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Notiziario Marketpress di Lunedì 14 Luglio 2014
 
   
  PATTO SALUTE: “INTRODOTTE DA MINISTERI MODIFICHE RISPETTO ALL’ACCORDO TROVATO. NIENTE OK, RISPEDIAMO AL MITTENTE. IN STATO-REGIONI COL TESTO DELLA SCORSA SETTIMANA”

 
   
  Venezia, 14 luglio 2014 - “Giovedì scorso ci siamo lasciati con un’intesa precisa addirittura annunciata in anticipo dal Ministro Lorenzin. Oggi ci siamo trovati sul tavolo un testo con importanti modifiche introdotte unilateralmente dal Governo che sono inaccettabili e che abbiamo respinto il mittente. E’ evidente che ci sono contrasti tra Ministeri, ma non sono le Regioni a doversene fare carico”. Con queste parole il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, il 10 luglio presente a Roma alla Conferenza dei Presidenti delle Regioni che doveva sancire ufficialmente l’accordo col Governo sul nuovo Patto Nazionale per la Salute, accompagnato dall’Assessore alla Sanità Luca Coletto, boccia i contenuti del testo inviato dal Governo alle Regioni che, secondo Zaia e lo stesso Coletto, “contiene modifiche tanto negative quanto significative, introdotte praticamente di soppiatto, con una deludente marcia indietro rispetto al clima di collaborazione della scorsa settimana”. “Le modifiche che ci sono arrivate oggi – aggiunge Zaia – riguardano aspetti fondamentali sia per la gestione futura del piano, che è triennale, sia per l’aspetto fondamentale dell’erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza, sia per la programmazione del personale”. “In Conferenza Stato-regioni – precisa Coletto – le Regioni porteranno l’accordo nel testo concordato giovedì scorso e da lì non intendiamo muoverci”. “Sono stati tolti o reintrodotti – aggiunge Coletto – alcuni punti estremamente significativi, che noi ribadiamo con forza, su aspetti pregnanti, come il meccanismo di premialità per le Regioni che si avvicinano alla corretta erogazione dei Lea, che non può gravare sul budget sanitario annuale; i tempi di gestione delle nuove piante organiche da definire sulla base della spending review, che non possono essere uguali per chi è in regola con i bilanci e chi non lo è; eventuali interventi governativi alla luce di mutamenti macroeconomici al momento imprevedibili, che devono prevedere una revisione dei contenuti del Patto e non essere genericamente scaricati sulle Regioni. E’ il solito gioco allo scaricabarile del debito pubblico sulle Amministrazioni locali – conclude Coletto – che il Governo tenta di riproporre con poca fantasia. Ci stanno annoiando!”.  
   
 

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