Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Martedě 09 Settembre 2014
 
   
  CORTE DI GIUSTIZIA UE: EXTRAUNIONISTI: UN VISTO ¨¨ VALIDO ANCHE SE APPOSTO SU UN PASSAPORTO INVALIDO. I CITTADINI DI PAESI TERZI POSSONO ENTRARE NEL TERRITORIO DELLĄŻUNIONE ANCHE SE PRESENTANO UN PASSAPORTO VALIDO PRIVO DI VISTO E UN VISTO VALIDO CONTENUTO IN UN PASSAPORTO INVALIDO. LĄŻANNULLAMENTO DI UN PASSAPORTO, INFATTI, NON DETERMINA LĄŻINVALIDIT¨¤ DI UN VISTO UNIFORME APPOSTO SU TALE PASSAPORTO.

 
   
  Lussemburgo, 9 settembre 2014 - In data 8 ottobre 2010, un cittadino indiano ha viaggiato da Mosca (Russia) a Riga (Lettonia) tramite la compagnia aerea Air Baltic. Al momento del controllo di frontiera allĄŻaeroporto di Riga, tale cittadino ha esibito un passaporto indiano valido privo di visto e un passaporto indiano annullato sul quale era apposto un visto uniforme valido rilasciato dallĄŻItalia. Il cittadino indiano ¨¨ stato respinto dal territorio lettone con la motivazione che egli era privo di visto valido. LĄŻamministrazione lettone ha inflitto allĄŻAir Baltic una sanzione amministrativa di 2 000 lats lettoni (circa Eur 2 850) per aver trasportato verso la Lettonia una persona priva dei documenti di viaggio necessari per lĄŻattraversamento della frontiera. LĄŻair Baltic ha contestato tale ammenda dinanzi ai giudici lettoni. Investita della controversia, lĄŻAdministrat¨Šv¨Ą apgabaltiesa (Corte amministrativa regionale, Lettonia) chiede alla Corte di giustizia se lĄŻannullamento di un passaporto determini automaticamente lĄŻinvalidit¨¤ di un visto uniforme rilasciato da unĄŻautorit¨¤ di uno Stato membro e apposto su tale passaporto. La Corte deve altres¨Ź stabilire se, alla luce del diritto dellĄŻUnione (codice frontiere Schengen e codice dei visti) , i cittadini di paesi terzi, per poter entrare nel territorio dellĄŻUnione, debbano presentare un visto valido in un documento di viaggio valido, e se la Lettonia potesse prevedere una simile condizione dĄŻingresso nella propria normativa. Nella sua odierna sentenza, la Corte dichiara, in risposta alla prima questione, che, ai sensi del codice dei visti, solo le autorit¨¤ competenti di uno Stato membro possono annullare un visto. Ne consegue dunque che, nel caso di specie, lĄŻannullamento del passaporto da parte delle autorit¨¤ indiane non pu¨° automaticamente comportare lĄŻannullamento o la revoca del visto rilasciato dallĄŻItalia. Quanto alla questione relativa allĄŻesistenza di un obbligo imperativo, per i cittadini di paesi terzi, di presentare un visto valido in un documento di viaggio valido, la Corte ricorda che, secondo il codice frontiere Schengen, lĄŻingresso di cittadini di paesi terzi nel territorio dellĄŻUnione ¨¨ subordinato, in particolare, a due condizioni distinte, riguardanti rispettivamente la presentazione di un documento di viaggio valido, da un lato, e la presentazione di un visto valido, dallĄŻaltro. In una situazione come quella del caso di specie (cittadino di un paese terzo che esibisce separatamente un visto valido e un documento di viaggio valido), la Corte afferma che il legislatore dellĄŻUnione non ha voluto escludere ogni possibilit¨¤ di entrare nel territorio dellĄŻUnione. In tal senso, la Corte rileva che, qualora lo Stato membro di rilascio non riconosca il documento di viaggio presentatogli, il visto, a norma del codice dei visti, pu¨° essere apposto su un foglio separato (e non sul documento di viaggio). Inoltre, il modello che le autorit¨¤ preposte al controllo di frontiera devono compilare per accertare il rispetto delle condizioni di ingresso non contiene alcuna casella che consenta di motivare il respingimento con il fatto che un visto valido non sia apposto su un documento di viaggio valido. Infine, la Corte osserva che la presentazione di due documenti di viaggio distinti non pone le autorit¨¤ preposte al controllo in una situazione che renda loro impossibile effettuare, in condizioni ragionevoli, le verifiche necessarie tenendo conto delle informazioni ricavate dai due documenti di viaggio ad esse esibiti. La Corte ne trae la conclusione che i visti validi non devono necessariamente essere contenuti in un documento di viaggio valido. In risposta allĄŻultima questione, la Corte dichiara che la Lettonia non era legittimata a subordinare lĄŻingresso di cittadini di paesi terzi alla condizione secondo cui un visto valido deve necessariamente essere apposto su un documento di viaggio valido. Gli Stati membri, infatti, non dispongono di un margine discrezionale che consenta loro di respingere cittadini stranieri sulla base di una condizione non prevista dal codice frontiere Schengen: nessuna disposizione di tale codice permette quindi agli Stati membri di imporre condizioni dĄŻingresso aggiuntive, dato che lĄŻelenco di tali condizioni ¨¨ esaustivo.  
   
 

<<BACK