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Notiziario Marketpress di Venerdì 18 Luglio 2014
 
   
  8ª EDIZIONE «TRENTINO IMMAGINI» 19 E 20 LUGLIO – PREMIO INTERNAZIONALE “TRENTINO IMMAGINI” 18 LUGLIO – 31 AGOSTO MOSTRE FOTOGRAFICHE SULL’ALTOPIANO DI PINÉ

 
   
  L’8ª edizione del festival di fotografia «Trentinoimmagini» conserva le caratteristiche storiche delle mostre itineranti nei centri storici, della lettura di portfolio, delle proiezioni cinematografiche, dei concerti per portare arte e grande fotografia in mezzo alla gente. Dalla terza settimana di luglio sino a fine agosto, l’Altopiano di Piné tornerà ad essere una grande sede espositiva a cielo aperto, con oltre quindici mostre, sul tema dei conflitti. Il calendario degli eventi è stato illustrato oggi a Trento nel corso di una Conferenza Stampa da Clara Lunardelli, vicepresidente dell’associazione “Passpartù Fotografia , Arte e Cultura”. Sono intervenuti il presidente dell’Apt Piné – Cembra, Luca De Carli e Daniele Benedetti, responsabile dell’area Editoria di “Trentino Sviluppo”. Saranno presentate ricerche fotografiche molto diverse per stile e contenuti, allo scopo di riflettere sulla storia, sull’attualità, sugli eventi mondiali, ma anche sui percorsi intimi di ciascuno di noi. Accanto ai grandi autori come Marco Longari, Massimo Berruti, Alfredo Covino e Giuseppe Chiantera, tanti fotografi emergenti nella nuova sezione “Salva_con_ Nome”, le cui immagini faranno da cornice ai concerti da camera dei giovani autori del festival “Piné Musica”. Protagonista indiscussa dell’8ª edizione, con un’antologia che copre i tre periodi più significativi del suo percorso artistico-culturale e sociale, Letizia Battaglia, presente personalmente nel fine settimana trentino, per parlare delle guerre nascoste di casa nostra e di come le si può, forse, vincere. Cuore della manifestazione è ancora una volta la lettura di portfolio, che si conclude con l’assegnazione dell’8° Premio Internazionale “Trentinoimmagini”, importante tappa del prestigioso Circuito “Portfolio Italia”, e che vede la partecipazione di alcuni tra i maggiori esperti in lettura della fotografia: photo-editor, docenti e professionisti della comunicazione. Con loro, centinaia di giovani fotografi potranno liberamente discutere dei propri lavori in una pedana di lettura di alto valore didattico, che trasformerà Baselga di Piné in un grande laboratorio, dove la fotografia diventa occasione di incontro, confronto e crescita. Letizia Battaglia – Biografia Letizia Battaglia nasce a Palermo nel 1938 e la sua storia di fotografa inizia nei primi anni settanta quando collabora al quotidiano “L’ora” scattando le foto dei delitti di mafia per comunicare alle coscienze la misura di quelle atrocità. Personalità determinata e sempre coerente con i suoi ideali di libertà e giustizia, è la fotografa europea più premiata, ma è anche editrice, politica, ambientalista, regista. È stata la prima donna europea a ricevere nel 1985, il Premio “Eugene Smith” a New York, riconoscimento internazionale istituito per ricordare il fotografo di Life. Un altro premio, il “Mother Johnson Achievement for Life”, le è stato tributato nel 1999. Ha esposto in Italia, nei Paesi dell´Est, Francia (Centre Pompidou – Parigi), Gran Bretagna, America, Brasile, Svizzera, Canada. Nel 1979 è stata cofondatrice del Centro di Documentazione "Giuseppe Impastato”. Dal 2000 al 2003 dirige la rivista bimestrale realizzata da donne “Mezzocielo”, nata da una sua idea nel 1991. Nel 2006, al Festival Sguardi altrove, Milano, è stato proiettato il film-documentario di Daniela Zanzotto Battaglia - una donna contro la mafia, a lei dedicato. Nel 2014 è stato proiettato su Sky Arte il documentario "Letizia Battaglia - Amoreamaro" per la regia di Francesco Raganato. Tra le altre ricordiamo le pubblicazioni di “Passione, giustizia e libertà” (edizioni Motta) e “Letizia Battaglia. Sulle ferite dei suoi sogni” di Giovanna Calvenzi (Bruno Mondadori 2010). La Mostra C’è una forma del dolore che solo attraverso le immagini trova la sua piena testimonianza. Letizia Battaglia ha documentato nel corso di decenni l’uomo che cade sotto i suoi stessi istinti più bruti. E con la stessa crudezza, senza veli, ha posto lo sguardo su questa umanità derubata del futuro. In quei giorni e in quei fatti si segnava la sconfitta di un modo civile, solidale di vivere. Nelle sue fotografie parla il silenzio dei corpi abbattuti e, palpabile, attonito, il dolore di chi resta. Nel bianco e nero nitido e crudele, c’è anche tutta l’evidenza dei presagi più cupi dentro i quali la mafia lascia il suo terribile segno, e l’orma di ciò che per molti viene vissuto come un destino dal quale non è possibile sentirsi liberati. Www.paspartu.eu    
   
 

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