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Notiziario Marketpress di Mercoledì 28 Marzo 2007
 
   
  INNOVAZIONE E CONCILIAZIONE PER “AZIENDE AMICHE DELLE MAMME E DEI PAPÀ”

 
   
  Torino, 28 marzo 2007 - Suggerimenti e iniziative sono stati proposti e presentati il 26 marzo in Provincia di Torino, nell’ambito del convegno “Innovazione e conciliazione – nuove soluzioni organizzative” proposto dalle Consigliere di Parità provinciali, Laura Cima e Ivana Melli, con la partecipazione dell’Assessora Pari Opportunità della Provincia Torino Aurora Tesio e dell’ Assessora Attività Produttive della Provincia Torino, Giuseppina De Santis, della Sottosegretaria al Ministero della Famiglia, Chiara Acciarini, di rappresentanti delle associazioni datoriali, delle aziende e dei sindacati. Sono emerse alcune possibili vie di azione volte a facilitare la realizzazione di progetti di conciliazione dei tempi di vita e lavoro da parte delle imprese, attraverso strumenti di informazione e sensibilizzazione, “formule di accompagnamento” per rendere più facile fasi di progettazione e di accesso alle fonti di finanziamento. Interventi sono stati ipotizzati anche per valorizzare buone prassi quali la creazione di un marchio “Azienda amica delle mamme e dei papà” e la creazione di un premio annuale “donna innovazione e conciliazione” riservato a donne che, in ruoli di management, abbiano “saputo innovare” integrando le politiche di genere nella gestione organizzativa. “Conciliazione vuol dire permettere a donne e uomini di vivere meglio lavoro e responsabilità familiari e di prevenire le discriminazioni e i processi di esclusione (es. Mobbing, auto licenziamento) nelle aziende – spiega la Consigliera di Parità Laura Cima - Al tempo stesso è elemento di innovazione nella gestione delle risorse umane volta anche a migliorare l’immagine interna ed esterna dell’impresa stessa. Per questo ci impegniamo, nel ruolo di Consigliere di Parità, ad attivare il tavolo di conciliazione e innovazione con il coinvolgimento di parti sociali e istituzione. Il primo passo sarà la creazione di un opuscolo promozionale, rivolto alle imprese, per sensibilizzarle circa i vantaggi dell’introduzione di elementi di conciliazione nella gestione delle Risorse Umane. La partecipazione di moltissimi/e rappresentanti con ruoli e responsabilità in istituzioni, aziende, enti, associazioni conferma l’interesse per l’attivazione di reali cambiamenti”. “Un percorso cui la Provincia sta ponendo da tempo grande attenzione attraverso una sinergia tra assessorati e le attività di rete che hanno dedicato particolare attenzione al tema della responsabilità sociale d’impresa. In tema di conciliazione è importante iniziare a parlare di convenienze generali di sistema, e non più solo di diritti, se vogliamo invertire la realtà del lavoro delle donne: le più penalizzate perché ostacolate nella carriera ma anche nella possibilità di avere figli” hanno rilevato l’assessora Tesio e l’assessora De Santis. La situazione italiana in cui un bambino su dieci trova posto in un asilo nido e un terzo delle neo mamme abbandona il lavoro entro il primo anno di attività del figlio è preoccupante. L’analisi dei dati, affrontata dalla Sottosegretaria Acciarini, ha introdotto gli interventi in programma nell’ambito della finanziaria 2007: “per superare la situazione di crisi abbiamo in previsione la creazione di 90. 000 posti nei nidi, anche se non ancora sufficienti per raggiungere la copertura del 33% prevista dagli obiettivi di Lisbona entro il 2010. La creazione di nidi, senza pregiudiziali sulla tipologia aziendale o pubblica purchè sia garantita la validità del progetto educativo, è uno dei 12 punti previsti dal nostro Governo nell’ambito delle iniziative a favore della famiglia e previste dal Fondo nazionale per la famiglia. In previsione anche una revisione dell’art. 9 delle 53/2000 per le imprese per l’introduzione di formule di conciliazione dei tempi”. Sollecitazioni importanti sono arrivate anche dalle rappresentanti delle associazioni di categoria rispetto alla necessità di un ricambio generazionale nella gestione delle istituzioni, dove l’età media è molto alta, e alla presenza di donne in posizioni apicali. Sottolineata, inoltre, la necessità di premi reali, quali incentivi fiscali per le aziende virtuose ma anche di quote rosa nelle imprese sul modello di altri paesi europei (Novegia e Spagna), di investimenti seri nella creazione di nidi e in interventi a favore della famiglia che in altri paesi hanno migliorato sensibilmente la presenza delle donne nel lavoro e la natalità, il caso della Francia e dell’Austria sono a questo proposito esemplari. Dalla parte sindacale l’invito a una riflessione critica per modificare realmente i modelli organizzativi aziendali oggi basati su competitività individuali, che limitano la possibilità di rivendicazione da parte delle lavoratrici e dei lavoratori dei diritti acquisiti. Sottolineato anche il ruolo dei sindacati nell’attivare proposte concrete in ambito di contrattazione a favore dell’equilibrio tra lavoro e conciliazione dei tempi e per promuovere la conoscenza della legge 53/2000. .  
   
 

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