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Notiziario Marketpress di Lunedì 08 Settembre 2014
 
   
  ALER MILANO, MARONI: PRONTI A NUOVO ACCORDO PER AREA METROPOLITANA

 
   
  Milano, 8 settembre 2014 - "Regione Lombardia è pronta a studiare un nuovo accordo per la gestione delle case del Comune di Milano che coinvolga tutta l´area metropolitana". Lo ha ribadito il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni a margine della conferenza stampa dopo la seduta di Giunta. Con Disdetta Suscitata Nuova Valutazione - "Proprio dando la disdetta della convenzione - ha spiegato Maroni - abbiamo suscitato una nuova valutazione, perché la vecchia convenzione non aveva più senso, a maggior ragione con l´arrivo della Città metropolitana. Abbiamo dunque formalmente mandato la disdetta, con l´intesa di studiare un nuovo accordo e un nuovo piano a partire da gennaio, altrimenti ognuno gestirà le proprie case. Siamo disponibili a ragionare su un nuovo piano che coinvolga tutta l´area metropolitana, non solo il Comune di Milano". Il presidente ha infatti spiegato che l´assessore alla Casa, Housing sociale e Pari opportunità Paola Bulbarelli sta lavorando proprio col Comune, per arrivare a un accordo che garantisca alla Città metropolitana "i compiti che la nuova legge stabilisce". Nuove Province, Idee Confuse - Proprio a proposito della riforma Delrio e delle nuove competenze assegnate a Città metropolitana e nuove Province, Maroni ha detto che le idee non sono affatto chiare. "In Conferenza delle Regioni - ha aggiunto - si è discusso anche di un accordo con il Governo sul riparto delle competenze. L´accordo che doveva essere fatto per legge entro l´8 luglio non è stato sottoscritto, perché il Governo non ci mette i soldi. Siamo in procinto delle elezioni delle nuove Province (a fine settembre), ma non sappiamo ancora né quali risorse né quali competenze avranno". Nel frattempo è stato preparato un elenco con tutte le competenze trasferite alle Province (la Lombardia ne ha delegate 220) e "ora dobbiamo valutare se lasciarle o riportarle in Regione, ma il punto fondamentale è sapere se il Governo mette i soldi. Altrimenti le Province avranno le competenze, ma non le risorse". Inizio In Ordine Sparso - Il presidente Maroni ha poi sottolineato che in Lombardia la situazione è ulteriormente complicata perché, a fronte di 12 Province, la Città metropolitana partirà il 1 gennaio, 9 Province il 1 ottobre e Pavia e Mantova rimarranno con l´assetto attuale fino al 2016. "Tramite il sottosegretario Nava - ha fatto presente Maroni - stiamo incontrando i sindaci di tutte le Province, perché loro sono quelli più direttamente interessati. Se le nuove province in materia di servizi per l´impiego, di manutenzione delle strade e scuole non saranno in grado di svolgere queste funzioni, tutto ricadrà sui sindaci. Sono preoccupato, non ho intenzione di ripotare qui le funzioni, perché, da federalista, voglio applicare il principio di sussidiarietà. È chiaro che se poi le deleghe saranno date a un soggetto che non funziona, dovremo intervenire".  
   
 

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