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Notiziario Marketpress di Lunedì 15 Settembre 2014
 
   
  COMPETITIVITÀ INDUSTRIALE: LE RELAZIONI DELLA COMMISSIONE SOTTOLINEANO LA NECESSITÀ DI UN´AZIONE INCISIVA DELL´UE E DEGLI STATI MEMBRI

 
   
  Bruxelles, 15 settembre 2014 - L´industria manifatturiera dell´Ue possiede una serie di punti di forza competitivi che dovrebbero essere utilizzati come leva per promuovere la crescita economica, nonostante la difficile congiuntura economica attuale. Questa è la conclusione delle due relazioni sulla competitività industriale pubblicate dalla Commissione. Per far sì che la crescita non ristagni, tuttavia, l´Ue e gli Stati membri hanno urgente bisogno di affrontare una serie di questioni problematiche: gli investimenti, l´accesso al credito, la pubblica amministrazione, l´accesso ai mercati esteri, l´innovazione e il prezzo dell´energia Ferdinando Nelli Feroci, Commissario europeo responsabile per l´Industria e l´imprenditoria, ha dichiarato: "Apprezzo gli sforzi degli Stati membri per migliorare la loro competitività industriale. Tuttavia, molto resta ancora da fare. Affrontare la mancanza di investimenti, l´accesso limitato ai finanziamenti, gli elevati prezzi dell´energia e l´inefficienza della pubblica amministrazione metterà le nostre società e le Pmi in una posizione più forte per competere sul mercato mondiale." La competitività industriale varia molto fra gli Stati membri Se esaminiamo la performance di ogni Stato membro e consideriamo se vi siano miglioramenti o meno, emergono quattro gruppi: gli Stati membri con competitività elevata e in miglioramento: Paesi Bassi, Germania, Danimarca e Irlanda; gli Stati membri con competitività elevata, ma in ristagno o in calo: Belgio, Regno Unito, Austria, Francia, Italia, Lussemburgo, Svezia e Finlandia; gli Stati membri con competitività modesta ma in miglioramento: Estonia, Lettonia, Lituania, Spagna, Repubblica ceca, Ungheria, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia e Grecia; gli Stati membri con competitività modesta e in ristagno o in calo: Slovenia, Bulgaria, Croazia, Malta e Cipro. L´ue ha punti di forza competitivi... Nel complesso, i punti di forza dell´Ue nell´industria manifatturiera rimangono intatti: lavoratori altamente qualificati, elevato contenuto nazionale dei beni esportati e vantaggi comparativi connessi a segmenti di prodotti complessi e di alta qualità. Inoltre, successivamente all´inizio della crisi nel 2008 gli Stati membri dell´Ue hanno attuato una serie di politiche volte ad aumentare la competitività. Ma alcuni settori strategici richiedono un´attenzione costante Dall´analisi dei dati ottenuti dalle due relazioni risulta che occorre considerare la possibilità di intraprendere azioni politiche per i seguenti settori: sono necessari ulteriori investimenti in tutti i settori per garantire che l´industria europea possa mantenere la sua competitività; le imprese piccole e giovani hanno maggiori difficoltà a ottenere prestiti bancari rispetto ad altre imprese, anche se i loro risultati finanziari sono analoghi; la competitività è sostenuta da una maggiore efficacia nell´innovazione e nella commercializzazione della ricerca, nonché dall´accesso a manodopera altamente qualificata; la competitività richiede una riduzione dei costi e delle incertezze per le imprese nei rapporti con la pubblica amministrazione. Il miglioramento dell´efficienza della pubblica amministrazione porta all´aumento di imprese in rapida crescita, in particolare aumentando il fatturato dell´impresa. Norme fiscali che richiedono troppo tempo e denaro, corruzione e inefficienza dei sistemi giudiziari sono estremamente nocive per la crescita delle imprese. La maggior parte degli Stati membri deve inoltre tenere in maggiore considerazione gli effetti sulla competitività delle norme e della legislazione in altri ambiti; è necessario un sostegno all´internazionalizzazione delle Pmi. Attualmente, le imprese più piccole e più giovani hanno meno probabilità di entrare sui mercati esteri e cogliere i benefici che ne derivano. Le politiche per il contesto imprenditoriale per quanto riguarda l’accesso ai capitali, il sostegno alle competenze per l´innovazione e le azioni per migliorare la produttività sono importanti per aiutare le piccole imprese ad allargare le esportazioni; la competitività è influenzata negativamente dai prezzi dell´elettricità e del gas, più elevati nell´Ue rispetto a molte altre economie. I miglioramenti dell´efficienza energetica non hanno bilanciato del tutto l´effetto negativo dell´aumento dei prezzi. Sono necessari quindi mercati dell´energia efficienti e fonti energetiche diversificate per garantire disponibilità di energia a prezzi competitivi. Prossimi passi - I risultati delle relazioni saranno utilizzati in un processo decisionale basato su elementi concreti a livello nazionale e dell´Ue e serviranno come base per la discussione del Consiglio Competitività del 25-26 settembre 2014 e nelle raccomandazioni della Commissione agli Stati membri in materia di bilancio e di politiche di riforma strutturale durante il semestre europeo. Contesto - Le relazioni della Commissione sulla competitività industriale vengono prodotte ogni anno al fine di fornire indicatori basati su elementi concreti per sostenere la formulazione delle politiche a livello dell´Ue e degli Stati membri. La relazione sulla competitività europea 2014 "Aiutare le imprese a crescere" fornisce una valutazione quantitativa della competitività delle industrie dell´Ue e risposte empiriche a importanti questioni nel dibattito sulla politica industriale. La relazione degli Stati membri in tema di competitività 2014 "Reindustrializzare l´Europa" fornisce una valutazione, basata sugli indicatori, dell´attuazione della politica industriale a livello nazionale e dell´Ue, con una ripartizione per paese.  
   
 

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