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Notiziario Marketpress di Lunedì 15 Settembre 2014
 
   
  TASI, PIÙ CARA DELL´IMU PER 7 FAMIGLIE SU 10. ASSESSORE UMBRIA: "BASTA CON LE TASSE SULLA CASA"

 
   
   Perugia, 15 settembre 2014 - "Le delibere che stanno arrivando dai comuni, italiani ed umbri, sull´applicazione della Tasi confermano che per i proprietari di case sta arrivando un altra stangata, in alcuni casi addirittura superiore all´Imu, afferma l´assessore alle politiche abitative della regione Umbria, Stefano Vinti. I Comuni stanno infatti definendo l´aliquota (c´è tempo fino a domani), ma considerando quelli che lo hanno già fatto la maggior parte ha scelto quella massima: il 2,5 per mille cui va ad aggiungersi lo 0,8 per le detrazioni. Tant´è che l´aliquota media è appunto il 2,46 per mille. Non a caso Roma, Milano, Bologna, Firenze, Genova, Napoli, Torino, Venezia, Bari e Catania hanno optato per il 2,5 per mille. In apparenza siamo ben lontani dal 6 per mille previsto dall´Imu, ma quella tassa prevedeva una detrazione di 200 euro per tutti e di 50 euro per ogni figlio sotto i 26 anni. Per questo si prevede che molte famiglie alla fine pagheranno più di quanto facevano con l´Imu. Soprattutto quelle con case con rendite catastali medio-basse e quelle con più figli. Il rincaro riguarderà ben sette famiglie su dieci. Da alcune indagini condotte a livello nazionale dalla Uil in media si pagheranno da 124 a 181 in più a Mantova, 52 euro in più a Bologna, 32 a Firenze, 30 a Milano, 27 a Venezia, mentre invece si risparmierà a Roma dove secondo la stessa simulazione della Uil si risparmierà da 50 a 145 euro, ed a Caserta dove i minori esborsi dovrebbero arrivare addirittura a 241 euro. Tutto questo ci riporta al tema principale: la casa è un diritto primario. Ed allora, se è vero, mi sembra paradossale che da un lato tutti stiano cercando di aiutare le famiglie in difficoltà a trovare soluzioni abitative e dall´altro lato gli stessi cittadini siano tartassati da imposte odiose come questa. Ritengo doverosa insomma una riflessione sulla coerenza dei comportamenti, sia a livello nazionale che locale, per non penalizzare ulteriormente i proprietari di abitazione, soprattutto i piccoli che molto spesso dispongono anche di un reddito basso".  
   
 

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