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Notiziario Marketpress di Giovedì 18 Settembre 2014
 
   
  UN PROGETTO UE PER LA RICERCA DI SOSTITUTI NATURALI AGLI INGREDIENTI SINTETICI

 
   
  Bruxelles - Il progetto Agrocos, finanziato dall’Ue, sta esplorando il mondo vegetale alla ricerca di sostituti naturali per gli ingredienti sintetici attualmente utilizzati nei cosmetici e nei prodotti chimici per l’agricoltura come insetticidi, fungicidi ed erbicidi. Attraverso l’analisi delle molecole esistenti in natura, Agrocos vuole scoprire una nuova generazione di ingredienti naturali e spianare così la strada a prodotti innovativi che tengano conto delle preoccupazioni dei consumatori riguardo all’impatto degli ingredienti sintetici sulla salute e sull’ambiente. Tale progetto rientra nella strategia dell’Ue per evolvere verso una società che ricorra maggiormente alle risorse biologiche rinnovabili e sostenibili per soddisfare le esigenze dei consumatori e dell’industria. Il progetto termina nel settembre 2014 e finora i ricercatori hanno individuato 30 molecole promettenti che sono ora testate dai partner commerciali del consorzio: Korres, una società greca di cosmetici naturali, e la società tedesca Basf, uno dei maggiori fabbricanti di prodotti chimici a livello mondiale. Attualmente Korres sta testando cinque molecole con proprietà antiossidanti in combinazione con un filtro protettivo per raggi ultravioletti e altri composti per prevenire l’iperpigmentazione, comunemente nota come macchie cutanee. La società ha prodotto composti ed estratti standardizzati su scala pilota e prevede di lanciare una nuova linea di prodotti basata sulla ricerca Agrocos nei prossimi due anni. “Il progetto ha offerto a Korres la possibilità di accedere a una vasta gamma di conoscenze specializzate e ingredienti potenziali”, ha dichiarato Lena Korres, direttrice dello sviluppo del marchio societario. “Per noi si tratta di un’opportunità fantastica perché avremo a disposizione non solo ingredienti specifici, ma anche un vasto repertorio di ingredienti che illustra i benefici di ciascuno e il modo in cui potranno esserci utili nella cosmetica”. Nel frattempo Basf sta sperimentando composti con proprietà insetticide, fungicide ed erbicide. La crescente domanda di alimenti biologici ha creato una pressante necessità di pesticidi naturali che possano essere utilizzati su colture certificate come “biologiche”. Di norma, i sostituti naturali dei pesticidi sono inoltre meno tossici per l’uomo, il suolo e l’ambiente. In genere essi colpiscono solo i parassiti bersaglio e i relativi organismi, senza mettere a rischio altri animali e tendono a essere biodegradabili. La ricerca di Agrocos si basa sulla “bioprospezione”, una tecnica di analisi delle specie per la ricerca di composti utili. Per Agrocos questo significa vagliare le molecole vegetali per identificare quelle che hanno proprietà adatte a cosmetici o pesticidi. Máire Geoghegan-quinn, Commissaria europea per la Ricerca, l’innovazione e la scienza, ha dichiarato: “Agrocos è un esempio eccellente di come i finanziamenti Ue possano ispirare una ricerca innovativa capace di stimolare la competitività, la crescita e l’occupazione in Europa, tutelando allo stesso tempo la salute delle persone e l’ambiente. Continueremo a investire in questo tipo di ricerca e innovazione nel quadro del nostro nuovo programma Orizzonte 2020.” Agrocos ha inoltre creato un repertorio di 3600 estratti bioattivi ottenuti da circa 1800 specie vegetali. Questi dati saranno pubblicati in modo che altri ricercatori e imprese commerciali possano consultarli per ricercare molecole utili per l’industria. Bruker Biospin, un partner del progetto con sede in Germania, sta studiando come commercializzare uno strumento messo a punto nel corso del progetto per l’identificazione di composti naturali noti in estratti vegetali. “Prevediamo che, entro la fine del progetto, saranno disponibili nuovi composti estratti dalle risorse offerte dalla biodiversità globale per essere utilizzati come nuovi ingredienti nei prodotti cosmetici”, ha dichiarato il coordinatore del progetto Leandros Skaltsounis dell’Università nazionale capodistriana di Atene. “Nel settore dei prodotti agrochimici prevediamo che i composti promettenti costituiranno il punto di partenza per uno sviluppo più specializzato di agenti chimici per l’agricoltura”. Contesto Il progetto Agrocos, finanziato dall’Ue con 2,9 milioni di Eur, riunisce le imprese Korres, Basf e Bruker Biospin con sei centri di ricerca e università in Francia, Grecia, Panama, Svizzera e Sudafrica. Il progetto è stato finanziato dal Settimo programma quadro dell’Unione europea per la ricerca e lo sviluppo tecnologico (2007-2013). Il 1° gennaio 2014 l’Unione europea ha avviato un nuovo programma per la ricerca e l’innovazione, Orizzonte 2020. Nei prossimi sette anni quasi 80 miliardi di Eur verranno investiti in progetti di ricerca e innovazione per sostenere la competitività economica dell’Europa e ampliare le frontiere del sapere umano. Il bilancio Ue per la ricerca è incentrato sul miglioramento della vita quotidiana in settori come la sanità, l’ambiente, i trasporti, l’alimentazione e l’energia. I partenariati di ricerca con le industrie farmaceutica, aerospaziale, automobilistica ed elettronica incoraggiano a loro volta gli investimenti del settore privato a favore della crescita futura e della creazione di posti di lavoro altamente qualificati. Orizzonte 2020 presterà ancora maggiore attenzione alla trasformazione di idee eccellenti in prodotti, processi e servizi commercializzabili. Per ulteriori informazioni Agrocos: http://www.Agrocos.eu/  
   
 

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