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Notiziario Marketpress di Martedì 22 Luglio 2014
 
   
  NATI-MORTALITÀ DELLE IMPRESE PIEMONTESI NEL II TRIMESTRE 2014 IL BILANCIO ANAGRAFICO È POSITIVO PER QUASI 2MILA IMPRESE BEN 34 LE START UP INNOVATIVE ISCRITTE NELLA SEZIONE SPECIALE DEL REGISTRO IMPRESE TRA APRILE E GIUGNO

 
   
  Torino, 22 luglio 2014 - Nel secondo trimestre 2014 il sistema imprenditoriale piemontese ha mostrato una lieve espansione. Nel periodo aprile-giugno 2014, infatti, sono state 6.539 le aziende nate in Piemonte, dato più basso rispetto a quello registrato nel corso dello stesso trimestre del 2013. Al netto delle 4.618 cessazioni (valutate al netto delle cancellazioni d’ufficio), il saldo è positivo per 1.921 unità (nel Ii trimestre 2013 il saldo era risultato maggiore), dato che porta a 449.045 lo stock di imprese complessivamente registrate a fine giugno 2014 presso il Registro delle imprese delle Camere di commercio piemontesi. Il bilancio tra nuove iscrizioni e cessazioni si traduce in un tasso di crescita del +0,43%, inferiore sia rispetto a quello registrato nello stesso periodo del 2013 (+0,50%) che rispetto a quello rilevato a livello medio nazionale (+0,59%). “Il numero delle imprese piemontesi non è più in caduta libera: diminuisce il numero delle aziende cessate e timidamente ne nascono di nuove. Ben 34 sono invece le start up innovative iscritte nella sezione speciale del Registro imprese delle Camere di commercio piemontesi nel Ii trimestre 2014, 22 in più rispetto a quelle registrate nel I trimestre dell’anno. Sale così a 181 il numero totale delle start up innovative piemontesi: segno della vivacità e della voglia di fare impresa in modo meno tradizionale. In questo contesto appare ancora più necessario il supporto che le Camere di commercio forniscono al tessuto imprenditoriale fin dalle prime fasi di sviluppo dell’attività, garantendo agli imprenditori misure ad hoc, garanzie e risposte concrete” ha dichiarato Ferruccio Dardanello, Presidente Unioncamere Piemonte. La debole crescita registrata a livello complessivo regionale scaturisce, essenzialmente, da quella rilevata dalle province di Novara (+0,61%), di Alessandria (+0,56%) e dal capoluogo regionale (+0,46%). Risultano, invece, inferiori al dato medio piemontese, i tassi di crescita registrati dalle altre realtà provinciali: Vercelli e il Verbano Cusio Ossola concretizzano una crescita del +0,38% ciascuna, mentre Cuneo e Asti rilevano un tasso del +0,30% e del +0,27%. Si contraddistingue, infine, per una situazione di sostanziale stazionarietà la provincia di Biella (+0,16%). Dall’analisi per classe di natura giuridica, si osserva come le altre forme (+1,26%) continuino a realizzare il tasso di crescita più elevato e come risulti più brillante anche la dinamica sperimentata dalle società di capitale (+0,89%). Le imprese individuali crescono a un tasso in linea con il dato medio regionale (+0,42%), mentre risulta stabile la base imprenditoriale costituita dalle società di persone (+0,09%). Valutando i tassi di variazione percentuale trimestrale dello stock delle imprese registrate per settori di attività economica si osserva come i comparti del turismo, degli altri servizi e del commercio abbiano manifestato una performance positiva (rispettivamente, +1,27%, +0,65% e +0,53%); risultano, invece, pressoché stabili le basi imprenditoriali delle costruzioni (+0,18%) e dell’industria in senso stretto (+0,11%), mentre è negativo il tasso di variazione trimestrale registrato dall’agricoltura (-0,08%).  
   
 

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