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Notiziario Marketpress di Martedì 02 Settembre 2014
 
   
  LA COMMISSIONE EUROPEA ANNUNCIA MISURE ECCEZIONALI DI SOSTEGNO DEL MERCATO NEL SETTORE LATTIERO-CASEARIO

 
   
 

La Commissione europea ha annunciato il 28 agosto 2014 che aiuti all’ammasso privato per il burro, il latte scremato in polvere e taluni formaggi, per alleviare l’impatto delle restrizioni imposte dalla Russia sulle importazioni di prodotti lattiero-caseari dell’Ue e limitare gli effetti negativi sul mercato interno. La Commissione ha inoltre confermato che il periodo di intervento pubblico per il burro e il il latte scremato in polvere sarà prorogato fino alla fine dell’anno. Il Commissario europeo per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, Dacian Cioloș, ha spiegato: «I segnali di prezzo sul mercato lattiero-caseario europeo mostrano che l’embargo russo sta iniziando a colpire il settore. In un certo numero di Stati membri stanno calando i proventi da esportazioni; ne deriva la necessità di trovare nuovi sbocchi. Il settore lattiero-caseario europeo ha bisogno di tempo e di aiuto per adeguarsi, e pertanto oggi annunciamo un sostegno mirato al mercato, concentrato sul mercato del latte in polvere, del burro e dei formaggi esportati. Se necessario, ulteriori misure seguiranno.» Il Commissario ha così proseguito: «Nei prossimi giorni i presenterò inoltre agli Stati membri e al Parlamento europeo una prima analisi completa dell’impatto a breve e medio termine dell’embargo russo su tutti i principali settori agroalimentari europei, insieme a un elenco delle opzioni politiche. Ancora una volta, oggi vorrei lanciare un messaggio chiaro ai produttori dell’Ue: in caso di concreti rischi di destabilizzazione dei mercati, intendo continuare ad utilizzare la nuova Pac e a intervenire in via preventiva per stabilizzare il mercato.» La Commissione fornirà un aiuto all’ammasso privato di burro e latte scremato in polvere al fine di supplire alle spese giornaliere di ammasso dei suddetti prodotti per un periodo di 3-7 mesi. Un progetto di atto di esecuzione verrà presentato al Comitato nel corso della prossima settimana per la votazione formale. Data l’importanza di alcuni formaggi nel valore totale delle esportazioni Ue verso la Russia (valore pari a circa 1 miliardo di euro nel 2013), la Commissione intende estendere questa misura ai formaggi. Le norme in materia di aiuto all’ammasso privato per il formaggio e la proroga del periodo di intervento verranno disciplinate da un atto delegato che la Commissione presenterà prossimamente nell’ambito delle norme di emergenza per il mercato varate nel quadro della riforma della Pac dell’anno passato. Contesto Gli aiuti all’ammasso privato sono una misura prevista per il burro e il latte scremato in polvere ai sensi del regole di mercato dell’attuale politica agricola comune (Pac), tramite cui la Commissione contribuisce a finanziare i costi di ammasso temporaneo per almeno 90 e non più di 210 giorni. La Pac finanzia una parte dei costi di tale ammasso temporaneo (compreso un tasso fisso per tonnellata, maggiorato di un importo giornaliero per tonnellata). I prodotti in questione restano di proprietà degli operatori, che sono quindi responsabili della vendita, al momento dell’uscita dal magazzino. Data l’importanza di alcuni formaggi nel valore totale delle esportazioni Ue verso la Russia (valore pari a circa 1 miliardo di euro nel 2013), la Commissione intende estendere questa misura ai formaggi. Poiché le norme di mercato esistenti nell’ambito della Pac prevedono unicamente il pagamento di aiuti all’ammasso privato per il burro, il latte scremato in polvere e i formaggi Dop/igp, misure eccezionali dovranno essere varate per coprire tutta la gamma dei formaggi esportati verso la Russia. Le esportazioni Ue di prodotti lattiero-caseari verso la Russia l’anno scorso hanno raggiunto 2,3 miliardi di euro: la quota maggiore era rappresentata da formaggi (1 miliardo di euro), seguita dalle preparazioni alimentari (Nc 2106 90) (0,47 miliardi di euro), burro/butteroil (0.14 miliardi di euro), prodotti lattiero-caseari freschi (0,10 miliardi di euro), prodotti finiti (Nc 1901 90) (0,09 miliardi di euro), latte scremato in polvere (0,07 miliardi di euro), e siero di latte in polvere (0,03 miliardi di euro). 25 Stati membri hanno esportato formaggio verso la Russia nel 2013, ma i principali esportatori di formaggio verso la Russia sono i Paesi Bassi, la Lituania, la Finlandia, la Polonia, la Danimarca, la Germania, l’Italia, la Francia e la Lettonia. Queste misure a favore del settore lattiero-caseario si aggiungono alle misure eccezionali di sostegno al mercato varate per le pesche e le nettarine, annunciate l’11 agosto (per un valore di 32,7 milioni di euro), nonché a quelle per gli ortofrutticoli deperibili (125 milioni di euro) annunciate il 25 agosto. Per maggiori informazioni: Pagina web dedicata alle reazioni e le misure dell´Ue alle restrizioni da parte della Federazione russa http://ec.Europa.eu/agriculture/russian-import-ban/index_en.htm

 

 
   
 

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