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Notiziario Marketpress di Lunedì 21 Luglio 2014
 
   
  PARLAMENTO EUROPEO, IRAQ: NO AL TERRORISMO JIHADISTA, È NECESSARIA UNA SOLUZIONE POLITICA SOSTENIBILE

 
   
  Strasburgo, 21 luglio 2014 - In una risoluzione approvata giovedì, il Parlamento condanna fermamente gli attacchi dello Stato islamico (Is) contro lo Stato iracheno e i suoi cittadini, e in particolare le esecuzioni extragiudiziali e l´imposizione di un´interpretazione rigida della Sharia. Allo stesso tempo, la risoluzione esorta le forze di sicurezza irachene a rispettare gli impegni internazionali in materia di diritti umani e libertà fondamentali nella lotta contro l´Is e gli altri gruppi terroristici. I deputati condannano fermamente gli attacchi contro obiettivi civili, tra cui ospedali, scuole e luoghi di culto e il ricorso alle esecuzioni e alle violenze sessuale nel conflitto. Respingono senza riserve e considerano illegittimo l´annuncio della leadership dell´Is che dichiara di aver stabilito un califfato nelle zone attualmente sotto il suo controllo e avverte che - se viene consentito all´Is di controllare il territorio di cui ha preso possesso - ci potrebbero essere uccisioni di massa. Governo inclusivo per fermare la frammentazione dell´Iraq - Secondo i deputati, la risposta alla questione della sicurezza deve essere combinata con una soluzione politica sostenibile che coinvolga tutte le componenti della società irachena e che tenga conto delle loro legittime rivendicazioni. Ritengono che, dopo le elezioni di aprile, si debba formare con urgenza un governo dotato di un programma inclusivo, che rappresenti la diversità politica, religiosa ed etnica della società irachena, per porre fine allo spargimento di sangue e alla frammentazione del paese. Inoltre, l´esercito dovrebbe essere riorganizzato in modo inclusivo, non settario e imparziale. Politica globale dell´Ue per la regione - Nel documento si sottolinea che l´Ue dovrebbe sviluppare un approccio strategico globale per il Medio Oriente e che l´Iran, l´Arabia Saudita e gli altri Stati del Golfo dovrebbero partecipare agli sforzi di allentamento delle tensioni in Siria e in Iraq. Inoltre, i diritti umani e le libertà fondamentali, compresa la libertà di espressione, di stampa e le libertà digitali, devono essere rispettati anche durante la crisi. Combattenti stranieri - I deputati chiedono una cooperazione internazionale al fine di intraprendere azioni legali contro centinaia di combattenti stranieri, compresi cittadini europei, che si sono uniti l´insurrezione Is e sono sospettati di essere coinvolti in atti terroristici. I cittadini dell´Ue in questione sono considerati dai governi degli Stati membri un rischio per la sicurezza. Contesto - Il gruppo di Stato islamico (Is) - precedentemente lo Stato islamico dell´Iraq e del Levante (Isil) - ha conquistato parti dell´Iraq nordoccidentale, compresa Mosul, la seconda città del paese, per poi procedere a esecuzioni sommarie di cittadini iracheni, imporre un´interpretazione rigida della Sharia, distruggere i luoghi di culto e i templi sciiti, sufiti, sunniti e cristiani e perpetrare altre atrocità contro la popolazione civile. Secondo le stime, vi sarebbero 1,2 milioni di sfollati interni nell´Iraq centrale e settentrionale e circa 1,5 milioni di persone bisognose di aiuti umanitari.  
   
 

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