto per riorganizzare i laboratori pubblici. Con questa riforma, si garantiscono collegamenti fra le varie strutture, un servizio vicino al luogo di cura e un risparmio di 20milioni di euro l’anno 07/07/2014 - La Regione riforma il sistema dei laboratori di analisi pubblici, definisce le loro funzioni e riorganizza tutta la rete organizzativa che sarà basata su 8 Hub e 27 Spoke. Di cosa si tratta? Gli Hub devono garantire oltre 3 milioni di analisi. Questi sono laboratori ad elevata complessità (Lec) con settori specialistici. Coordinano il personale e le tecnologie delle strutture Spoke collegate. Gli Spoke sono strutture meno complesse, presenti negli ospedali che curano i pazienti per acuti e garantiscono attività di diagnosi di urgenza e di base. “Con questo provvedimento – ha spiegato il presidente Nicola Zingaretti - archiviamo una rete definita nel 2007 poco efficiente e ormai obsoleta. Si volta pagina e si ottiene un risparmio di più di 20 milioni di euro l’anno. Adottiamo un nuovo modello basato sulla centralizzazione delle attività, degli acquisti di materiali di consumo, di reagenti e delle attrezzature”. “La nuova configurazione – ha aggiunto Zingaretti – si baserà su otto centri di riferimento collegati in rete e dotati di attrezzature e capacità professionali in grado di rispondere a ogni esigenza. Saranno i punti di riferimento per 27 strutture e per tutti i centri della nuova rete. Questo consentirà di realizzare una medicina di laboratorio vicina al luogo delle cure, più efficiente e molto meno sprecona” . I laboratori si distinguono in: 1) Laboratorio di urgenza. Annesso a un presidio ospedaliero di dimensioni piccole o medio-piccole e dotato di Pronto soccorso (Ps) o Dipartimento di Emergenza e Accettazione(dea) di I livello. Può effettuare circa 30-50 esami di urgenza e tra i 200mila e 1 milione l’anno. Provvede in urgenza a prestazioni di laboratorio e consulenza in medicina di laboratorio ai soli accessi nei Ps e Dea e pazienti ricoverati interni. E’ attivo 24 ore. 2) Laboratorio di base. Annesso a un presidio ospedaliero di dimensioni medie o medio-piccole e dotato di Pronto soccorso o Dea di I livello. Svolge circa 100-150 tipologie di esami di base e di frequente esecuzione e tra i 500mila e 1 milione e mezzo di l’anno. 3) Lec (Laboratorio ad elevata complessità). Annesso a un presidio ospedaliero di dimensioni medio-grandi o grandi svolge più 150 tipi di esami di base e complessi e circa 2 milioni e mezzo di esami l’anno. Fornisce prestazioni di laboratorio e consulenza ai reparti ospedalieri e prestazioni ambulatoriali di diagnostica di laboratorio sia per i punti di prelievo presenti nel presidio ospedaliero, sia per i Centri prelievo territoriali afferenti. 4) Lec-s (Laboratorio ad elevata complessità con settori specialistici). Sono i laboratori al vertice della rete e sono tutti Hub. Sono annessi ad presidio ospedaliero di dimensioni medio-grandi o grandi, con repertorio analitico superiore alle 150 tipologie di esami di base e complessi. Un Lec-s ha un volume minimo di attività di almeno 3 milioni di esami l’anno. 5) Laboratorio specialistico. Annesso ad un presidio ospedaliero o ad un policlinico universitario può essere monospecialistico o polispecialistico. 6) Laboratorio di riferimento. Svolge attività di alta referenza, conferma o approfondimento soprattutto su prestazioni di elevatissima specializzazione. 7) Settore decentrato di base per analisi in urgenza. Area di laboratorio annessa a un presidio ospedaliero con attività per acuti di piccole dimensioni o a un Pronto Soccorso o Punto di Primo Intervento territoriale, con repertorio analitico limitato ad un ristretto pannello di esami dedicati all’emergenza. Ha un volume di attività fino a 300 mila esami l’anno e fornisce prestazioni esclusivamente in termini di urgenza ai reparti ospedalieri. Questo è l’elenco degli Hub: Hub1: Ospedale S. Pertini riferimento per sei centri spoke: Policlinico Casilino, Ospedali di Tivoli, Colleferro, Palestrina, Subiaco, Monterotondo e due Centri prelievi nella Roma G. Hub2: S. Eugenio riferimento per i 5 ospedali di Frascati, Marino, Albano-genzano, Velletri, Ifo e dei centri prelievi territoriali della Asl E e della Asl dei Castelli (H). Hub3: S. Camillo riferimento per gli ospedali di Ostia, il Policlinico L. Di Liegro, Irccs Istituto Nazionale Malattie Infettive, Centri prelievo territoriali della Roma D. Hub4: S. Giovanni riferimento per il S. Spirito, Villa Betania e centri prelievo territoriali. Hub5: S. Filippo Neri è centro di una rete che comprende gli ospedali di Civitavecchia, Bracciano, Rieti ed i Centri prelievo della Asl F( Civitavecchia), Rieti, Roma E. Hub6: Ospedale Belcolle di Viterbo che fa da centro per gli ospedali di Civita Castellana, Tarquinia Acquapendente e centri prelievo territoriali della Asl. Hub7 :Latina - S. Maria Goretti , la rete in questo caso è composta dagli ospedali di Formia, Terracina Fondi, Anzio e dai Centri prelievo di Latina e dei Distretti 4 e 6 della Asl dei Castelli. Hub8: Ospedale Fabrizio Spaziani di Frosinone che farà da centro per il S. Scolastica di Cassino, l’ospedale di Sora e quello di Alatri.  
   
 

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