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Notiziario Marketpress di Mercoledì 28 Marzo 2007
 
   
  CREDITO BERGAMASCO: APPROVATO IL PROGETTO DI BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2006. L’UTILE NETTO SI È FISSATO A 241,6 MILIONI

 
   
   Bergamo, 28 marzo 2007 - Questi i principali risultati dell’esercizio 2006 del Credito Bergamasco (Gruppo Banco Popolare di Verona e Novara) approvati il 26 marzo dal Consiglio d’Amministrazione dell´Istituto e che saranno sottoposti all’Assemblea dei Soci convocata in via ordinaria e straordinaria per il prossimo 28 aprile. Nella seduta odierna, il Consiglio d’Amministrazione ha, inoltre, nominato per cooptazione Franco Baronio, Italo Calegari e Giuseppe Grossi consiglieri di amministrazione della banca. Conto economico Al 31. 12. 2006 il margine di interesse della banca – in virtù sia della continua espansione dell’operatività con la clientela, sia del rialzo sperimentato dai tassi medi di mercato – si è fissato a 312,1 milioni con una crescita del 15,7% rispetto ai 269,7 milioni del 31. 12. 2005. Gli utili delle partecipazioni valutate al patrimonio netto si sono ragguagliati a 56,4 milioni a fronte dei 31,5 milioni di un anno prima (+79,2%). In proposito è opportuno segnalare come tale importo comprenda 22,6 milioni quale quota di pertinenza del Credito Bergamasco del capital gain realizzato dalla partecipata Aletti Merchant S. P. A. A seguito della cessione del 92,2% di Theme Parks Holding S. P. A. (controllante di Gardaland) da parte di Cornel S. R. L. (partecipata al 39,9% dalla merchant) e della successiva messa in liquidazione di quest’ultima società. Il margine finanziario si è così attestato a 368,5 milioni, con un aumento del 22,4% rispetto ai 301,1 milioni del 31. 12. 2005 (345,9 milioni il dato depurato dall’importo non ricorrente sopra delineato, +14,9% su base annua). Gli altri proventi operativi si sono posizionati a 175,8 milioni (+9,1% rispetto ai 161,1 milioni del 31. 12. 2005). Più in particolare, a fine 2006 le commissioni nette da servizi hanno raggiunto i 136,4 milioni con un aumento del 3,6% nei confronti dei 131,6 milioni di un anno prima. Gli altri proventi di gestione netti sono risultati pari a 31,4 milioni (31 milioni un anno prima) ed il risultato netto finanziario è stato positivo per 8 milioni. Si segnala che tale importo comprende una plusvalenza di 2,2 milioni realizzata a fronte della cessione al Gruppo Icbpi di una quota di partecipazione in Cim Italia S. P. A. Pari al 4,29% del capitale sociale (il Credito Bergamasco ha mantenuto in portafoglio una quota partecipativa del 3,93% nella società). Il totale dei proventi operativi ha così raggiunto i 544,3 milioni con un aumento pari al 17,7% nei confronti dei 462,2 milioni di un anno prima. Il totale dei proventi operativi, al netto delle componenti non ricorrenti, si è, invece, posizionato a 519,4 milioni, con un incremento del 12,4% su base annua. L’insieme degli oneri operativi ha raggiunto, al 31. 12. 2006, i 240,3 milioni con una crescita annua del 2,9%. Le spese per il personale, fissandosi a 152,3 milioni, hanno rilevato un’espansione annua del 2,6%, soprattutto in conseguenza dell’aumento degli organici finalizzato essenzialmente alla realizzazione dei piani strategici “Retail” e “Corporate”; le altre spese amministrative (al netto dei recuperi) si sono fissate a 82 milioni (+3,4%) e gli ammortamenti sono risultati pari a 6,1 milioni (5,9 milioni un anno prima). Il risultato della gestione operativa si è così fissato a 303,9 milioni con un’espansione del 32,9% rispetto ai 228,6 milioni del 31. 12. 2005; al netto delle componenti non ricorrenti, il risultato di gestione si è attestato a 279,1 milioni, con un incremento del 22,1% su base annua. Il cost/income – determinato dal rapporto tra oneri e proventi operativi – si è posizionato al 44,2%, con una consistente riduzione rispetto al 50,5% di un anno prima; al netto delle componenti non ricorrenti, il cost/income si è fissato al 46,3%. Le rettifiche nette di valore per il deterioramento dei crediti hanno raggiunto i 33,4 milioni (in crescita rispetto ai 26,5 milioni del 31. 