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Notiziario Marketpress di Mercoledì 28 Marzo 2007
 
   
  X RAPPORTO ANCE LOMBARDIA-CENTREDIL E SCENARI IMMOBILIARI: IL MERCATO IMMOBILIARE TRAINO DELL´ECONOMIA LOMBARDA NELL´ULTIMO DECENNIO, MA CON PRIMI SEGNI DI FLESSIONE PREZZI IN LIEVE AUMENTO NEL 2007, MA STABILI LE COMPRAVENDITE. E PER IL PROSSIMO DECENNIO IL MERCATO DOVRÀ PUNTARE SULLA QUALITÀ DEGLI IMMOBILI E SULLA RISOLUZIONE DEL PROBLEMA INFRASTRUTTURALE

 
   
  Milano, 28 marzo 2007 — Ance Lombardia-centredil e Scenari Immobiliari hanno presentato ieri la decima edizione del rapporto sul mercato immobiliare lombardo dal titolo "1997-2007-2017: vent´anni di mercato immobiliare e territorio in Lombardia". Un´inedita analisi delle grandi trasformazioni avviate in Lombardia negli ultimi dieci anni e una proiezione degli scenari sul territorio regionale per il prossimo decennio. I risultati emersi evidenziano innanzitutto come nell´ultimo decennio l´edilizia sia risultata il settore trainante dell´economia lombarda, allineato ormai sulle tendenze europee, con una crescita continua del giro di affari generato dalla compravendita di abitazioni soprattutto nei capoluoghi: la Lombardia scambia abitazioni per 25,7 miliardi di euro, e nel periodo 1997-2006 i volumi di fatturato sono aumentati in media annualmente del 30% nei capoluoghi e del 18% nelle province. La quota di investimenti in edilizia si è assestata nel 2006 attorno al 7,7% degli impieghi del Pil regionale, coinvolgendo nel 2006 oltre 6,6 milioni di euro di investimenti in nuove costruzioni residenziali ed altrettanti per edifici non residenziali, 6,9 milioni di curo per manutenzioni e ristrutturazioni, nonché 3,7 miliardi di euro per l´ambito delle opere pubbliche. Il settore dell´edilizia registra in Lombardia poco meno del 21% degli occupati nel comparto industriale regionale. In Lombardia è localizzato circa il 16% dello stock residenziale italiano: un patrimonio che oggi ammonta a più di 4,2 milioni di case, cresciuto dal 1997 di circa il 10%. Nel periodo indicato, e in particolare nel quinquennio 2000-2005, l´industria delle costruzioni si è distinta per dinamicità e per il peso assunto dagli interventi di recupero del patrimonio residenziale, rilevante rispetto al contesto nazionale, segno soprattutto di un innovativo rapporto pubblico-privato. L´analisi dei dati relativi al decennio appena trascorso evidenzia dunque una progressiva ed apparentemente inarrestabile espansione del mercato immobiliare, che mostra tuttavia negli ultimi tempi segnali di rallentamento. Nel 2006 si rileva un aumento del 7,5%, frutto del bilanciamento tra il dato provinciale in sostanziale tenuta (+14%) e una leggera flessione nei capoluoghi (-4%). Stessa tendenza si è registrata per il fatturato del settore immobiliare, cresciuto complessivamente del 4%, ma in diminuzione soprattutto nei grandi centri urbani dopo dieci anni di crescita. Non hanno accennato invece a diminuire i prezzi degli immobili, con un progresso medio complessivo del 5% nel 2006. Le previsioni per il breve-medio periodo in Lombardia vanno però in direzione della stabilizzazione dei valori immobiliari: se nel 2007 si prevede un aumento dei prezzi del 3,5%, il volume delle compravendite è destinato a stabilizzarsi, così come quello degli investimenti, e il fatturato dell´intero comparto residenziale a crescere di poco più dell´1%. Questi risultati si devono in particolare all´incremento dei tempi di vendita degli immobili e dei valori, che risultano ormai in via di stabilizzazione, uniti ad una forte diminuzione degli occupati nel settore (-5,5%). Le imprese lombarde si concentrano su interventi di dimensioni medio-piccole, soprattutto realizzazione di immobili o piccoli complessi residenziali e ristrutturazione di abitazioni; a fianco a questa tendenza generale vi è però il rafforzamento delle posizioni di mercato di un gruppo di imprese di dimensioni internazionali, che attraverso grandi commesse pubbliche e private stanno internalizzando quell´insieme di servizi e competenze tipiche della fase di sviluppo e gestione immobiliare. Nel mercato dell´edilizia non residenziale si registra una crescita, in corso dal 2004, per gli immobili ad uso ufficio, dovuta soprattutto alla presenza degli investitori esteri, sempre più interessati alle piazze intermedie come Brescia e Bergamo, e dei fondi italiani, che presumibilmente aumenteranno la quota di investimenti in uffici. In flessione è invece il mercato delle locazioni abitative, che ha chiuso nel 2006 con risultati stabili, a conferma del peggioramento dell´ultimo quinquennio. Il rapporto evidenzia inoltre una sensibile modificazione della domanda regionale: le famiglie sono più