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Notiziario Marketpress di Giovedì 29 Marzo 2007
 
   
  “SHANGHAI-ROMA: LA MICRO-TURBINA TRIGENERATIVA PER L’ENERGIA PULITA ED EFFICIENTE. PRESENTATO ALL’UNIVERSITÀ “LA SAPIENZA” UN NUOVO PROGETTO DEL MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE.

 
   
  Roma, 29 marzo 2007 - E’ stato presentato presso l’ Università “La Sapienza” di Roma il progetto di cooperazione Micro-turbina trigenerativa, con il titolo: “Shanghai – Roma: Un progetto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare per l’energia pulita ed efficiente”. Il progetto della Micro-turbina è stato promosso dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare in collaborazione con l’Università “La Sapienza” di Roma e l’Università Tongji di Shanghai ed è il risultato della cooperazione tra istituzioni scientifiche e imprese italiane e cinesi. Per quanto riguarda il progetto in Cina si tratta della prima microturbina progettata e prodotta in Europa . Il programma prevede l’istallazione nei campus dell’Università di Roma e Shanghai di una microturbina per la produzione di energia elettrica, calore ed energia frigorifera, come primo passo per la realizzazione di una rete "intelligente" di produzione e distribuzione di energia, efficiente e a basse emissioni. Grazie alle Micro-turbine prodotte da Turbec Spa, è stato possibile realizzare questi impianti che sono sistemi innovativi, ma che hanno raggiunto un elevatissimo grado di affidabilità in quanto già sperimentati e sviluppati fin dal 1997. «La Microturbina sperimentata contemporaneamente a Shanghai Cina e Roma- commenta Corrado Clini, direttore generale del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare- è il prototipo di una tecnologia innovativa per la piccola generazione distribuita di elettricità, calore e freddo che permette di raggiungere livelli molto elevati di efficienza, fino a oltre il 70%. Si tratta di un progetto di grande interesse -prosegue Clini- che si colloca in un ampio programma internazionale di iniziative del Ministero dell’Ambiente. Solo in Cina sono ormai 60. La Microturbina che si sta sperimentando sia in Italia sia in Cina è non solo una tecnologia di particolare interesse industriale -per la Cina si tratta della prima microturbina europea-, ma anche di interesse generale con un grande valore ambientale. In Italia, per esempio, la cogenerazione ad alta efficienza potrebbe rappresentare il 15% dell’energia richiesta dal Paese. I testing case di Shanghai - e Roma devono, quindi, essere studiati e valorizzati perché costituiscono un concreto modello di riferimento per la realizzazione di tecnologie analoghe indispensabili per garantire sicurezza della distribuzione energetica e riduzione delle emissioni». Il progetto promuove la produzione energetica con un sistema “Distribuito” e non con il tradizionale sistema di produzione centralizzato. Quest’ultimo a causa delle perdite sui trasformatori e sulla rete, fa si che solo il 37/40% dell’energia prodotta arrivi al consumatore finale. Operando invece con una Micro-turbina Trigenerativa si e’ stimato che da questi bassi valori del ciclo tradizionale si può ottenere un’efficienza fra il 60-72% con una stima in termini di abbattimento di Co2 del 66% e con evidenti risparmi economici che vanno dal 30 al 50% a seconda delle applicazioni. Inoltre utilizzando combustibili di origine vegetale le emissioni di anidride carbonica si annullano completamente grazie al totale riassorbimento da parte delle piante durante la loro fase di crescita. Particolarmente interessanti sono le applicazioni delle Micro-turbine che sfruttano i biogas da discarica o fanghi di depurazione come combustibile. L’effetto prodotto è l’annullamento delle emissioni di metano in atmosfera, risultato importante, dato che questo gas ha un "effetto serra" oltre venti volte superiore a quello dell´ anidride carbonica. Un grande vantaggio può derivare anche dalle applicazioni industriali di questi sistemi che hanno la capacità di ridurre in maniera sensibile i costi energetici delle aziende. I risultati dei test realizzati a Shanghai e a Roma verranno confrontati per verificare l’efficienza e l’alto rendimento del sistema in condizioni differenti. Scopo del programma congiunto è realizzare un modello tecnologico di riferimento, facilmente replicabile in Cina e in Italia, che permetta il conseguimento dei rispettivi obiettivi in materia di risparmio energetico e riduzione delle emissioni inquinanti. Per quanto riguarda la specifica realtà Italiana, tale progetto è una risposta concreta sia all’applicazione delle misure della Legge Finanziaria 2007 relativa ai progetti finanziabili attraverso il Fondo Rotativo per Kyoto, che ai recenti impegni politici assunti in ambito europeo in materia di efficienza energetica e protezione del clima. Durante l’evento i due Atenei hanno firmato un accordo di cooperazione scientifica che porterà ad una più stretta collaborazione in termini di ricerca e scambio studentesco nel settore micro-generativo ed efficienza energetica. .  
   
 

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