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Notiziario Marketpress di Martedì 15 Luglio 2014
 
   
  "POR FESR" E "PSR" 2014-2020 PER L´UMBRIA OGGI A TAVOLO ALLEANZA

 
   
  Perugia, 15 luglio 2014 – Il Programma operativo regionale Umbria Fesr 2014-2020 ed il Piano di sviluppo rurale per l´Umbria 2014-2020 sono i due provvedimenti che vengono sottoposti oggi alle ore 16, a Palazzo Donini all´incontro di partenariato previsto nell´ambito del Tavolo dell´Alleanza per lo sviluppo dell´Umbria. I due documenti dettano le linee, in coerenza con quanto previsto dalle normative comunitarie e nazionali, degli obiettivi, strategie, azioni e misure che la Regione Umbria assumerà nel nuovo periodo di programmazione. La dotazione finanziaria di risorse pubbliche ammonta complessivamente a più di mille 200 milioni di euro. In particolare il Programma Operativo Fesr 2014-2020 si propone di sostenere azioni incisive per supportare una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva dell´Umbria nel contesto nazionale ed europeo. Ciò per affrontare la sfida della specializzazione ed innovazione della regione, della competitività del sistema produttivo, della tutela e valorizzazione delle risorse territoriali e di uno sviluppo sostenibile. Il programma, con una dotazione complessiva di 356 milioni 280 mila euro derivanti da diverse fonti finanziarie (comunitarie, nazionali e regionali), concentra le risorse disponibili secondo un approccio integrato su un numero limitato di obiettivi tematici, a cui corrispondono cinque Assi prioritari di intervento in materia di ricerca innovazione, crescita digitale, competitività delle "pmi", energia sostenibile, ambiente e cultura e a cui si aggiunge l´Asse dedicato allo sviluppo urbano sostenibile, come previsto dalla regolamentazione comunitaria. Il tutto per assicurare nel medio-lungo periodo risultati di rilievo sul contesto socio-economico regionale. Il primo degli Assi individuati (ricerca innovazione) si avvale di una disponibilità finanziaria di circa il 29% del costo totale del Programma, pari ad oltre 103 milioni di euro, allo scopo di incrementare l´attività di innovazione delle imprese, rafforzare il sistema innovativo regionale e nazionale, accrescere la collaborazione fra imprese e strutture di ricerca e il loro potenziamento e aumentare l´incidenza di specializzazioni innovative in perimetri applicativi ad alta intensità di conoscenza. Al secondo asse (crescita digitale) sono stati assegnati quasi 32 milioni di euro, pari al 9% delle risorse, con la finalità di ridurre i divari digitali sui territori, digitalizzare i processi amministrativi e la diffusione di servizi digitali della Pa offerti a cittadini e imprese (in particolare nella sanità e nella giustizia) e potenziare a domanda di Ict di cittadini e imprese in termini di utilizzo dei servizi online, inclusione digitale e partecipazione in rete. Il terzo Asse (competitività delle "pmi") dispone del 24% delle risorse per quasi 80 milioni di euro, allo scopo di sostenere il rilancio degli investimenti del sistema produttivo, lo sviluppo occupazionale e produttivo in aree territoriali colpite da crisi diffusa, consolidare, modernizzazione e diversificare i sistemi produttivi territoriali, incrementare il livello di internazionalizzazione e migliorare l´accesso al credito, al finanziamento delle imprese e alla gestione del rischio in agricoltura. Al quarto Asse (energia sostenibile) viene assegnato il 21,5% delle risorse totali, pari i a circa 46 milioni di euro, finalizzato alla riduzione dei consumi energetici negli edifici e nelle strutture pubbliche o ad uso pubblico, all´integrazione di fonti rinnovabili, alla riduzione dei consumi energetici e delle emissione nelle imprese e alla integrazione di fonti rinnovabili. Il quinto Asse (ambiente e cultura) si avvale di quasi 36 milioni di euro, pari al 10% delle risorse totali, allo scopo di migliorare le condizioni e gli standard di offerta e fruizione del patrimonio nelle aree di attrazione naturali e culturali, e rendere più competitive le destinazioni turistiche. L´ultimo asse (sviluppo urbano sostenibile) può contare su oltre 46 milioni 800 mila euro (il 13,1 del totale) per sostenere, tra l´altro, la digitalizzazione dei processi amministrativi e la diffusione di servizi digitali della Pa per cittadini e imprese; il rilancio della propensione agli investimenti del sistema produttivo, la diffusione e rafforzamento delle attività economiche a contenuto sociale, la riduzione dei consumi energetici e l´integrazione di fonti rinnovabili, l´incremento della quota di fabbisogno energetico coperto da generazione distribuita, sviluppando e realizzando sistemi di distribuzione intelligenti e l´aumento della mobilità sostenibile nelle aree urbane. "Psr" per l´Umbria 2014-2020. Stimolare la competitività del settore agricolo, garantire la gestione sostenibile delle risorse naturali, l´azione per il clima e realizzare uno sviluppo territoriale equilibrato delle economie e comunità rurali, con la creazione e il mantenimento dell´occupazione sono invece le principali finalità del Programma di sviluppo rurale per l´Umbria 2014-2020. Le strategie delineate nel documento si articolano in sei priorità, coerenti con la nuova Pac e con le finalità di Europa 2020, da perseguire attraverso strumenti attuativi (18 misure e 58 sottomisure) per un importo totale di risorse pubbliche programmate di oltre 876 milioni di euro. Il Programma mira a perseguire una strategia di sviluppo rurale completa, che punta a valorizzare la dimensione ambientale, l´innovazione come elemento trasversale a tutte le priorità individuate, e l´inclusione sociale, attraverso il rafforzamento delle reti infrastrutturali, la qualificazione