Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Martedì 02 Settembre 2014
 
   
  UE: TRASFORMARE I RIFIUTI ORGANICI IN IDROGENO, IL PROGETTO HYTIME STA LAVORANDO A UN NUOVO PROCESSO DI PRODUZIONE CHE PERMETTERÀ DI PRODURRE IDROGENO VERDE DA ERBA, PAGLIA E RESIDUI DELL´INDUSTRIA ALIMENTARE.

 
   
  Sebbene le auto a idrogeno sembrino destinate a diventare un grande successo in una società sempre più consapevole della sua impronta di carbonio, i metodi sostenibili per produrre idrogeno sono ancora agli inizi. Il progetto Hytime sta lavorando a un nuovo processo di produzione che permetterà di produrre idrogeno verde da erba, paglia e residui dell´industria alimentare. Quando si parla di sostenibilità e bioeconomia, i termini "idrogeno" e "biomassa" sono spesso dietro l´angolo, anche se raramente vengono menzionati nella stessa frase. E se si potesse produrre l´idrogeno direttamente da biomassa di seconda generazione? Avviata nel 2000 con il progetto olandese "Idrogeno da biomassa", la ricerca di Pieternel Claassen per creare un processo di produzione di idrogeno efficiente e commercializzabile a partire dai rifiuti organici è proseguita con i finanziamenti del 5° e 6° Pq e adesso ha acquistato un nuovo slancio. Hytime ("Low temperature hydrogen production from second generation biomass"), un progetto finanziato dall´Ue che dovrebbe concludersi a dicembre, si propone di incrementare la produttività della produzione fermentativa dell´idrogeno, accelerando così la sua applicazione nei processi industriali. La posta in gioco è alta: nell´Ue, attualmente si producono ogni anno da 118 a 138 milioni di tonnellate di rifiuti organici. Con la tecnologia di Hytime, queste potrebbero essere trasformate in 0,34 milioni di tonnellate di idrogeno e contribuire in modo significativo al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità dell´Ue. In un´intervista esclusiva con la rivista research*eu risultati, il dott. Claassen, ricercatore presso la Wageningen Ur Food & Biobased Research, spiega come associando le competenze dei nove partecipanti nel campo della logistica e il pretrattamento della biomassa, la produzione termofila di idrogeno e le tecnologie di rivalutazione del gas, Hytime potrà andare oltre lo stato dell´arte dell´attuale produzione fermentativa dell´idrogeno. Quali sono i principali obiettivi del progetto? Attualmente l´idrogeno "verde" può venire solo da due fonti: la biomassa e l´elettrolisi usando elettricità "verde". Hytime si concentra sulla prima, in particolare sulle risorse di biomassa che hanno un alto contenuto di umidità nella quale le esistenti tecnologie come la gassificazione sono meno efficienti. Abbiamo due obiettivi principali. Prima di tutto, vogliamo ottenere una produzione di 1 - 10 kg di idrogeno al giorno da biomassa di seconda generazione. È una quantità piuttosto simbolica, che potrebbe coprire il fabbisogno di energia elettrica di quattro abitazioni, ma speriamo che sarà abbastanza da convincere le parti interessate che, su scala più grande, la produzione di idrogeno con batteri è possibile. Poi miriamo alla riduzione del tempo di commercializzazione del bioidrogeno attraverso l´associazione di questo processo di produzione con la "digestione anaerobica" (Da). Quest´ultima permette la conversione dei prodotti secondari, che sono principalmente acidi organici, in Ch4 (e Co2), che a sua volta dovrebbe coprire (una parte) della domanda di energia del processo di produzione dell´idrogeno. Cosa c´è di nuovo o innovativo in questo metodo per la produzione di idrogeno? Nei sistemi naturali di digestione anaerobica, la biomassa viene trasformata in biogas (Ch4 e Co2) da un gruppo di micro-organismi che lavorano insieme. Alcuni di questi micro-organismi producono acidi organici e idrogeno, ma quest´ultimo viene immediatamente consumato da altri batteri idrogenotrofi che lo trasformano in metano o acido acetico. Questi batteri sono i nostri nemici e l´innovazione di Hytime consiste nel lavorare con batteri termofili estremi, che hanno un rendimento superiore, per render loro la vita tanto difficile da non poter sopravvivere e ridurre la produzione di idrogeno. Come funziona il processo di generazione dell´idrogeno? In ambienti anossici, cioè in assenza di ossigeno, i batteri fermentano gli zuccheri in Co2 e composti ridotti, come l´idrogeno, o in metaboliti organici ridotti, come etanolo o butanolo. In natura però, l´idrogeno viene consumato immediatamente da organismi metanogeni o idrogenotrofi, lasciando solo il metano. Il nostro obiettivo è dissociare la produzione di idrogeno dal consumo di idrogeno creando un ambiente nel quale gli organismi che consumano idrogeno non possono sopravvivere. Che tipo di aziende pensate che useranno la vostra tecnologia in futuro? Potrebbe essere interessato chi si occupa di produzione di energia elettrica, e chimica, e chi possiede biomassa. Il fatto è che il destino dell´idrogeno nel settore energetico è legato a quello delle pile a combustibile. Non appena si faranno progressi nel campo delle pile a combustibile, l´interesse per l´idrogeno prodotto a partire da fonti rinnovabili aumenterà. La ricerca e sviluppo di Hytime produrrà anche tecnologie spin-off, che hanno le potenzialità per raggiungere il mercato più velocemente rispetto al processo nel suo insieme. Tra questi ci sono i sensori per componenti gassose (H2, H2s, ecc.), — che si osservano spesso nella produzione di biogas, e l´automazione per gestire le fermentazioni grazie ai nostri sistemi di monitoraggio e controllo online. Prevediamo anche che i proprietari di biomassa saranno interessati a trovare nuove applicazioni per i loro residui organici. Le aziende agro-industriali come l´industria della lavorazione della patata, il settore dello zucchero e i produttori di birra potrebbero trovare utile la nostra tecnologia o per produrre e vendere idrogeno o per usarlo per coprire il loro fabisogno di energia elettrica. Quali sono i prossimi passi del progetto e dopo il suo completamento? Il prossimo passo sarà dimostrare il processo di produzione con tutte le unità di operazione fisicamente connesse. Questo significa procedere al pretrattamento e all´idrolisi della biomassa per fornire gli zuccheri per la fermentazione dell´idrogeno sul posto. Durante quest´ultima fase il gas sarà recuperato simultaneamente alla sua produzione e l´effluente liquido sarà pompato in un digestore anaerobico. Le dimensioni del fermentatore di idrogeno e del digestore anaerobico devono essere adattate per permettere un flusso continuo di liquidi. Quali sono le vostre aspettative per il progetto in termini di impatto sul mercato? L´impatto sul mercato dovrebbe essere significativo. Come ho già detto, l´idrogeno è una sostanza chimica ampiamente usata. Le attuali prospettive per la società sono un passaggio verso una bioeconomia e l´idrogeno si può usare in diversi settori industriali che desiderano passare a tecnologie verdi. Inoltre i nuovi dispositivi e sistemi di monitoraggio e controllo del progetto si possono applicare in istallazioni esistenti per la digestione anaerobica e sistemi di trattamento delle acque reflue e si prevede che aumenteranno la loro efficienza. Il concetto di rivalutazione del gas, basato su una bassa domanda di energia, è innovativo e contribuirà allo sviluppo di processi di separazione del gas più sostenibili.  
   
 

<<BACK