12. 2005 anche in considerazione della significativa espansione degli impieghi registrata nel periodo e dei connessi accantonamenti di natura prudenziale sui crediti “in bonis”), mentre gli accantonamenti ai fondi per rischi ed oneri sono risultati pari a 5,9 milioni (2,8 milioni un anno prima). Il conto economico recepisce, inoltre, la contabilizzazione di utili da cessione di partecipazioni ed investimenti per 70,7 milioni, a fronte dei 2,9 milioni di un anno prima. Tale importo è quasi interamente dovuto alla plusvalenza lorda di 70,6 milioni realizzata dal Creberg in relazione all’operazione di fusione per incorporazione – i cui effetti giuridici, contabili e fiscali sono decorsi dal 31 dicembre 2006 – della partecipata Leasimpresa S. P. A. In Banca Italease, operazione che ha comportato l’assunzione da parte del Credito Bergamasco di una quota di partecipazione in Banca Italease pari al 2,923% del capitale sociale. Il risultato lordo dell’operatività corrente si è così fissato a 335,3 milioni, con un progresso annuo del 65,8% (239,9 milioni il dato depurato dalle citate componenti non ricorrenti, +20,2% sugli omogenei 199,7 milioni di fine 2005). Le imposte sul reddito sono risultate pari a 93,7 milioni a fronte dei 76,2 milioni del 31. 12. 2005 e l’utile netto ha raggiunto i 241,6 milioni, con un aumento del 91,7% rispetto ai 126,1 milioni del 31. 12. 2005; al netto delle componenti non ricorrenti, l’utile netto si è attestato a 151,2 milioni, con un incremento del 22% sugli omogenei 123,9 milioni di un anno prima. Il R. O. E. Di fine esercizio, determinato dal rapporto tra utile netto e capitale più riserve, si è attestato al 26,1%, contro il 14,8% di un anno prima; escludendo dal calcolo le componenti reddituali non ricorrenti, il R. O. E. Ha raggiunto il 16,3%. Il progetto di ripartizione dell’utile che sarà proposto all’Assemblea dei Soci, convocata in seduta ordinaria e straordinaria il 28 aprile 2007, prevede – dopo l’accantonamento di 171,9 milioni a riserve e l’assegnazione di 4,2 milioni al fondo beneficenza e di 0,7 milioni al consiglio di amministrazione – la distribuzione di un monte dividendi di 64,8 milioni, contro i 58,6 milioni dell’anno precedente, con un dividendo di euro 1,05 per azione (+10,5% rispetto agli 0,95 euro per azione dell’anno precedente); il rendimento della cedola, calcolato sulla quotazione media annua del titolo, si attesta al 3,63%. Il dividendo verrà messo in pagamento il giorno 17 maggio 2007 mentre la data di stacco è fissata per il 14 maggio, giorno in cui le azioni Credito Bergamasco saranno quotate “ex dividendo”. Sul piano fiscale, si applicheranno le disposizioni del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (T. U. I. R. ) modificato dall’istituzione dell’Imposta sul Reddito delle Società (Ires). Pertanto, sui dividendi in distribuzione non competerà alcun credito d’imposta. Il patrimonio ai fini di vigilanza risulta pari a 964,7 milioni. Il rapporto tra patrimonio di base e attività di rischio ponderate (“Tier 1 capital ratio”) si è attestato al 9,65%, mentre il rapporto tra patrimonio di vigilanza e attività di rischio ponderate (“Total capital ratio”) si è fissato al 9,20%. Stato Patrimoniale Al 31. 12. 2006 la raccolta diretta del Credito Bergamasco – data dalla somma di debiti verso clientela, titoli in circolazione e passività finanziarie (prestiti obbligazionari) valutate al “fair value” – si è fissata a 9. 702,3 milioni, con un progresso del 13,6% rispetto agli 8. 540,3 di fine 2005. La raccolta indiretta della banca ha raggiunto a fine dicembre gli 11. 554 milioni, con una espansione del 4,6% rispetto agli 11. 046,5 milioni del 31. 12. 2005. Tra le componenti della raccolta indiretta, il risparmio gestito – anche in conseguenza della predilezione manifestata dalla clientela per prodotti più rispondenti alle proprie necessità ed al proprio profilo di rischio, quali i prestiti obbligazionari (della banca e di terzi) – si è attestato a 4. 