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Notiziario Marketpress di Martedì 02 Settembre 2014
 
   
  BOLZANO -MIGLIORA MA RESTA NEGATIVO IL CLIMA DI FIDUCIA NELL´EDILIZIA

 
   
  Bolzano, 2 settembre 2014 - L’edilizia si trova ormai da diversi anni in una difficile situazione economica. I tagli ai bilanci delle amministrazioni pubbliche, la contrazione del reddito disponibile di molte famiglie, la minore propensione delle imprese a investire e le difficoltà di accesso al credito frenano la domanda. Tra il 2010 e il 2013 le concessioni edilizie ritirate sono diminuite di un terzo in termini di cubatura. Ciò ha portato a un diffuso pessimismo, che ha raggiunto l’apice lo scorso anno: nel 2013 solamente il 42 percento delle imprese edili altoatesine giudicava positivamente la propria redditività. Quest’anno la situazione sembra migliorare, con l’indice di redditività (quota di imprese che prevedono di poter conseguire redditi soddisfacenti) che è risalito al 66 percento. Tale valore rappresenta un deciso incremento rispetto al 2013, ma resta comunque molto basso. Gli operatori del settore edile prevedono ancora difficoltà sul mercato altoatesino ed italiano in generale. Tuttavia, le imprese che operano anche al di fuori dei confini nazionali confidano in un aumento del fatturato realizzato all’estero. Le aspettative delle imprese sono pessimistiche sotto tutti gli aspetti: dinamica dei costi, investimenti, puntualità dei clienti nei pagamenti e condizioni di accesso al credito. Le previsioni sono negative anche per quanto riguarda l’occupazione. Ciò trova conferma nei dati relativi al mercato del lavoro: tra gennaio e luglio 2014 il numero di lavoratori dipendenti nell’edilizia è stato inferiore del 2,6 percento rispetto all’anno precedente. Particolarmente preoccupate sono le imprese specializzate nella costruzione di infrastrutture: solo la metà di esse prevede una redditività soddisfacente per l’anno in corso. Un clima leggermente migliore si registra invece nel settore dell’impiantistica e dei lavori di completamento degli edifici (ad esempio carpentieri, lattonieri, elettricisti, idraulici, piastrellisti, ecc.), dove l’indice di redditività raggiunge il 69 percento. Su questo dato incidono positivamente anche gli anticipi concessi dall’amministrazione provinciale sulle detrazioni fiscali per lavori di risanamento nell’edilizia abitativa. Per sostenere l’edilizia in questa difficile fase occorre però creare un quadro normativo più favorevole, come sottolinea il Presidente della Cdc Michl Ebner: “L’edilizia è soggetta a severe prescrizioni e a un gran numero di regole.” Per questo motivo la Cdc ha recentemente pubblicato il documento “Pagamenti più rapidi nell’edilizia pubblica”, che contiene concrete proposte di miglioramento per aumentare l’efficienza delle procedure di pagamento nei lavori pubblici.  
   
 

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