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Notiziario Marketpress di Mercoledì 28 Marzo 2007
 
   
  "TRENTO LONGARETTI – OPERE INEDITE" MACCAGNO (VA), CIVICO MUSEO PARISI - VALLE 31 MARZO – 27 MAGGIO 2007

 
   
  Maccagno (Va), 28 marzo 2007 - La mostra dedicata a Trento Longaretti si propone nel programma dedicato dal Civico Museo di Maccagno alla contemporaneità dell´Arte e all´approfondimento dei valori di attualità. Si concretizza dunque un nuovo rilevante incontro con una figura di alto profilo, artistico e morale, tra i protagonisti dell´arte contemporanea italiana e, in particolare, lombarda. La rassegna dedicata a Trento Longaretti si fonda sulla presentazione di opere inedite. Si tratta dunque di un´esposizione nuova, con un proprio carattere di interesse e di novità. Emergono coerenza di continuità, unità di ispirazione, connessione di filo logico nel corso degli anni e la mutevole ma costante intensità o vibrazione di linguaggio espressivo. Trento Longaretti, nato a Treviglio nel 1916, allievo di Aldo Carpi, Direttore dell´Accademia Carrara di Bergamo dal 1953 al 1978, è artista di primo piano nell´evoluzione dell´arte in Lombardia nel Xx secolo, dotato di forte personalità poetica e di indiscusse doti tecniche. La sua attività artistica decorre dalla fine degli Anni ´30, con esposizioni e recensioni che danno inizio a una lunga e fulgida carriera tuttora in atto. Il percorso di attività è intenso e articolato a livello nazionale e internazionale, costellato da successi e accompagnato da una cospicua letteratura critica che ne approfondisce con dovizia e documentata analisi l´ispirazione, le tematiche e le costanti espressive. Solitudine, esodo, pellegrinaggio oppure esilio, povertà della periferia sociale e dignità esistenziale emergono come temi portanti non solo in termini di pittura figurativa ma quali elementi sostanziali della sensibilità dell´artista. Ne consegue una mostra di alta intensità, capace di spaziare oltre i valori tecnici della pittura e attivare, dall´ispirazione del Maestro, dialogo e dibattito inerente il compito dell´arte, l´interpretazione del contesto universale, la funzione intellettuale dell´artista nella società e nel proprio tempo. A cura di Claudio Rizzi, curata e organizzata da Ad Acta Associazione Culturale, la mostra ripercorre poetiche e temi dell´artista per tracciarne un profilo o ritratto a sintesi del lungo percorso che si delinea ormai in settanta anni di attività sempre condotta nel rigore di alta professionalità, tanto da divenire magistero di forte rilievo e testimonianza di rarità. Quaranta dipinti compongono una mostra agile e dinamica nell´accostamento di temi, spaziando nel tempo e proponendo un esauriente ritratto dell´artista. Il catalogo edito a completamento della mostra ospita un vasto apparato antologico e una ampia sintesi cronologica dell´intenso curriculum. Trento Longaretti nasce a Treviglio nel 1916. Conclusi gli studi preliminari, frequenta il Liceo Artistico di Brera a Milano e l´Accademia di Brera, ove si diploma con la guida di Aldo Carpi, personalità di grandi doti artistiche e umane. Tra maestro e allievo si instaura un rapporto morale e affettivo di inscindibile reciprocità. Compagni di corso sono Cassinari, Bergolli, Badodi, Morlotti, Dobrzansky, Valenti, Kodra. Inizia ad esporre nel ´36, partecipando ai "Littoriali dell´Arte" e a mostre collettive a Milano, Genova e Bergamo. Nel ´39 vince il Premio Mylius e il Premio Stanga. Frequenta l´ambito di "Corrente", partecipa e assimila le esperienze dei protagonisti, Guttuso, Morlotti, Birolli, Sassu, Vedova. Conclusi gli studi nel ´39, è chiamato alle armi e inviato in Slovenia, Sicilia e Albania. Nel ´42 è invitato alla Biennale di Venezia e, nello stesso anno, partecipa alla "Mostra degli Artisti in armi" a Roma, Palazzo delle Esposizioni. Esordisce in mostra personale nel ´43 a Bergamo, Galleria la Rotonda, con presentazione in catalogo di Raffaello Giolli. Dal ´45 si dedica all´insegnamento e alla realizzazione di opere sacre. Nel ´48, nel ´50 e nuovamente nel ´56 partecipa alla Biennale di Venezia. Nel ´52 è invitato alla Quadriennale Nazionale di Roma. Nel ´53 vince il Concorso Nazionale per la Direzione dell´Accademia Carrara di Bergamo e relativa Cattedra di Pittura. Succede in carica a Achille Funi. Dirige l´Accademia nell´arco di venticinque anni e spontaneamente lascia l´incarico nel ´78. Realizza importanti opere d´arte sacra conservate in Vaticano, nel Duomo di Milano, nella Basilica di Sant´ambrogio in Milano, nel Duomo di Novara, nella Galleria d´Arte Sacra dei Contemporanei in Milano, in molte Chiese e Istituzioni in Italia e all´estero. È invitato ad allestire mostre personali e antologiche in Musei e Istituzioni pubbliche di grande rilievo in Italia e all´estero. Nel 1999 espone a Ginevra nel Palazzo delle Nazioni Unite "La pauvrétè dans le monde". Nel 2006, con l´esposizione alla Villa Manzoni di Lecco, inizia la prima fra le mostre dedicate ai suoi novant´anni, che proseguono poi nel corso dell´anno a Roma, presso il Museo di Castel Sant´angelo, a Clusone, presso il Museo Basilica, e ancora a Bergamo, a Treviglio e a Solothurn, in Svizzera, per concludersi a dicembre con un´esposizione antologica di disegni al Chiostro di S. Francesco a Bergamo. Sue opere sono conservate presso Musei ed Enti pubblici in Milano, Galleria d´Arte Moderna, Museo della Permanente; Gallarate, Galleria d´Arte Moderna; Piacenza, Galleria Ricci Oddi; Bergamo, Pinacoteca Carrara; Treviglio, Museo Civico; Città del Vaticano, Musei Vaticani; Basilea, Museo d´Arte Moderna; Hamilton, Galleria d´Arte Moderna. La rassegna stampa inerente articoli e saggi a lui riferiti decorre dal 1935 e prosegue con continuità annoverando testimonianze di Carlo Carrà, Guido Piovene, Leonardo Borgese, Paolo Grassi, Ugo Nebbia, Marcello Venturoli, Giorgio Kaisserllian, Lino Lazzari, Marziano Bernardi, Angelo Dragone, Carlo Pirovano, Raffaele De Grada, Alberico Sala, Floriano De Santi, Giorgio Mascherpa, Gian Alberto Dell´acqua, Sebastianograsso, Francesco Vincitorio, Luciano Caramel, Vittorio Sgarbi, Rossana Bossaglia, Gianfranco Ravasi, Alberto Veca, Francesca Bonazzoli, Gianni Barachetti, Flaminio Gualdoni, Vittorio Fagone, Elena Pontiggia, Gianfranco Bruno, Anna Caterina Bellati, Paola Artoni, Giovanni Valagussa , Claudio Strinati. Numerosi i volumi monografici e di analisi critica dedicati, a partire dal 1958, alla sua attività. .  
   
 

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