346,6 milioni, con una flessione del 9,4% rispetto ad un anno prima. La raccolta indiretta amministrata si è, invece, fissata a 7. 207,4 milioni, con un progresso del 15,3% rispetto a fine 2005. La raccolta totale da clientela si è così attestata a 21. 256,3 milioni, con un’espansione dell’8,5% rispetto ai 19. 586,8 milioni del 31. 12. 2005. Sul fronte dell’attivo di bilancio, il continuo rafforzamento dei legami intessuti con la clientela ed il territorio, nonché l’assistenza fornita allo sviluppo dell’economia locale, hanno permesso un’espansione annua degli impieghi netti dell’11,4% sino a quota 10. 040,3 milioni (9. 009,3 milioni il dato di fine 2005). Tra le diverse forme tecniche, si segnala – in particolare – l’espansione dei mutui alla clientela che, salendo dai 3. 012,9 milioni di fine 2005 ai 3. 648,8 milioni di fine 2006, hanno sperimentato una crescita annua del 21,1%. L’assidua ed efficace opera di controllo del rischio di credito esercitata dalle competenti funzioni della banca ha permesso di limitare gli effetti sulla qualità del portafoglio prestiti derivanti dalle difficoltà sperimentate dall’economia nazionale nel passato che, di norma, si riflettono sull’andamento dei crediti dubbi bancari con un determinato “lag temporale”. Al 31. 12. 2006, infatti, il complesso delle sofferenze lorde ha toccato i 124,8 milioni; dopo le rettifiche di valore, esse si sono posizionate a 70,1 milioni, con un’incidenza sul totale dei crediti netti fissatasi allo 0,70% (0,69% il valore di fine 2005). Positive le evidenze relative al complesso delle partite incagliate, ristrutturate e scadute, diminuito – rispetto ad un anno prima – del 24,2% in termini lordi e del 23,2% in termini netti. Il totale delle attività deteriorate lorde (280,7 milioni) ha così segnato un arretramento annuo del 13,7% mentre le attività deteriorate nette (213,9 milioni) sono diminuite del 14,3% rispetto al 31. 12. 2005. Rete territoriale Coerentemente con i programmi di espansione territoriale dell’Istituto è proseguita, anche nel 2006, l’opera di intensificazione del radicamento sia nel territorio di insediamento storico – mediante l’apertura di un nuovo sportello nelle province di Bergamo (Colere), Brescia (Cividate Camuno) e Milano (Arcore) – sia nella provincia limitrofa di Cremona (Soresina), sia nella città di Roma (via Taranto e via Tiburtina), piazza presidiata con un totale di 14 filiali. Al 31 dicembre 2006 il numero delle succursali attive del Credito Bergamasco è, dunque, salito a quota 241. Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio ed evoluzione prevedibile della gestione Dalla fine dell’esercizio 2006 e sino ad oggi non si sono verificate rilevanti evenienze tali da modificare in misura significativa gli assetti della banca. Per quanto attiene all’evoluzione prevedibile della gestione, si evidenzia che gli indirizzi gestionali fissati dal Credito Bergamasco per l’anno in corso si pongono come obiettivi la salvaguardia del margine di interesse, l’ampliamento delle quote di mercato, il rafforzamento della base di clientela, il governo della qualità del credito e l’espansione della produttività e della redditività, anche grazie ai vantaggi connessi all’appartenenza ad un gruppo bancario in continua crescita. La progressiva realizzazione di questi obiettivi dovrebbe consentire alla banca di assicurare – anche per l’esercizio 2007 – adeguati livelli di redditività e creazione di valore per gli azionisti. Variazioni nella composizione del Consiglio di Amministrazione Nella seduta odierna del Consiglio di Amministrazione, Massimo Minolfi – consigliere non indipendente ed esecutivo e che detiene n. 50 azioni della banca – ha comunicato la decisione di rinunziare agli incarichi di membro del Consiglio di Amministrazione e del Comitato Esecutivo del Credito Bergamasco. Le dimissioni di Massimo Minolfi – che sarà nominato direttore generale “corporate” del Banco Popolare e amministratore delegato della Banca Popolare di Lodi