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Notiziario Marketpress di Mercoledì 10 Settembre 2014
 
   
  LA COMMISSIONE EUROPEA AFFERMA CHE LE CONCLUSIONI DELL´OCSE CONFERMANO L´IMPORTANZA DEGLI INVESTIMENTI NELL´ISTRUZIONE PER LA CRESCITA E L´OCCUPAZIONE DELL´UE

 
   
   Bruxelles, 10 settembre 2014 - La Commissione Europea accoglie con favore la presentazione in data odierna di Education at a Glance 2014, la relazione annuale sulla situazione attuale e sulle sfide affrontate dai sistemi di istruzione nazionali pubblicata dall´Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse). Tale relazione sottolinea la crescente importanza degli investimenti nell´istruzione per lo sviluppo e l´occupazione future nell´Ue e per una società europea più inclusiva. La relazione riguarda i 34 paesi membri dell´Ocse, di cui 21 Stati membri dell´Ue (Austria, Belgio, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca, Slovenia, Spagna, Svezia e Ungheria). La Lettonia, pur non essendo un membro dell´Ocse, è anch´essa inclusa nella relazione in qualità di paese partner. "La presente relazione è una fonte importante di conoscenze e di dati per i responsabili politici; contribuisce a incrementare la nostra comprensione delle sfide che affrontiamo. Dimostra inoltre che vi sono ancora notevoli differenze tra gli Stati membri dell´Ue in termini di livello delle competenze, sia tra i neolaureati sia tra le fasce di età più avanzata. La relazione è coerente con le politiche della Commissione: aumentare la qualità dell´educazione e accrescere il livello delle competenze è un investimento intelligente e un metodo vincente per combattere le ineguaglianze nelle nostre società," ha dichiarato Androulla Vassiliou, Commissaria per l´Istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù. «Dobbiamo garantire che i giovani in particolare acquisiscano le competenze di cui avranno bisogno nella loro vita lavorativa; dobbiamo inoltre offrire opportunità di apprendimento permanente per adulti.» Andreas Schleicher, Direttore per l´Istruzione e le competenze dell´Ocse, presenterà Education at a Glance 2014 in data odierna a Bruxelles, mentre Xavier Prats Monné, Direttore Generale della Commissione Europea per l’Istruzione e la cultura, parlerà della pertinenza e delle implicazioni dei risultati per l´Ue e per le politiche degli Stati Membri. L´incontro avrà luogo nella sala riunioni Jean Rey, presso l´edificio della Commissione Berlaymont, alle 11. Principali risultati della relazione Education at a Glance 2014 sull´Unione Europea: Le opportunità di istruzione in Europa sono in continuo aumento. Nel corso dell´ultimo decennio la percentuale della popolazione adulta con un livello di istruzione universitaria è aumentata in modo costante, fino a raggiungere il 29%, ma l´Europa è ancora in ritardo rispetto alla media dell´Ocse (33%). Il numero di alunni in possesso del titolo di istruzione secondaria superiore è rimasto stabile, mentre il numero di persone con un livello di istruzione inferiore è diminuito. La relazione conferma l´analisi della Commissione secondo la quale, se dovessero continuare le tendenze attuali, sarebbe possibile raggiungere l´obiettivo della Strategia Europa 2020, che prevede di incrementare fino al 40% almeno la percentuale di popolazione in possesso di un diploma di istruzione terziario e di ridurre a meno del 10% il tasso di abbandono scolastico prima del completamento del ciclo di istruzione secondaria. Un elevato livello di istruzione e di competenze ha effetti positivi sugli individui e sulla società in generale: un diplomato di istruzione superiore con il livello più alto di alfabetizzazione, secondo l´indagine dell´Ocse sulle competenze degli adulti, guadagna in media il 45% in più di un adulto con un grado di istruzione simile ma con il livello più basso di alfabetizzazione. In generale, in tutti i paesi dell´Ocse, le persone con un livello di istruzione più alto hanno maggiori possibilità di trovare un impiego; più alto è il livello di istruzione, più elevato sarà il salario medio. Il vantaggio per la società in generale è inoltre rappresentato da una riduzione della spesa pubblica per l´assistenza sociale e del gettito fiscale: il rendimento netto medio per lo stato sugli investimenti in persone con un grado di istruzione terziaria è pari a due/tre volte la somma investita. Raggiungere livelli simili nei risultati scolastici non sempre è sinonimo di livelli simili di competenze. Esistono delle differenze significative tra i livelli di competenze di persone con qualifiche simili nei diversi paesi dell´Ue: i neo diplomati della scuola secondaria di paesi come la Finlandia o i Paesi Bassi dimostrano un livello di alfabetizzazione più elevato rispetto a laureati di paesi come L´irlanda, l´Italia, il Regno Unito o la Spagna. Le competenze giuste contano nel passaggio dalla scuola al mondo del lavoro. Da un recente studio pubblicato dalla Commissione Europea emerge che l´esperienza professionale è prioritaria ma le capacità interpersonali, ad esempio la comunicazione e la capacità di lavorare in gruppo, stanno diventando sempre più importanti e che un´esperienza di lavoro durante gli studi è un vantaggio che aumenta l´occupabilità dei laureati. Il corpo insegnante sta invecchiando. In media, nei paesi dell’Ue, il 37% degli insegnanti della scuola secondaria ha almeno 50 anni. La percentuale è pari o superiore al 45% in Austria, Estonia, Germania e nei Paesi Bassi e del 60% in Italia. Questo sottolinea l´importanza di mantenere o di aumentare l´attrattiva della professione docente, un tema sul quale la Commissione ha recentemente pubblicato uno studio dettagliato che contiene raccomandazioni per migliorare la formazione degli insegnanti, sia all´inizio sia nel corso della carriera. Gli investimenti privati nell´educazione terziaria stanno aumentando. La percentuale della spesa privata per l´istruzione terziaria è aumentata, passando dal 14% nel 2000 al 21% nel 2012 nei paesi dell´Ue, in particolare a causa dell´introduzione di nuove tasse o dell´aumento di quelle esistenti in alcuni paesi. Le percentuali sono ancora molto al di sotto della media Ocse, pari al 31% ed esistono notevoli differenze tra i diversi paesi dell´Unione, dal 6% in Danimarca e in Finlandia al 65% nel Regno Unito. Un recente studio pubblicato dalla Commissione conclude che i sistemi di sostegno agli studenti (borse di studio e/o prestiti) sono fondamentali per compensare il peso delle tasse di iscrizione. Contesto Education at a Glance attinge a dati compilati dall´Ocse, da Eurostat e dall´Organizzazione delle Nazioni Unite per l´educazione, la scienza e la cultura (Unesco). La pubblicazione del 2014 attinge anche ai risultati delle recenti inchieste dell´Ocse: l´indagine sulle competenze degli adulti, l´indagine Pisa (Programma per la valutazione internazionale degli studenti), che misura le competenze dei ragazzi di 15 anni, e Talis, l´indagine internazionale sull´insegnamento e l´apprendimento che ha coinvolto insegnanti e dirigenti scolastici. La Commissione plaude alla relazione nel contesto della recente rafforzata cooperazione tra il dipartimento dell´Ocse per l´Istruzione e la direzione generale dell´istruzione e della cultura della Commissione per l´analisi dei sistemi di istruzione.  
   
 

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