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Notiziario Marketpress di Martedì 15 Luglio 2014
 
   
  LOMBARDIA. CRISI RISO, ASSESSORE: UE APPLICHI CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA DELEGAZIONE COLDIRETTI HA INCONTRATO IL PRESIDENTE MARONI ASSESSORE: NEL PSR MISURE AD HOC, OLTRE AD AIUTI ACCOPPIATI

 
   
  Milano - "Sosteniamo la battaglia dei risicoltori lombardi e solleciteremo a Bruxelles lŽapplicazione della clausola di salvaguardia, per evitare che i produttori del Nord vengano schiacciati dalle importazioni a dazio zero dalla Cambogia e dal Myanmar". Lo ha detto lŽassessore allŽAgricoltura della Lombardia, Gianni Fava, che in tarda mattinata ha incontrato - insieme al presidente Roberto Maroni - il numero uno di Coldiretti Lombardia Ettore Prandini e una delegazione di risicoltori lombardi, accompagnati dal presidente provinciale di Milano, Monza Brianza e Lodi, Alessandro Ubbiali. "Chiediamo con forza - ha detto Fava - la tutela delle produzioni agricole del territorio, perché non possiamo perdere un comparto strategico e di grande valenza culturale come quello risicolo". Pronti A Fare La Nostra Parte - "La Lombardia è pronta, come sempre, a fare la propria parte - ha dichiarato Fava -. Nel dibattito della ripartizione dei fondi della Pac, la nostra posizione è stata fin da subito rivolta a sostenere, attraverso gli aiuti accoppiati, non soltanto la zootecnia, ma anche il riso, coltura alla quale sono stati riconosciuti 22,6 milioni di euro". "La Regione, normalmente, non può intervenire in caso di aziende in crisi finanziaria - ha specificato lŽassessore – ma attraverso il Piano operativo nazionale si sta attivando la misura che prevede interventi di sostegno, in presenza di particolari crisi di mercato che comportano una perdita di reddito superiore al 30 per cento. Sono meccanismi nuovi e abbastanza complessi, che si sviluppano attraverso fondi mutualistici, che possono contare su una dotazione finanziaria di circa 200 milioni di euro". Le ModalitaŽ Di Aiuto Dal Psr - Altri provvedimenti a sostegno della filiera, inoltre, potranno essere deliberati allŽinterno del Programma di sviluppo rurale 2014-2020, che proprio questa mattina ha ricevuto lŽapprovazione in via definitiva dalla giunta regionale lombarda e che sarà inviato entro il 22 luglio alla Commissione europea per il via libera. Il Psr, ha ricordato lŽassessore allŽAgricoltura Fava, "può intervenire direttamente per sostenere la filiera attraverso misure di investimenti strutturali, sostenendo gli investimenti sia delle singole aziende agricole che la filiera nel suo complesso, includendo la trasformazione. Le risorse a disposizione ci sono e per il prossimo triennio non pongono alcun problema di copertura". Cooperazione - Il Psr prevede anche ulteriori misure a sostegno dellŽassistenza tecnica alle imprese, alla rete e alla filiera, attraverso il finanziamento di progetti di cooperazione, che consentono di contribuire ai costi di gestione di piani complessi. Sono state inoltre confermate a livello di misure a prevalente impatto ambientale tutte le azioni previste nel Psr 2007-2013, come ad esempio quelle relative ai solchi acquiferi. Altre Misure Di Sostegno - In generale, le imprese risicole lombarde possono usufruire di misure di carattere strutturale e ambientale, che sostengono gli investimenti legati alla costruzione o ristrutturazione di fabbricati rurali; gli impianti innovativi per la lavorazione e la conservazione dei prodotti; le macchine e attrezzature innovative; le opere di miglioramento o di ristrutturazione dei sistemi irrigui aziendali, che aumentano lŽefficienza e riducono lŽuso dellŽacqua. Le aziende agricole a indirizzo risicolo possono usufruire, direttamente o indirettamente, delle "misure strutturali legate allŽattività di formazione e informazione, aderendo agli eventi finanziati attraverso la misura (corsi, seminari, convegni); dei servizi di consulenza aziendale, rivolgendosi ad uno dei soggetti che saranno selezionati dalla Regione Lombardia per lŽerogazione del servizio; degli investimenti non produttivi, connessi allŽadempimento degli obiettivi agro-climatico ambientali, che finanziano la realizzazione di siepi, filari, fasce tampone boscate, aree umide, il recupero di fontanili; degli interventi di diversificazione della produzione aziendale, attraverso il finanziamento di impianti per la produzione di energie alternative o attività agrituristiche". OpportunitaŽ Sotto Il Profilo Ambientale - Con riferimento agli aspetti ambientali, le opportunità per le imprese risicole riguardano alcune operazioni specifiche, legate alle "produzioni integrate, che incentivano il ricorso a tecniche di produzione meno impattanti, in termini di impiego di fertilizzati e prodotti fitosanitari; alla conservazione della biodiversità nelle risaie, attraverso il sostegno alla realizzazione di fossi per il mantenimento dellŽacqua anche nei periodi di asciutta delle risaie; allŽagricoltura conservativa, per il ricorso a tecniche di lavorazione dei terreni (come la minima lavorazione), che riducono le lavorazioni dei terreni, lŽuso di macchine e di energia e migliorano la struttura dei suoli e la conservazione del carbonio". Ulteriori incentivi sono riconosciuti in caso di "utilizzo degli effluenti di allevamento da parte di aziende non zootecniche, in sostituzione dei fertilizzanti chimici; di agricoltura biologica; nellŽimpiego di tecniche di distribuzione innovative dei reflui zootecnici, in grado di ridurre le emissioni in atmosfera".  
   
 

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