S. P. A. , realtà di prossima costituzione – si inseriscono nel complessivo disegno di riordino delle cariche ricoperte dai top manager all’interno del Gruppo. In tale ottica, in sostituzione di Massimo Minolfi, il Consiglio di Amministrazione ha provveduto a nominare per cooptazione – e pertanto fino alla prossima Assemblea dei Soci fissata per il 28 aprile 2007 – Franco Baronio consigliere di amministrazione e membro del Comitato Esecutivo della banca. Franco Baronio, 40 anni, riveste attualmente la carica di direttore generale della Banca Popolare Italiana ed è destinato a ricoprire gli incarichi di direttore generale “retail” del Banco Popolare e di amministratore delegato della costituenda Banca Popolare di Verona – San Geminiano e San Prospero S. P. A. Prima di assumere, nel febbraio 2006, la guida della direzione generale di Banca Popolare Italiana, Franco Baronio ha vissuto un’importante pluriennale esperienza in Bain e Company Italy – iniziata nel 1992 – sino a ricoprire la carica di Vice President negli anni dal 2001 al 2006. Franco Baronio assume lo status di amministratore esecutivo non indipendente e, alla data di nomina, detiene n. 100 azioni del Credito Bergamasco. Il Consiglio di Amministrazione, nella seduta odierna, ha anche deliberato l’ingresso nella propria compagine di Italo Calegari e Giuseppe Grossi. Italo Calegari, 69 anni, riveste dal 1994 la carica di Presidente dell’Associazione Artigiani di Bergamo, nel cui ambito si occupa – in particolare – delle problematiche inerenti al credito. Calegari ricopre inoltre numerosi incarichi di natura istituzionale, tra i quali si ricordano i più significativi: Presidente della Cooperativa Artigiana di Garanzia di Bergamo, Consigliere di Confiab (Consorzio Fidi delle Imprese Artigiane), Membro di Giunta della Camera di Commercio di Bergamo, Membro di Giunta e Delegato all’Amministrazione di Confartigianato Nazionale. Giuseppe Grossi, 60 anni, è Presidente di Green Holding S. P. A. , Capogruppo di un importante gruppo strutturato con società attive nell’ambito dello smaltimento rifiuti, delle bonifiche ambientali, della depurazione e della produzione di energia. Giuseppe Grossi ricopre, altresì, cariche di rilievo in società del settore immobiliare. Italo Calegari e Giuseppe Grossi – dei quali la banca ha verificato la sussistenza del requisito di indipendenza e che assumono lo “status” di amministratori non esecutivi – detengono alla data di nomina rispettivamente n. 300 e n. 100 azioni del Creberg. Essi sostituiscono nel Consiglio di Amministrazione della banca – per cooptazione e pertanto fino alla prossima Assemblea dei Soci fissata per il 28. 4. 2007 – Alberto Bombassei ed Ermanno Rho (entrambi amministratori indipendenti e non esecutivi) che nel novembre 2006 e nel gennaio 2007 avevano rassegnato le dimissioni dalla carica di consigliere. I Curricula Vitae dei neo consiglieri sono depositati presso la sede sociale del Credito Bergamasco. Assemblea dei soci L’assemblea dei Soci è convocata in via ordinaria e straordinaria per il prossimo 28 aprile. L’ordine del giorno dell’Assemblea ordinaria prevede, oltre alla presentazione del bilancio al 31. 12. 2006 con le deliberazioni relative ed alla nomina di amministratori, il conferimento degli incarichi di revisione contabile del bilancio d’esercizio, di verifica della regolare tenuta dell’attività sociale e di revisione contabile limitata della “relazione semestrale” alla società Reconta, Ernst & Young S. P. A. Con riferimento agli esercizi dal 2007 al 2015. L’assemblea dei Soci riunita in via straordinaria sarà, invece, chiamata ad approvare proposte di modifica di alcuni articoli dello statuto sociale (artt. 4, 8, 13, 15, 23, 24, 25 e 26) principalmente volte ad adeguare lo stesso alle disposizioni introdotte dalla legge n. 262/2005 “Disposizioni per la tutela del risparmio e la disciplina dei mercati finanziari” come corretta dal decreto legislativo n. 303/2006 (cd. “Decreto Pinza”). .  
   
 

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