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Notiziario Marketpress di Lunedì 14 Luglio 2014
 
   
  BILANCIO ABRUZZO: D´ALFONSO, LAVORO CORTE CONTI OCCASIONE DI VERITÀ A DICEMBRE DIREZIONE CHE CONTROLLA ATTIVITÀ PARTECIPATE

 
   
   L´aquila, 14 luglio 2014 - "Un eccellente lavoro che rappresenta soprattutto un´occasione di verità sullo stato dell´arte della finanza regionale e permette a questo nuovo governo regionale di fissare con precisione il punto di partenza". Lo ha detto il 10 luglio il presidente della Giunta regionale, Luciano D´alfonso, commentando la decisione della Corte dei Conti regionale che nel giudizio di parificazione del rendiconto finanziario della Regione Abruzzo del 2012 relativo all´esercizio finanziario 2012, ha sollevato alcune importanti censure e non concesso di visto di parificazione ad alcune parti del rendiconto stesso. È la prima volta che il bilancio dell´ente regione passa sotto la lente di osservazione della Corte dei Conti e questo per il presidente D´alfonso rappresenta "un atto di verità che da una parte evidenzia chiaramente che la Regione ha oggettive situazioni di difficoltà e di affanno, ma dall´altro ci dice di che cosa questa amministrazione dovrà rispondere". Le censure della Corte dei conti riguardano soprattutto "la veridicità sul valore dei residui, la reale consistenza materiale e finanziaria del patrimonio immobiliare della Regione, il quadro riassuntivo che accerta un disavanzo nella gestione 2012 di circa 455 milioni di euro e il controllo e vigilanza sulle società partecipate". Un punto, quest´ultimo, che non ha mancato di stimolare l´impegno preciso del presidente Luciano D´alfonso, a fronte della contestazione della Corte di una forte carenza di controllo sulle società partecipare. "Entro dicembre - ha detto - è mia intenzione strutturare una direzione regionale ad hoc che si incarichi direttamente di seguire in ogni atto le singole partecipate". Un principio che D´alfonso aveva già anticipato nel suo discorso di insediamento e che il giudizio di parificazione della Corte dei Conti ha rafforzato. Come ha rafforzato l´idea di "creare necessariamente una governance delle società partecipate, perché in tutti questi anni - ha aggiunto D´alfonso - è completamente mancata una regolazione dei rapporti tra Regione e partecipate". Anche sul fronte del patrimonio immobiliare, il presidente della Giunta regionale ha assicurato alla Corte "un utilizzo razionale e ragionato di tutto il patrimonio nella disponibilità della Regione, come impegno primario".  
   
 

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