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Notiziario Marketpress di Lunedì 14 Luglio 2014
 
   
  LOMBARDIA: PRODUZIONE E GESTIONE RIFIUTI SFIDA IMPELLENTE

 
   
  Milano, 14 luglio 2014 - "La produzione dei rifiuti e la loro corretta gestione rappresentano una delle sfide ambientali più rilevanti ed impellenti, una sfida che la Lombardia ha saputo cogliere, offrendo soluzioni in grado di conciliare gli aspetti di tutela ambientale con quelli di sviluppo economico". Così l´assessore all´Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile di Regione Lombardia Claudia Maria Terzi, ha aperto il 10 luglio, a Palazzo Pirelli, la presentazione agli stakeholders del nuovo Piano Rifiuti e Bonifiche, P.r.g.r., varato dalla giunta regionale. "Abbiamo fortemente voluto questo incontro - ha aggiunto - aperto a tutti gli operatori pubblici e privati destinatari e utilizzatori di questo importante e innovativo Piano". Il Nuovo Programma - "Lo scorso 23 giugno - ha ricordato Terzi - la Giunta Regionale ha approvato il nuovo Programma Regionale di Gestione dei Rifiuti e delle Bonifiche, al quale si è arrivati grazie alla collaborazione con gli attori interessati: enti locali, associazioni di categoria e imprese. È stato un lavoro lungo- ha aggiunto la titolare regionale all´Ambiente - che ha portato ad un piano molto complesso, a mio avviso il migliore possibile, che per i prossimi sei anni ci permetterà di regolamentare le attività ambientali nei territori". Tre Sezioni - L´assessore ha quindi spiegato che il piano si articola in tre macro aree: la prima tratta dei rifiuti urbani, la seconda dei rifiuti speciali e la terza del programma della bonifica delle aree inquinate. "La grande novità - ha precisato - è che viene stabilito un ordine di priorità tra le forme di gestione del rifiuto: prevenzione; preparazione per il riutilizzo; riciclaggio (recupero di materia) e smaltimento". Capitolo Bonifiche - "Per quanto concerne le bonifiche il piano sviluppa azioni innovative - ha raccontato Terzi -. La politica regionale in materia mira alla tutela della salute, alla salvaguardia del suolo, del sottosuolo e delle falde sotterranee, oltre che al risparmio del suolo vergine con la restituzione agli utilizzi urbanistici dei terreni contaminati". Capitolo Prevenzione -"Prima di affrontare il tema della raccolta differenziata, ci siamo concentrati sulle possibili azioni per evitare di produrre rifiuti -ha detto l´assessore -.All´interno del P.r.g.r., un intero capitolo è dedicato al programma di prevenzione della produzione dei rifiuti, con gli obiettivi di prevenzione e gli strumenti per il loro monitoraggio". Tra gli strumenti utilizzati figura il P.a.r.r. ´Piano di Azione per la Riduzione dei Rifiuti´ che permette di tracciare le linee guida attraverso azioni concrete, come la formazione e la cooperazione per campagne contro lo spreco alimentare. Raccolta Differenziata - "L´obiettivo che ci siamo posti in termini di raccolta differenziata media su tutto il territorio regionale - ha spiegato ancora Terzi - è del 67 per cento, superiore a quello imposto dall´Unione Europea, ma siamo convinti di poterlo raggiungere da qui al 2020, con un 65 per cento medio sul singolo Comune". Terzi ha poi chiarito che per incentivare una corretta raccolta differenziata finalizzata al riciclaggio, ci si è orientati verso un modello omogeneo di raccolta su tutto il territorio regionale. Riciclaggio - Un ulteriore novità è l´introduzione del concetto di ´alta qualità nel riciclaggio´, che ha come obiettivo quello di tendere verso una società europea del riciclaggio. Da questo punto di vista il nuovo Prgr indica ´le best practices´ per il raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata finalizzata al riciclaggio di alta qualità. Sono inoltre previsti linee guida e finanziamenti per il miglioramento degli impianti di recupero sia di materia che di energia. Rete Impiantistica - Per quanto riguarda la rete impiantistica per il trattamento e la valorizzazione dei rifiuti urbani, il Piano recepisce il principio di autosufficienza regionale, introducendo un blocco alle nuove autorizzazioni e agli ampliamenti. Si preferirà puntare sul continuo miglioramento tecnologico e impiantistico per ridurre gli impatti ambientali. "La Giunta - ha assicurato l´assessore - è inoltre impegnata a valutare ulteriori criteri per la progressiva e graduale dismissione di impianti di trattamento dei rifiuti urbani non più necessari o obsoleti". Criteri Restittivi - "Nel piano abbiamo inserito due criteri innovativi e restrittivi allo stesso tempo - ha ricordato Terzi -. Uno a tutela della popolazione residente, l´altro per evitare ulteriore consumo del suolo. Nel primo caso, si tratta dell´aumento delle nuove distanze minime tra il perimetro dell´impianto di discarica e le aree residenziali, in base alla funzione dell´impianto, nel caso del cemento amianto la distanza è stata aumentata da 200 a 500 metri. Per tutelare il suolo - ha aggiunto ancora l´assessore - abbiamo invece voluto inserire il divieto per la realizzazione di nuovi impianti su qualsiasi terreno a destinazione agricola". Vengono introdotti anche nuovi criteri localizzativi per gli Confronto Positivo - "L´elaborazione finale del Piano ha tenuto conto di tutte le osservazioni e degli indirizzi espressi dal Consiglio regionale - ha ribadito l´assessore Terzi - ed è frutto del confronto positivo con la Commissione Ambiente e il Consiglio Regionale. Da qui, la definizione di indirizzi strategici fondamentali, come l´opposizione al progetto governativo di una Rete Nazionale per gli inceneritori, che vanificherebbe gli sforzi di Regione Lombardia, punto - ha concluso - su non intendiamo fare un passo indietro".  
   
 

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