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Notiziario Marketpress di Giovedì 08 Giugno 2006
 
   
  GLI ITALIANI E L’AMORE DI COPPIA: DALLA RICERCA ASTRA EMERGE UNA SENSUALITá CHE SI NUTRE DI SPONTANEITá E GENUINITá PIÙ CHE DI PASSIONE O DI PROGRAMMAZIONE

 
   
  Milano, 8 giugno 2006 - Gli Italiani, in maggioranza, considerano essenziale il ruolo del sesso nel rapporto d’amore all’interno della coppia; soffrono però le conseguenze della ‘società della fretta’. Emerge una ‘nuova’ Italia dell’amore e del sesso, cioè il 43% dei 18-64enni. Sono i cosiddetti ‘Innovatori’, coloro che vivono relazioni di coppia prendendosi giusti tempi, senza inutili efficientismi o assurde pianificazioni, privilegiando la genuinità, la spontaneità, il donarsi reciproco affetto e piacere. Questi alcuni dei principali risultati che emergono dall’indagine demoscopica condotta da Astra Ricerche, tramite 1. 500 interviste ‘face to face’, durante lo scorso mese di marzo, a un campione rappresentativo della popolazione italiana, a partire dai 18 anni, equivalente a un universo di 47. 2 milioni di persone. La maggior parte del campione desidererebbe emulare gli Innovatori ma non ci riesce. La nostra è, infatti, la società della fretta, una società nella quale – secondo il 55% degli intervistati e il 69% degli Innovatori – “la grande maggioranza delle persone ha troppo poco tempo a propria disposizione”. Un fenomeno che si è ulteriormente aggravato negli ultimi 10-20 anni, come dichiara il 51% del campione e il 67% degli Innovatori che, tra l’altro, influisce nel rendere la gente più tesa, nervosa e, quindi, infelice oltre che meno riflessiva, matura, profonda (anche se alcuni affermano che con la fretta aumenta l’efficienza lavorativa). In particolare, lo stress influisce negativamente in ogni azione della vita quotidiana, soprattutto nel rendere affrettati i rapporti d’amore, forti le spinte alla rigida pianificazione dei momenti intimi, ansiosa e ansiogena la vita sessuale. Secondo il 60% dei 18-64enni, questo è un vero problema poiché spesso determina la cattiva qualità dei rapporti di coppia, compresi quelli erotici; favorisce il non pieno rilassamento (specie della donna) e l’insorgere della stessa disfunzione erettile (negli uomini). Il risultato è che la maggioranza degli adulti desidera e rivendica una nuova filosofia dell’amore. Certo, il 28% riconosce che l’amore – quando nasce tra due persone – è spesso sconvolgente, trascinante, impellente. Ma, immediatamente dopo, quello che deve prevalere è la genuinità fondata sulla complicità: il 53% degli ultra17enni (ma ben il 78% della ‘nuova’ Italia dell’amore e del sesso) è convinto che “tra due persone che si amano e fanno l’amore, bello è se il desiderio nasce spontaneamente, senza che il sesso “sia programmato o pianificato” (gli assertori di questa tesi sono i 18-24enni e i maturi 45-54enni, i diplomati e i laureati, i lavoratori autonomi con le casalinghe e i salariati, gli internauti, i residenti nei comuni tra i 10mila e i 250mila abitanti specie nel Triveneto, nelle regioni ‘rosse’, in Puglia/sicilia/sardegna). E per quanto riguarda i farmaci per trattare la De, noti al 72% del campione, due Italiani su tre si dichiarano in favore della spontaneità preferendo quei farmaci che producono un effetto quasi immediato dopo l’assunzione e che durano lo spazio di una notte; cioè i farmaci che permettono alla coppia di fare l’amore d’impulso, quando nasce il desiderio. Meno ‘ambite’ le soluzioni farmacologiche che hanno un tempo maggiore di reazione ma i cui effetti durano molto più a lungo, fino a due giorni, e che consentono alle persone di programmare i rapporti intimi nell’arco di un week-end. Tra gli Innovatori la preferenza per il primo tipo di farmaco giunge fino all’80%. Questa preferenza, che indubitabilmente emerge dall’indagine di Astra Ricerche, segnala una svolta radicale nella cultura collettiva - probabilmente la scoperta più interessante e inconsueta dell’intero studio: i farmaci contro la disfunzione erettile tendono e, sempre di più, tenderanno a venir selezionati in relazione non solo alla loro capacità di rendere di nuovo possibile l’amore nella coppia, ma anche e soprattutto al loro divenire strumento di una sessualità serena, condivisa, recuperante la spontaneità. Prioritaria emerge la questione dei tempi dell’amore e fondamentale il suo valore: i tempi si desiderano distesi, scelti e non obbligati, valorizzanti la complicità dei partner al di fuori di ogni filosofia iper-efficientistica, a tutto vantaggio di una naturale genuinità, nonostante si sia costretti a vivere la e nella società della fretta, che tende a vanificare questi desideri. .  
   
 

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