Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Mercoledì 09 Luglio 2014
 
   
  CON LA DIRETTIVA RIVEDUTA SULLA SICUREZZA NUCLEARE, L´UE HA IN QUESTO AMBITO UN RUOLO DI LEADERSHIP

 
   
  Bruxelles, 9 luglio 2014 - La nuova direttiva sulla sicurezza nucleare è stata adottata ieri dal Consiglio. Con i loro poteri e l´indipendenza delle autorità nazionali di regolamentazione devono essere rafforzati. Inoltre, un ambizioso obiettivo di sicurezza a livello di Ue è introdotto, e si è creato un sistema di peer review europea. Sono state anche introdotte regolare audit di sicurezza nazionale e il sito di preparazione e risposta alle emergenze. Inoltre è fornito da loro per una maggiore trasparenza e una migliore istruzione e formazione. Con la nuova direttiva, in vigore dal 2009, la politica è cambiata. Il quadro per la sicurezza nucleare in Europa sarà rafforzata da esso, come è stato richiesto dai capi di Stato e di governo dell´Unione europea dopo l´incidente nucleare di Fukushima del 2011. La Commissione europea accoglie con favore l´adozione odierna della modifica della direttiva preesistente sulla sicurezza nucleare da parte del Consiglio. Il responsabile per l´energia Günther Oettinger, il vice presidente ha dichiarato: "Questa politica dà un contributo significativo al miglioramento della sicurezza degli impianti nucleari e di una forte cultura della sicurezza in Europa. In una regione in cui più di un quarto dell´energia elettrica prodotta, e più della metà delle emissioni di Co 2 di elettricità venire poveri generata da energia nucleare, è la sicurezza delle centrali nucleari è cruciale. La revisione della direttiva, l´Unione europea dimostra che occupa una posizione di leader nel settore della sicurezza nucleare. " Cosa c´è di nuovo? Le disposizioni della direttiva del 2009, come segue essere rafforzata con la direttiva riveduta sulla sicurezza nucleare: I poteri e l´indipendenza delle autorità nazionali di regolamentazione che sovrintendono le attività degli operatori di impianti nucleari saranno rafforzati. Si tratta di un progetto ambizioso obiettivo di sicurezza a livello Ue introdotta al fine di evitare incidenti e prevenire rilasci di radioattività all´esterno dell´impianto nucleare. Si tratta di un sistema europeo di peer review per impostare problemi di sicurezza specifici. Questi sono ogni sei anni da parte degli Stati membri da parte delle autorità di regolamentazione, con l´aiuto del gruppo dei regolatori europei per la sicurezza nucleare (Ensreg) e sulla base della competenza dell´Associazione dei spazio europeo occidentale dei regolatori nucleari (Wenra) vengono eseguite. Il primo inter pares tematica avrà luogo nel 2017. La trasparenza nel settore della sicurezza nucleare è quindi una maggiore disponibilità al pubblico durante il normale funzionamento degli impianti nucleari e di incidenti o infortuni informazioni vengono fornite. Prima della costruzione di un impianto nucleare è una prima valutazione fatta e sarà periodicamente - almeno ogni dieci anni - controlli di sicurezza nazionale condotti per valutare la sicurezza degli impianti mostrano nuove e altre migliorie necessarie di sicurezza. Inoltre, la coerenza della volontà nazionale in loco di preparazione e risposta alle emergenze migliorate. L´importanza del fattore umano è finanziato dalla promozione di una cultura della sicurezza efficace in campo nucleare, per il quale i sistemi di gestione, di formazione e di ulteriori misure di formazione sono previste e le modalità del gestore. Con successive modifiche, i risultati delle prove di stress dell´Ue per le centrali nucleari e contributi compresi Gruppo dei regolatori europei per la sicurezza nucleare (Ensreg), intrapreso dal settore occidentale europeo dei regolatori nucleari (Wenra) e l´Agenzia internazionale dell´energia atomica (Aiea) indossati. Sono stati inoltre considerati i pareri del Parlamento europeo e del Comitato economico e sociale europeo e l´industria e la società civile. Gli Stati membri devono conformarsi alla direttiva entro tre anni per recepire nel diritto nazionale.  
   
 

<<BACK