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Notiziario Marketpress di Lunedì 14 Luglio 2014
 
   
  STUDIO INVALSI PONE IL VENETO SUL PODIO NAZIONALE DI APPRENDIMENTO DEGLI STUDENTI. ZAIA, “ORGOGLIOSI DEI RAGAZZI E RICONOSCENTI AI DOCENTI. ORA VIA NUMERO CHIUSO ALL’UNIVERSITA’; GIOVANI COSI’ MERITANO DI GIOCARSI ALLA PARI LE LORO CHANCES”

 
   
   Venezia, 14 luglio 2014 - “Che gli studenti veneti siano ragazzi in gamba e che il nostro sistema scolastico e formativo sia di qualità, pur se con gli inevitabili problemi, lo dico da tempo. Ora la mia convinzione trova riscontro nelle rilevazioni dell’Istituto Invalsi sull’apprendimento degli studenti nell’anno scolastico 2013-2014”. Lo sottolinea con soddisfazione il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia commentando gli esiti dello studio Invalsi presentato il 10 luglio che pongono il Veneto sul podio dei tre migliori con Friuli Venezia Giulia e Provincia Autonoma di Trento. “E’ un successo che rende orgogliosi e gratifica – aggiunge Zaia – perché i giovani sono il futuro di ogni società civile e la loro preparazione scolastica è una condizione irrinunciabile per la crescita e l’affermazione poi nel mondo del lavoro e delle professioni. Un riconoscimento – prosegue Zaia – parimenti meritato da tutto il corpo docente che opera in Veneto, che ringrazio per il prezioso apporto al successo dei ragazzi”. “E non credo sia un caso – fa notare il Governatore – che il Veneto sia l’unica Regione a Statuto ordinario a salire sul podio di questa classifica virtuosa dell’apprendere e del sapere”. “Ragazzi come questi – conclude Zaia – meritano di giocarsi alla pari tutte le loro chances anche una volta approdati all’Università, motivo per il quale mi auguro vivamente che il Ministro Giannini non si rimangi la parola data sull’abolizione del numero chiuso e della lotteria dei test d’ingresso a crocette. Sto attendendo l’avvio delle procedure per individuare le modalità tecniche con cui gestire una seria selezione basata sul merito ed i risultati degli esami, garantito dallo stesso Ministro, in modo da poter riformare questa assurdità discriminatoria al più presto e dare serenità ai giovani che dopo le vacanze affronteranno l’ultimo anno delle superiori”.  
   
 

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