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Notiziario Marketpress di Mercoledì 23 Luglio 2014
 
   
  LA COMMISSARIA VASSILIOU ANNUNCIA CHE IL PATRIMONIO CULTURALE BENEFICERÀ DI UN MAGGIORE SOSTEGNO EUROPEO

 
   
  Bruxelles, 23 luglio 2014 - Le organizzazioni che si occupano del patrimonio culturale dovrebbero cogliere le opportunità rappresentate dai programmi e dalle politiche di finanziamento dellŽUnione europea per affrontare le sfide cui si trova confrontato il settore: ciò è quanto risulta da una nuova relazione presentata dalla Commissione europea. Il documento politico, intitolato "Verso un approccio integrato al patrimonio culturale europeo", indica che il settore si trova ad un bivio a motivo della riduzione dei bilanci pubblici, del calo della partecipazione alle attività culturali tradizionali e della diversificazione del pubblico potenziale dovuta allŽurbanizzazione, alla globalizzazione e al cambiamento tecnologico. Esso evidenzia però anche le opportunità che si offrono agli Stati membri e agli stakeholder di cooperare più strettamente in una dimensione transfrontaliera per assicurare che il patrimonio culturale rechi un contributo più sostanziale alla crescita e alla creazione di posti di lavoro. Androulla Vassiliou, Commissaria europea responsabile per lŽIstruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù, ha affermato: "LŽeuropa deve massimizzare il valore intrinseco, economico e societale del patrimonio culturale. Esso dovrebbe essere al centro di unŽinnovazione basata sul patrimonio, che sappia cogliere le opportunità determinate dalla digitalizzazione e promuovere nel mondo la nostra esperienza in tema di patrimonio culturale. In tutta lŽUe dobbiamo incoraggiare un approccio maggiormente vicino ai cittadini nei siti del patrimonio e nei musei, facendo ricorso alle nuove tecniche e tecnologie per attirare i visitatori e raggiungere in particolare i giovani. In parole povere, dobbiamo render viva la storia. Sono compiaciuta per il fatto che il patrimonio culturale è destinato a ricevere nei prossimi sette anni un sostegno europeo più forte." La relazione sollecita una cooperazione più intensa a livello di Ue per condividere le idee e le pratiche ottimali che potrebbero alimentare la governance e le politiche nazionali in tema di patrimonio culturale. La relazione plaude inoltre allŽapproccio definito dalla direttiva dellŽUe sulla valutazione di impatto ambientale che richiede che si tenga conto dellŽimpatto dei progetti sul patrimonio culturale, nonché dal regolamento generale di esenzione per categoria che ammette gli aiuti di Stato per questo settore. La relazione incoraggia un approccio analogo a sostegno del patrimonio nel processo decisionale più ampio a livello unionale, nazionale e regionale. Il patrimonio culturale ha già beneficiato di importanti finanziamenti dellŽUe, tra cui 3,2 milioni di euro dal Fondo europeo di sviluppo regionale nel periodo 2007-2013. Importanti lavori di conservazione come quelli relativi al Partenone e al sito di Pompei sono tra i progetti che hanno ricevuto un sostegno. I programmi dellŽUe hanno erogato ulteriori 1,2 miliardi per il patrimonio rurale e circa 100 milioni di euro per la ricerca in materia di patrimonio. Nel periodo 2014-2020 il patrimonio culturale dovrebbe beneficiare di investimenti dellŽUe ancora maggiori, ad esempio per il tramite dei Fondi strutturali e di investimento europei (con un bilancio complessivo di 351 miliardi di euro per la politica regionale), di Orizzonte 2020 (80 miliardi di euro per la ricerca) e del programma "LŽeuropa creativa" (1,5 miliardi di euro per le industrie culturali e creative). In diversi ambiti vi sono inoltre importanti opportunità strategiche e di finanziamento legate al patrimonio culturale come, ad esempio, negli ambiti dello sviluppo locale e regionale, dellŽistruzione, del sostegno alle Pmi e del turismo. In effetti, nellŽUe il turismo vale 415 miliardi di euro allŽanno ed è allŽorigine di 15 milioni di posti di lavoro molti dei quali legati, direttamente o indirettamente, al patrimonio culturale. Circa il 27% dei turisti nellŽUe, intervistati nellŽambito di unŽindagine Eurobarometro sul turismo (maggio 2011) ha affermato che il patrimonio culturale era un fattore chiave allŽatto di scegliere una destinazione. Contesto Nel maggio di questŽanno i ministri della Cultura dellŽUe hanno sollecitato la Commissione a "proseguire lŽanalisi dellŽimpatto economico e sociale del patrimonio culturale nellŽUe e contribuire allo sviluppo di un approccio strategico al patrimonio culturale". La comunicazione adottata oggi dalla Commissione costituisce una risposta a tale richiesta. Essa intende aiutare gli Stati membri e gli stakeholder a valorizzare al massimo lŽimportante sostegno disponibile per il patrimonio a valere sugli strumenti dellŽUe, a progredire verso un approccio maggiormente integrato a livello nazionale e unionale ed infine a fare dellŽEuropa un laboratorio dellŽinnovazione in materia di patrimonio culturale. A livello dellŽUe il sostegno per il patrimonio culturale si radica nellŽarticolo 3, paragrafo 3, del trattato sullŽUnione europea nel quale stabilisce che lŽUnione vigila sulla salvaguardia e sullo sviluppo del patrimonio culturale europeo. LŽarticolo 167 del trattato sul funzionamento dellŽUnione europea recita che lŽUnione contribuisce al pieno sviluppo delle culture degli Stati membri nel rispetto delle loro diversità nazionali e regionali, evidenziando nel contempo il retaggio culturale comune. La Commissione ha prodotto inoltre una relazione sinottica che correda la comunicazione e contiene ulteriori dettagli sulla politica e sui finanziamenti dellŽUe che interessano il settore del patrimonio.  
   
 

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