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Notiziario Marketpress di Martedì 09 Settembre 2014
 
   
  ENRICO ROSSI A BRUXELLES: "EUROPA, NIENTE FRENI ALLA SPESA"

 
   
  Bruxelles, 9 settembre 2014 - Per far ripartire crescita e sviluppo occorre spendere rapidamente le risorse della prossima programmazione comunitaria: occorre certo "saper spendere" scegliendo obiettivi strategici, ma occorre anche essere messi nella condizione di "poter spendere". Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana (unico italiano invitato al 6* forum sulla coesione in corso fra ieri e oggi a Bruxelles) parte da qui, da questa considerazione, per poi avanzare una richiesta forte all´Europa. "L´europa - afferma Rossi - ci chiede di utilizzare le risorse comunitarie in modo più tempestivo ed efficace. Noi in Toscana abbiamo accettato la sfida. E fatto scelte precise. Abbiamo deciso di concentrare le risorse su pochi obiettivi strategici, quelli in grado di accrescere competitività dei territori; abbiamo deciso di favorire le aziende dinamiche, quelle in grado di spendere subito facendo ripartire sviluppo e crescita (in Toscana ne abbiamo selezionate più di 3mila che nonostante la crisi hanno aumentato fatturato, occupazione ed export). E poi abbiamo anche deciso di accelerare la spesa, evitando interruzioni (anticipando dalle casse regionali 82 milioni) pur di assicurare la continuità degli investimenti. È una scelta innovativa che abbiamo fatto superando resistenze e abitudini consolidate, imboccando strade nuove". Ma anche l´Europa è chiamata a cambiare passo, superando rapidamente la contraddizione tra le politiche investimenti e le politiche per la stabilità. "L´europa - chiede Rossi - deve allentare il patto di stabilità, escludendo da questo il confinanziamento dei fondi strutturali, allentando i freni alla spesa, consentendo così ai governi regionali di poter spendere le risorse in modo rapido ed efficace. Cosa di cui c´è estremo bisogno e urgenza. Noi, l´Italia e la Toscana, abbiamo sostenuto le politiche per la riunificazione tedesca e l´allargamento ad Est dell´Europa, ora sono l´Europa del Sud e l´Italia che hanno bisogno di politiche di sostegno. Abbiamo bisogno - ribadisce Rossi - di cambiare le politiche dell´austerità e del rigore in politiche per lo sviluppo e per la crescita e soprattutto per l´occupazione". Una scelta di questo tipo consentirebbe alla Toscana, nel periodo 2014-2020, di liberare 970 milioni di risorse dalla morsa del patto di stabilità (circa 160 milioni all´anno). "Se l´Europa ci darà una risposta positiva, come chiede anche il governo Renzi, avremo la possibilità di spendere 160 milioni all´anno e quindi raddoppiare gli investimenti con effetti positivi per la nostra economia. Sarebbe una spinta micidiale - continua ancora il presidente toscano - che ci permetterebbe di realizzare i progetti nei tempi previsti, aiutando il rilancio della crescita in un momento di profonda crisi economica e consentendo di liberare spazi per ulteriori investimenti, ora congelati dal patto. Questo spetta all´Europa. Questo si aspettano i territori, i governi locali di Regioni e Comuni. Resta difficile - conclude Rossi - comprendere perché si esclude dai vincoli di bilancio la quota finanziaria dell´Ue ma non il confinanziamento che spetta agli Stati membri e alle Regioni. Anche l´Europa deve cambiare marcia. E deve farlo ora, prima che sia troppo tardi".  
   
 

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