prudenti e ritardano l´acquisto in attesa di una futura riduzione delle quotazioni. La tendenza comune è l´orientamento su alloggi di discreta condizione qualitativa, ubicati in contesti facilmente raggiungibili e dotati di tutti i servizi primari, anche se complessivamente domina l´allontanamento dai centri storici. Cambia sensibilmente anche la tipologia di abitazione desiderata, con una predilezione per superfici medio-grandi. Aumenta la percentuale di chi acquista casa perché ha costituito un nuovo nucleo familiare, e continua inarrestabilmente a crescere anche la nicchia di mercato costituita dai single. Alle grandi categorie di acquirenti appartiene anche una quota importante, ed in crescita, di cittadini extracomunitari ormai in grado di procedere all´acquisto. I dati presentati dal X Rapporto fanno luce anche sui futuri scenari del mercato lombardo per i prossimi dieci anni. Dall´analisi emergono in particolare le priorità che dovranno guidare gli operatori nella definizione delle scelte, prima fra tutte la soluzione della problematica infrastrutturale, fortemente legata alla qualità ambientale del territorio, come vera chiave per la sfida con l´Europa. Per il prossimo decennio si prospetta infatti una nuova fase all´insegna della qualità nella pratica edilizia e nelle interazioni col territorio: la qualità degli immobili sarà dettata in primo luogo dall´adozione di soluzioni costruttive ad alta efficienza energetica, ma anche da un nuovo approccio col territorio, teso allo sviluppo sostenibile delle aree urbane tramite la riqualificazione degli spazi dismessi, e dalla garanzia di un´adeguata dotazione infrastrutturale del territorio finalizzata all´accessibilità degli insediamenti. Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari, intervenendo ha affermato che "la Lombardia soffre oggi di una sottodotazione infrastrutturale, collocandosi in Europa al 7lesimo posto per dotazione ferroviaria e al 91 esimo per quella autostradale, benché sul suo territorio circolino il 16% delle auto e il 22% delle merci su strada in Italia". La causa primaria di questo dato è certamente la difficoltà nel reperimento delle risorse, e il Rapporto evidenzia un necessario incremento delle sinergie pubblico-privato come strumento per promuovere le città e il territorio nel prossimo futuro. Lo scenario prevede inoltre una progressiva estensione dei confini urbani in Lombardia, che porteranno anche all´evoluzione dei centri minori e degli assi di comunicazione. In questa nuova condizione la sinergia fra Milano e città anche non lombarde come Torino e Bologna, sarà la chiave verso un sistema metropolitano evoluto, con funzioni di eccellenza come fiere, università e grandi imprese internazionali. "I dieci Rapporti sul mercato immobiliare lombardo, elaborati in questi anni in collaborazione con Scenari Immobiliari" – ha affermato l´arch. Luigi Colombo, Vicepresidente di Ance Lombardia-centredil – "registrano un felice periodo nell´andamento del mercato, che ha sostanzialmente visto una ininterrotta crescita sia nei valori di scambio sia nei volumi realizzati. Solo negli ultimi tempi l´andamento sembra mostrare alcuni segni di rallentamento nella crescita, più marcati nei capoluoghi. Come imprese fortemente radicate sul territorio siamo pronti a cogliere le opportunità del nuovo mercato, assumendoci il ruolo di costruttori-promotori, portatori di proposte e progetti di intervento fin dal momento della programmazione e poi della realizzazione finale. L´indagine ha rivelato un´evoluzione della domanda, sempre più attenta alla qualità dell´edificio e al contesto urbano in cui esso è inserito. Fattori quali l´efficienza energetica e i requisiti acustici sono presi in sempre maggiore considerazione: come imprese siamo consapevoli che per proporre soluzioni nuove e funzionali alle città del futuro occorre investire in innovazione progettuale e tecnologica, e come Associazione siamo impegnati su questo fronte. Per un rilancio complessivo del territorio appare, inoltre, fondamentale avviare interventi di riqualificazione che, in accoglimento delle istanze più innovative, sappiano restituire un´identità alle nostre città contemporanee. Infine, per quanto riguarda il problema infrastrutturale, ritengo che in Lombardia, dove si riscontra una storica e grave carenza nella dotazione, siano state poste premesse importanti affinché politica e istituzioni trovino con maggiore facilità accordi sulle priorità. Occorre però un´accelerazione nelle realizzazioni, e il raggiungimento di un consenso ampio sulle priorità, oltre all´attivazione di risorse finanziarie con il concorso dei privati in un quadro di regole certe". .  
   
 

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