in termini innovativi degli attuali servizi di base, la valorizzazione delle risorse ambientali e storico culturali, il recupero del "digital divide", il rafforzamento delle reti di governo del territorio. Nell´ambito di queste strategie, la concentrazione e la selezione degli obiettivi avverrà anche attraverso l´attuazione di specifici programmi settoriali o territoriali già predisposti, come nel caso della zootecnia, del vino e del tabacco, o da definire con specifiche valutazioni di fattibilità nella prima fase del programma. Allo stesso tempo l´applicazione di rigorosi criteri di selezione sarà finalizzata all´individuazione dei progetti più efficaci in ordine agli indicatori individuati. La prima priorità è rivolta al miglioramento delle competenze professionali in tutto l´arco della vita degli imprenditori agricoli e forestali mediante interventi formativi, informativi e di cooperazione tra i diversi soggetti della filiera agricola, agroalimentare e forestale e il mondo della ricerca. Da un punto di vista finanziario le risorse programmate per questa finalità, che ha carattere trasversale, ammontano a 91 milioni 600 mila euro, pari al 10,45% dell´intera dotazione del programma. La seconda priorità è finalizzata ad ampliare il miglioramento della competitività delle imprese umbre, attraverso investimenti e azioni che accrescano le conoscenze, la propensione ad intraprendere e ad incrementare le dimensioni aziendali. Sostenibilità ambientale delle produzioni agricole e zootecniche, ingresso di giovani imprenditori agricoli, qualità delle produzioni, sostenibilità energetica ed ambientale sempre più rilevante e promozione delle singole produzioni, ma anche del brend enogastronomico e territoriale dell´Umbria, sono altri obiettivi qualificanti di questa priorità, per la quale sono stati stanziati 170 milioni di euro (pari al 19,39% della spesa dell´intero programma). Attraverso le risorse, le misure e le azioni previste per la priorità 3 il Programma mira al rafforzamento qualitativo e al consolidamento dell´offerta regionale agroalimentare, promuovendo l´innovazione delle imprese di trasformazione e commercializzazione e migliorando le relazioni di filiera in maniera da far conseguire redditi più significativi agli agricoltori. In questa priorità è molto importante perseguire, nelle forme possibili, progetti di filiera e/o di cooperazione che vadano oltre i confini regionali quando sia impossibile chiudere in Umbria tutto il ciclo della filiera. Le risorse programmate ammontano a 103 milioni di euro (pari al 11,75% della spesa pubblica programmata) a cui si aggiungono le risorse destinate dal Piano operativo nazionale alla misura "gestione rischi". Nell´ambito della priorità 4 l´obiettivo fondamentale è quello di conservare l´integrità e l´autenticità dell´ambiente naturale regionale, sia da un punto di vista ambientale che economico. Tutela e promozione della biodiversità e sviluppo e qualificazione del biologico rappresentano elementi essenziali di tale strategia. Particolare importanza riveste inoltre la continuità per il miglioramento della sostenibilità ambientale della coltivazione del tabacco e la sostenibilità energetica ed ambientale delle produzioni agricole. Verranno premiati i comportamenti virtuosi delle imprese agricole per la tutela e il risparmio idrico, mentre la presenza di imprese e attività agricole in montagna viene ritenuta decisiva per il presidio e la manutenzione territoriale, soprattutto se legata alla produzione zootecnica. Le risorse ammontano a 192 milioni di euro (pari al 21,90% della spesa pubblica), a cui si aggiungono i finanziamenti del Programma operativo nazionale della misura "biodiversità in zootecnia". Il contributo della priorità 5 al miglioramento del clima è particolarmente significativo. Razionale utilizzazione della risorsa acqua in agricoltura, con riduzione degli sprechi ed inefficienze e con estensione delle infrastrutture più innovative, efficientamento energetico delle imprese agricole e delle imprese di trasformazione, riprogettazione dei sistemi di alimentazione energetica attraverso innovazione e cooperazione e riduzione delle emissioni, in particolare di metano, legate al comparto zootecnico sono tra gli obiettivi principali. Le azioni relative alla forestazione rappresentano inoltre una ulteriore finalità per la riduzione del carbonio e la mitigazione dei cambiamenti climatici. In questo quadro si inserisce anche una innovativa gestione del patrimonio forestale per migliorarne le "performance" ambientali, fra tutte l´efficacia in termini di riduzione degli effetti clima-alteranti. Le risorse programmate per questa priorità sono di 163 milioni 300 mila euro, pari al 18,63% della spesa pubblica programmata, a cui si aggiungono le risorse del Pon per la misura "piano irriguo". L´ultima priorità è rivolta alle comunità rurali, per contrastare l´invecchiamento e la marginalizzazione della maggior parte delle aree rurali attraverso interventi che oltre all´agricoltura sono indirizzati alla rete delle infrastrutture e dei servizi, in particolare rivolti a giovani e fasce più anziane, così da promuovere nuove forme di dinamismo economico-sociale e culturale. Un ruolo decisivo è assegnato alle attività turistiche che valorizzano il patrimonio storico-architettonico e ambientale, per le quali è prevista una strategia sperimentale e progressiva in collaborazione con il Governo, e il sostegno alla diffusione delle tecnologie (Tic), per sviluppare le infrastrutture a banda larga nelle aree rurali, soprattutto in quelle più interne. Le risorse programmate ammontano a 136 milioni 332 mila euro (pari al 15,55% della spesa programmata).  
   
 

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