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Notiziario Marketpress di Giovedì 08 Giugno 2006
 
   
  UE-IRAQ: SI APRE UN NUOVO CAPITOLO LA COMMISSIONE EUROPEA AUMENTA IL PROPRIO IMPEGNO NEL PAESE

 
   
   Bruxelles, 8 giugno 2006 - La formazione di un nuovo governo in Iraq offre all´Ue l´opportunità per aprire un nuovo capitolo nelle relazioni con il paese. La Commissione europea ha esaminato la possibilità di aumentare il proprio impegno in Iraq e ha presentato oggi alcune raccomandazioni incentrate sul consolidamento della democrazia e la ricostruzione dell´economia del paese. Il nuovo indirizzo strategico intende rafforzare la collaborazione dell´Ue con le autorità irachene e si propone di fornire sostegno nelle aree dove l´Ue ha particolari vantaggi da offrire. Un fattore determinante per l´impegno europeo sarà il miglioramento delle condizioni di sicurezza. La strategia, che verrà presentata sotto forma di una comunicazione, abbraccia tutte le attività attualmente svolte dall´Ue in Iraq e sarà discussa con il Consiglio e il Parlamento europeo e non modificherà l´essenza dell´intervento europeo che rimane quello di supporto al lavoro delle Nazioni Unite di ricostruzione politica ed economica del paese. Il commissario per le relazioni esterne e la politica europea di vicinato, Benita Ferrero-waldner, ha dichiarato: "Le condizioni in Iraq rimangono estremamente difficili. Ma gli iracheni non saranno lasciati soli nei loro sforzi per costruire un futuro prospero e pacifico per il loro paese. La Commissione europea sosterrà attivamente l´impegno degli iracheni e con questa rinnovata strategia potrà aiutare maggiormente l´Iraq a rispondere alle sfide che ha davanti a sé. Ma i cambiamenti devono essere portati avanti e appartenere agli iracheni. Collaboreremo strettamente con il nuovo governo per costruire un paese stabile e democratico e per migliorare le condizioni di sicurezza". La nuova strategia individua cinque obiettivi principali sui quali indirizzare gli aiuti europei all´Iraq nei prossimi anni: - Superare le divisioni all´interno dell´Iraq e costruire la democrazia, ad esempio aiutando in collaborazione con le Nazioni Unite le autorità irachene nel futuro processo di revisione della Carta costituzionale, e sostenendo i piani finalizzati alla prevenzione della violenza tra le diverse fazioni - Promuovere lo Stato di diritto e i diritti umani, attraverso attività come la formazione della polizia e dell´esercito e fornendo le autorità irachene di strumenti in grado di consentire il controllo del rispetto dei diritti umani - Aiutare le autorità irachene nell´erogazione di alcuni servizi di base (come l´acqua e l´istruzione) e nella creazione di posti di lavoro - Sostenere la riforma della pubblica amministrazione - Promuovere riforme in campo economico, in particolare nel settore energetico, nel commercio e negli investimenti In queste aree di intervento l´Ue può sfruttare i propri rapporti privilegiati con gli altri attori internazionali presenti in Iraq e l´esperienza maturata nel paese. Per la realizzazione di questi obiettivi, nel 2006 saranno stanziati 200 milioni di euro, già accantonati dalla Commissione. Il lavoro di quest´anno sarà incentrato sul miglioramento delle condizioni di vita degli iracheni (110 milioni di euro), la promozione della democrazia (40 milioni) e la promozione di una buona governance (40 milioni). Un fondo di riserva di 10 milioni di euro assicurerà un margine di flessibilità in base alle priorità del nuovo governo e alle evoluzioni della situazione sul campo. La Commissione aumenterà presto anche la sua presenza a Baghdad e nominerà un capo della delegazione; l´Ue intende inoltre negoziare nel prossimo futuro con il nuovo governo un accordo di cooperazione e di commercio. Tra tutti i donatori, attualmente la Commissione è quello che fornisce il contributo economico maggiore al processo di ricostruzione dell´Iraq; lo stanziamento di 200 milioni di euro previsto per il 2006 si aggiunge ai 518 milioni stanziati dall´Ue tra il 2003 e il 2005. .  
   
 

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