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Notiziario Marketpress di Martedì 09 Settembre 2014
 
   
  VIII CONVEGNO SULLA RICERCA ZOOLOGICA E BOTANICA IN ALTO ADIGE

 
   
  Bolzano, 9 settembre 2014 - Si è svolto il 4 settembre, al Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige l’8° convegno Ricerca zoologica e botanica in Alto Adige. Per due intere giornate, esperte e esperti italiani e austriaci si sono alternati proponendo i più recenti risultati delle ricerche su flora, fauna, ecologia, tutela ambientale effettuate in Alto Adige e nelle regioni limitrofe. I più recenti studi nei campi della faunistica, della floristica, dell´ecologia, della tutela ambientale e della biodiversità effettuati nel territorio altoatesino e nelle regioni alpine limitrofe sono stati al centro dell´8° convegno Ricerca zoologica e botanica in Alto Adige. Appuntamento a cadenza biennale, il convegno è organizzato anche per questa edizione dal museo, che lo promuove da ormai 14 anni. Lo scopo è offrire uno spazio per la presentazione di ricerche effettuate localmente, specifiche ma non meno importanti, offrendo a ricercatori e ricercatrici - in particolare a quelli giovani - di altre istituzioni l´opportunità di illustrare i propri progetti a un pubblico ampio e competente. Il Museo di Scienze Naturali dell´Alto Adige assolve, così, la propria vocazione di vera e propria piattaforma per la ricerca e luogo di scambio e dibattito scientifico. Aperto a tutti gratuitamente (iscrizioni ormai chiuse), il convegno rappresenta anche un´occasione di aggiornamento per il personale insegnante e per chi si occupa di tutela ambientale, paesaggio e natura. Hanno partecipato a questa 8° edizione, che si articola nelle giornate del 4 e 5 settembre, 40 scienziati da Italia e Austria. Molti i partecipanti altoatesini, tra gli altri dall´Accademia europea di Bolzano (Eurac) e da diversi uffici e enti della Provincia, tra cui il museo stesso. Sono previste 33 relazioni brevi di circa 20 minuti l´una e 7 presentazioni "poster" di risultati di progetti di ricerca. Il convegno si svolge in tedesco, italiano e inglese, senza traduzione simultanea, nei seguenti orari: giovedì 4 settembre ore 9-17.40 (relazioni dalle ore 11, al termine della fase introduttiva) e venerdì 5 settembre ore 9-17.20 (dalle ore 14 saranno illustrati i "poster"). Sabato 6 settembre è in programma un´escursione finale in Val di Funes. Quest´anno il convegno presta una particolare attenzione ai temi della biodiversità e della tutela ambientale. Ad essi sono dedicati diversi interventi, tra i quali uno sul salmerino alpino, l´unica specie ittica autoctona, sulle ricerche genetiche ad esso rivolte e sui fattori che lo minacciano, e un altro con i risultati di un´indagine triennale sugli effetti dell´aumento delle temperature sulla biodiversità e la produzione dei prati da sfalcio in Val Venosta. Da segnalare anche un progetto che utilizza le biofrite come indicatori dell´integrità degli ambienti forestali altoatesini, uno studio sull´inizio dell´economia di alpeggio nelle Alpi orientali attraverso l´analisi pollinica e alcune relazioni di archeobotanica. L´8° convegno Ricerca zoologia e botanica in Alto Adige è stato aperto da Valentino Pagani, direttore del Dipartimento provinciale Beni culturali, Musei, Patrimonio e Mobilità della Provincia di Bolzano, dalla direttrice della Ripartizione provinciale Musei Karin Dalla Torre e da Vito Zingerle, direttore del Museo di Scienze Naturali dell´Alto Adige, che ha tenuto una relazione introduttiva sul ruolo dei musei di scienze naturali nello studio della biodiversità. Nel suo intervento di apertura, Zingerle ha sottolineato l´importanza sempre crescente della ricerca sulla biodiversità nei musei, in un´epoca in cui proprio la perdita di biodiversità costituisce una delle maggiori sfide a livello globale. In questo senso gioca un ruolo chiave l´Alto Adige, che ospita grazie alla sua particolare collocazione geografica e climatica una flora e una fauna straordinariamente ricche, ma ancora in gran parte da studiare.  
   
 

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