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Notiziario Marketpress di Mercoledì 28 Marzo 2007
 
   
  ASSESSORE DE BONA RICEVE INSEGNANTI BRASILIANE

 
   
   Venezia, 28 Marzo 2007 - Insegneranno la lingua e la cultura italiana ai ragazzi oriundi veneti che abitano a Sideropolis, cittadini brasiliana dello Stato di Santa Caterina, le 11 insegnanti che ieri l’Assessore regionale ai Flussi Migratori, Oscar De Bona, ha ricevuto a Palazzo Balbi. All’incontro erano presenti il Vice Sindaco di Forno di Zoldo, Comune gemellato con la cittadina brasiliana e il Presidente dell’Associazione “Amici di Sideropolis”, Egidio Cordella. La visita è avvenuta al termine del Iii corso di perfezionamento sulla lingua e cultura italiana e locale, che le 11 docenti hanno tenuto presso l’Istituto Comprensivo di Forno di Zoldo. L’iniziativa rientra in un progetto triennale finanziato dalla Regione del Veneto, che il Comune bellunese ha realizzato nell’ambito del gemellaggio con Sideropolis, cittadina nella quale vivono 12 mila persone, quasi tutte di origine italiana e bellunese in particolare. Nel corso del 2006, è stato sottolineato nel corso dell’incontro, sono stati 1500 i giovani e altrettanto gli adulti, che hanno frequentato i corsi di italiano organizzati nell’ambito del progetto, a dimostrazione del forte legame che ancora unisce questa gente alla loro terra di origine. A questo proposito il Presidente Cordella ha detto che è intenzione dell’Associazione proseguire nell’iniziativa rendendola fruibile ad un numero maggiore di partecipanti, attraverso l’utilizzo di supporti informatici, obiettivo per il quale ha chiesto l’indispensabile aiuto finanziario della Regione. Da parte sua l’Assessore De Bona, pur nelle ristrettezze imposte dal Bilancio regionale, ha garantito il proprio interessamento per rifinanziare il programma, sottolineando l’importanza di queste iniziative finalizzate a mantenere vivi i rapporti con le comunità venete nel mondo. “Non abbiamo materie prime – ha ribadito – ma abbiamo circa 50 milioni di oriundi italiani sparsi per il mondo, che rappresentano una vera ricchezza per la nostra economia. In loro è ancora vivo l’atavico legame con l’Italia, che si manifesta anche nel comprare italiano, anche se questo, in certi casi, è meno economico di altre produzioni. E’ un aspetto quasi ignorato o disconosciuto, ma la cui importanza è fin troppo evidente” .  
   
 

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