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Notiziario Marketpress di Mercoledì 28 Marzo 2007
 
   
  IL SISTEMA CONFINDUSTRIA ABRUZZO SI MOBILITA: COME AVERE PIÙ LAVORO E DI MAGGIORE QUALITÀ? ANCHE IL MINISTRO DAMIANO AL CONVEGNO AQUILANO EUROPAE GENERIS

 
   
  Avezzano, 28 marzo 2007 - Forti di oltre due terzi del Pil dell’intero Abruzzo e in rappresentanza di oltre 25. 000 addetti dell’indotto della metalmeccanica presente in Val di Sangro e della microelettronica della Marsica, le associazioni territoriali di Chieti e l’Aquila insieme alla Confindustria Abruzzo si mobilitano per riempire di contenuti funzionali allo sviluppo il dibattito sulle nuove norme del diritto del lavoro proposto dal Libro Verde della Commissione Europea. L’occasione è offerta dal convegno promosso dalla Fondazione Mirror dal titolo “Europae Generis nuovo diritto del lavoro” in programma il 28 marzo nella sala conferenze del Forte Spagnolo all’Aquila. Alla presenza del Ministro del Lavoro Cesare Damiano e del Presidente della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati Gianni Pagliarini, il sistema Confindustria Abruzzo interviene per confrontarsi con i modelli europei, le parti sindacali e le realtà imprenditoriali più significative del territorio, allo scopo di individuare le strategie giuste per fare del capitale umano la leva dello sviluppo del territorio. Al dibattito partecipano in prima persona i dirigenti Fiat Group Automobiles/sevel, Honda Industriale Italia, Micron Technology Italia e della piccola industria Silver Car: in Abruzzo oltre 9. 000 addetti e 3 miliardi di giro d’affari. Una riflessione che è iniziata dalla formazione continua e dall’alta formazione per giungere alla modernizzazione del diritto del lavoro con l’intento di risolvere le criticità di un paese in cui il Pil da tempo cresce meno di quello dei paesi Ocse e Ue, il tasso di occupazione inchioda l’Italia al quartultimo posto nella graduatoria dei 25 Paesi europei e i meccanismi giudiziari attualmente in vigore fanno durare una causa di lavoro più di 900 giorni. Un quadro poco confortante che, così com’è, non lascia molto spazio alla possibilità di raggiungere gli ormai noti obiettivi di competitività inscritti nell’Agenda di Lisbona. E non aiuta di certo il fatto che nel nostro Paese solo il 14,7% degli imprenditori possieda un titolo di laurea mentre sul totale dei nuovi contratti di apprendistato oltre il 50% dei giovani ha appena la terza media. In Europa il dibattito sulle nuove regole del mercato del lavoro, che invoca maggiore flessibilità unita a una maggiore sicurezza e un nuovo modo di considerare il welfare, state è quasi giunto a conclusione. Scade, infatti, il 31 marzo 2007 la consultazione aperta dalla Commissione Europea con il Libro Verde sul nuovo diritto del lavoro. Quale sarà la ricetta giusta per garantire la competitività delle imprese senza compromettere sicurezza e tutela dei lavoratori? Con il contributo di imprese, rappresentanze sindacali, istituzioni locali e nazionali, il sistema Confindustria si confronta proponendo una “ricetta” fatta di maggiore flessibilità più educazione tecnologica più meritocrazia che combinate nel giusto modo possono garantire più inclusione più sicurezza e quindi più sviluppo. Una riflessione che intende fare dell’Abruzzo un laboratorio di sviluppo locale e un modello per l’intero paese. .  
   
 

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