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Notiziario Marketpress di Lunedì 15 Settembre 2014
 
   
  LOMBARDIA, PIANI CAVE: REGIONE GARANTISCE VALIDITÀ VAS

 
   
  Milano, 15 settembre 2014 - Garantire lŽefficacia dei procedimenti di Vas (valutazione di impatto ambientale) ex post sui Piani cave, attualmente in corso a seguito del pre-contenzioso con lŽUnione Europea (Caso Pilot Eu/2706/2011 Envi), derivante dalla mancata sottoposizione alla procedura di Vas di alcuni Piani cave provinciali. È questo, in sintesi, il contenuto della delibera approvata oggi dalla Giunta lombarda su proposta dellŽassessore regionale allŽAmbiente, Energia e Sviluppo sostenibile, Claudia Maria Terzi LŽintervento - "LŽintervento normativo della Regione si è reso necessario a seguito del rischio di infrazione da parte della Ue – spiega lŽassessore Terzi -. Di fatto la Direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio del 27 giugno 2001, riguardante la valutazione ambientale di piani e programmi prevede un meccanismo graduale di applicazione: sono da sottoporre alla procedura di Vas i Piani il cui primo atto Žpreparatorio formaleŽ sia avvenuto successivamente al 21 luglio 2004". "Tuttavia - aggiunge lŽassessore -, se il primo atto è avvenuto antecedentemente a tale data, la Direttiva è ugualmente applicabile, qualora lŽapprovazione finale sia avvenuta oltre 2 anni dal termine di recepimento della stessa (quindi oltre il 20 luglio 2006). La Direttiva, inoltre, non è direttamente applicabile a Piani di portata ŽlocaleŽ". La Tempistica - In Lombardia, lŽiter di approvazione di alcuni Piani cave provinciali è caduto a cavallo di tale periodo transitorio: i Piani in questione sono stati adottati entro il 21 luglio 2004 (quindi in assenza di obbligo di Vas), ma lŽiter di approvazione regionale è terminato oltre il 20 luglio 2006. "Si tratta - spiega Terzi - dei casi di Pavia, Sondrio (settore sabbia e ghiaia) e Varese. Al momento dellŽapprovazione, la Regione, ritenendo i Piani di portata locale, poiché riferiti al solo territorio provinciale, aveva ritenuto non obbligatoria lŽapplicazione della Vas". "In seguito al contenzioso nato su uno specifico caso incluso nel Piano cave di Varese - afferma lŽassessore -, la Commissione Europea, ritenendo che il Piano avrebbe dovuto essere stato assoggettato a Vas, ha aperto un pre-contenzioso (Caso Eu Pilot/2706/11/envi), minacciando lo Stato italiano di aprire unŽinfrazione, qualora non si giunga a una conclusione che garantisca lŽapplicazione della Direttiva Vas al Piano". La Soluzione - "Proprio allo scopo di superare il rischio di infrazione - dice lŽassessore -, è stata concordata una procedura per lo svolgimento di una Vas ex post, applicata al Piano cave vigente con la sospensione temporanea dellŽefficacia di tali Piani". "La sospensione (solo per atti amministrativi non ancora autorizzati) sarà di un anno, il tempo necessario per la redazione del Rapporto Ambientale relativo a un Piano cave. La tempistica e la normativa sono in linea con quanto concordato sia con la Commissione Europea che con il Consiglio dei Ministri e le Province coinvolte", conclude lŽassessore che ricorda come "le norme proposte non implicano maggiori oneri a carico della finanza pubblica intervenendo solo su aspetti procedurali".  
   
 

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