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Notiziario Marketpress di Martedì 09 Settembre 2014
 
   
  PARMA: LA SITUAZIONE FINANZIARIA DELLA PROVINCIA È ESTREMAMENTE CRITICA: IL GOVERNO DEVE RIVEDERE I FINANZIAMENTI E IL PATTO DI STABILITÀ” A RISCHIO GLI INTERVENTI SULLE STRADE, COMPRESO LO SGOMBRO NEVE, E L’EDILIZIA SCOLASTICA. APPELLO AI SINDACI, CHE DAL 9 OTTOBRE PROSSIMO GOVERNERANNO L’ENTE.

 
   
  Parma, 9 settembre 2014 – “La Provincia non è messa nelle condizioni di garantire il livello necessario di intervento sul territorio”. E’ questo il grido di allarme che il presidente Vincenzo Bernazzoli ha lanciato nella conferenza stampa del 4 settembre, a cui hanno partecipato l’Assessore al Bilancio Roberto Zannoni e diversi altri esponenti della Giunta provinciale. Bernazzoli ha fornito in dettaglio i numeri della situazione economica dell’Ente: la Provincia di Parma ha i conti in ordine, dal 2011 in poi ha sempre assicurato sia l’equilibrio di bilancio, sia il rispetto del Patto di stabilità. Ma per il 2014 le entrate sono diminuite e sono aumentati i tagli del Governo: in 4 anni lo Stato ha ridotto le risorse a disposizione dell’Ente per oltre 18 milioni di euro e nel 2015 ci sarà un ulteriore taglio di 1 milione di euro. E’ stato possibile fare solo il 7,5% degli investimenti previsti quest’anno. E questo nonostante un risparmio di costi fissi di 5,4 milioni di euro nel quadriennio sulle spese di funzionamento e nonostante i costi della politica da fine giugno si siano azzerati (gli attuali amministratori operano a titolo gratuito). A questo si aggiunge che la Provincia deve riscuotere crediti dallo Stato per 12 milioni di euro, per i quali ha citato in giudizio il Ministero dell’Interno. Sulla base delle proiezioni delle entrate al 31/12/2014 sarà necessario, per raggiungere l’equilibrio di bilancio, attuare manovre straordinarie, come l’applicazione dell’avanzo di amministrazione alla parte corrente del bilancio. Ma questo comporterebbe, alle condizioni attuali, il non rispetto del Patto di stabilità, quindi ulteriori tagli sul bilancio 2015. Il peso del Patto è cresciuto negli anni: se nel 2011 le entrate della Provincia dovevano superare le spese di 780 mila euro, nel 2014 la cifra è salita a 6.872 mila euro (e la cifra era ancora superiore, è stata ridotta grazie al contributo della Regione Emilia Romagna). Rispettare il patto significa per la Provincia l’impossibilità di contrarre nuovi mutui, l’impossibilità di destinare l’avanzo di amministrazione agli investimenti, l’impossibilità di attivare nuovi investimenti, se non quelli finanziati completamente da terzi. Chi ne fa le spese maggiormente sono la viabilità e l’edilizia scolastica, paradossalmente funzioni confermate alle Province dalle legge 56/2014, la legge della riforma Delrio. E il problema è comune a tutte le altre Amministrazioni provinciali: in 37 stanno già valutando se chiedere lo stato di pre- dissesto, quasi tutte chiedono di avere la possibilità di sforare il Patto di stabilità. Che fare? Bernazzoli e la sua Giunta non abbandonano il campo: “ Vogliamo svolgere fino all’ultimo il nostro ruolo a favore del territorio – afferma il Presidente – come Upi (Unione Province d’Italia), con l’appoggio dell’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), abbiamo fornito tutti i dati dei bilanci delle Province al Governo e chiesto un confronto. Occorre sia che vengano destinate velocemente alle Province nuove risorse, sia una revisione del Patto di stabilità. Qui in Piazza della Pace dal prossimo 9 ottobre saranno i sindaci a governare la Provincia: abbiamo voluto informare loro e tutti i cittadini su questa situazione, che rischia di provocare gravi danni. Nel frattempo, chiediamo di ottenere ulteriori miglioramenti dell’obiettivo dalla Regione Emilia - Romagna nell’ambito del Patto di stabilità territoriale, cerchiamo di velocizzare i tempi di riscossione delle entrate, tentiamo di attrarre risorse, anche da privati, per rispondere alle esigenze e l’ente continua a operare come di consueto per tutte le attività finanziate.”  
   
 

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