Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Mercoledì 10 Settembre 2014
 
   
  ETEROLOGA: GIUNTA VENETA APPROVA LINEE GUIDA DELLE REGIONI. ZAIA, “IL VIA L’1 OTTOBRE IN 36 CENTRI. PRIMA CONCORDIAMO CON GLI ALTRI UN TICKET POPOLARE”. COLETTO “SUBITO NEI LEA DOVE GIA’ C’E’ L’OMOLOGA”

 
   
  Venezia, 10 settembre 2014 - La Giunta regionale del Veneto, nella sua seduta  di ieri, ha approvato la delibera con la quale vengono recepite le linee guida, approvate all’unanimità dalla Conferenza dei Presidenti delle Regioni la scorsa settimana, per l’attivazione della fecondazione eterologa nei 36 centri veneti accreditati. Lo ha annunciato il Presidente Luca Zaia che, affiancato dall’Assessore alla Sanità Luca Coletto, ha illustrato i contenuti della decisione nel corso del punto stampa tenutosi a fine Giunta. “In Veneto – ha detto Zaia – partiremo il primo ottobre, dopo aver concordato con le altre Regioni il costo del ticket, che vorremmo essere assolutamente popolare e che naturalmente deve essere uguale in tutta Italia. Partiremo a prescindere dalle scelte che saranno fatte a dalla politica romana. Se ritengono di dover fare una legge, la facciano e la approvino.” Per la definizione del ticket, i Direttori Generali delle Regioni (per il Veneto, Domenico Mantoan) si riuniranno il 16 settembre; per il 24 settembre è prevista una riunione del Coordinamento degli Assessori (retto da Coletto) che dovrebbe ufficializzare il costo della compartecipazione. “In Veneto – ha aggiunto il Governatore – forniremo anche un accompagnamento psicologico per le coppie che decideranno di farla, perché vogliamo che l’assistenza sanitaria non si fermi all’aspetto meramente tecnico-scientifico, ma si occupi anche della persona. Saranno applicate le linee guida più attente ed equilibrate del mondo, con un esplicito e deciso no all’eugenetica, la totale gratuità della donazione per evitare l’indecoroso business che si verifica in tanti Paesi esteri, la garanzia dell’anonimato del donatore, il ragionevole limite di età tenendo anche conto delle infertilità causate da svariate patologie o da cure impattanti come la chemioterapia. Credo – ha concluso Zaia – che una lettura attenta di un documento così serio potrà aiutare a convincere anche chi, legittimamente, in questi giorni ha espresso perplessità”. “Secondo noi, intendo tutte le Regioni – ha detto da parte sua Coletto – questa nuova prestazione è assolutamente paragonabile alla fecondazione omologa già inserita nei Livelli Essenziali di Assistenza (Lea) e, come questa, rientra nella fattispecie della Procreazione Medicalmente Assistita e quindi è da considerarsi pressoché automaticamente inseribile nei Lea. Attendiamo risposte di buon senso – ha aggiunto – anche perché, dopo che le Regioni hanno dato un luminoso esempio di federalismo reale togliendo le castagne dal fuoco al Governo, non si pensi che tutti i costi, ticket escluso, debbano ricadere sui bilanci regionali”. Coletto, ringraziando Zaia e Mantoan per il supporto avuto nel gestire a livello di coordinamento delle Regioni “questa bella operazione sanitaria”, ha sottolineato anche che “si era di fronte ad una realtà senza regole e quando un fenomeno esiste è dimostrazione di buon senso e di attenzione alla gente la scelta di governarlo e non di subirlo”. Esprimendo la convinzione che, di fronte ad un’infertilità incurabile, “l’eterologa sia un fatto di civiltà”, Coletto ha anche raccomandato, “affrontando questo grave problema, di non dimenticare l’opzione dell’adozione”. Zaia e Coletto si sono anche detti convinti che “linee guida come quelle messe a punto dalle Regioni italiane possono essere un vera e propria buona pratica adottabile anche a livello europeo” e che “più le regole saranno omogenee a livello internazionale, meglio sarà per tutti, a cominciare dai pazienti”.  
   
 

<<BACK