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Notiziario Marketpress di Mercoledì 28 Marzo 2007
 
   
  CUNEO: LA CAMERA DI COMMERCIO TUTELA LA SALSICCIA DI BRA

 
   
   Il dibattito in corso sulla necessità di salvaguardare la “salsiccia di Bra”, difendendola dalle imitazioni e contrastando la mancanza di chiarezza, ha trascurato, sino ad ora, un dettaglio di non poco conto: l’impegno profuso dalla Camera di Commercio per l’approdo ad un sistema di tutela, posto in essere già nel 2005, e la costituzione, sempre in ambito camerale, di un Comitato apposito, con il ruolo di soggetto controllore. Il tutto nel rispetto del percorso scelto per il prodotto braidese avente, come obiettivo, non già l’Igp o la Dop, bensì l’acquisizione di un marchio collettivo. Quest’ultimo è stato depositato dal “Consorzio di tutela e valorizzazione della salsiccia di Bra” presso l’ente camerale, unitamente ad un apposito “Regolamento” che fissa il sistema sanzionatorio ed i controlli e viene concesso in uso solo ai produttori locali (12 in tutto) che si sono impegnati a realizzare l’insaccato secondo le metodiche tradizionali indicate in uno specifico disciplinare. Il piano delle verifiche annuali, posto in essere nel 2005 e 2006, ha comportato controlli in tutti punti vendita gestiti dai soci del Consorzio, richiesto l’esibizione dei documenti relativi alle materie prime utilizzate ed alla loro rintracciabilità e appurato la freschezza del prodotto. È sempre stata rilevata la perfetta adesione al disciplinare di produzione che prevede l’impiego di carni bovine (grazie ad un regio decreto del periodo albertino che consentiva ai macellai di Bra, ancor oggi unici in Italia, di farlo) con aggiunta di pancetta di maiale, sale e spezie. Nel corso dei controlli relativi all’anno passato, il tecnico ispettore ha sottolineato la necessità di perfezionare la confezione al momento della consegna al cliente, in modo da protrarre la riconoscibilità anche dopo l’acquisto. L’osservazione ha portato alla formulazione, in questi giorni, di varie iniziative tese a promuovere l’immagine dell’insaccato. “Ci troviamo di fronte ad una specialità strettamente legata al territorio ed alla sua forte tradizione allevatoriale - sostiene il presidente camerale Ferruccio Dardanello. Giusto, quindi, che si proceda sulla via della tutela e che, nel contempo, si porti avanti l’istanza di una valorizzazione adeguata, capace di far individuare la vera “Salsiccia di Bra” nel punto vendita o al ristorante. Sbagliato lasciare intendere che non ci si sia impegnati sufficientemente in merito, visto che l’ente camerale, al fianco dei produttori e delle associazioni di categoria e dei consumatori, nella consapevolezza della tipicità dell’insaccato, si è preoccupato di affrontare le procedure per l’approdo al marchio e per garantire l’imparzialità dei controlli”. .  
   
 

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