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Notiziario Marketpress di Giovedì 18 Settembre 2014
 
   
  CRISI SETTORE FORESTALE. VENETO: MISURE DI SOSTEGNO NEL NUOVO PSR

 
   
  Venezia - “Il maltempo di quest’anno è una vera sciagura per l’economia e le comunità venete. Stiamo facendo e faremo ogni sforzo per recuperare i danni, sia quelli che si vedono, sia quelli, più subdoli e invisibili, che non si vedono ma lasciano i segni più pesanti e duraturi sul nostro sistema produttivo. Così l’assessore regionale all’agricoltura Franco Manzato risponde all’allarme di Cifor, Consorzio Imprese Forestali del Triveneto, e Aiel, Associazione Italiana Energie Agroforestali; per il calo di circa il 30 per cento del fatturato del settore come effetto delle nevicate e piogge che per l’intero corso dell’anno corrente si sono abbattute sui boschi del Veneto. “E’ un problema che abbiamo all’attenzione sin dall’inizio dell’anno – ha ricordato Manzato – rispetto al quale come Regione abbiamo margini di manovra ristretti. Ad esempio, la proroga dei bandi in essere non può superare i limiti temporali della contabilità comunitaria. Abbiamo invece operato dentro il nuovo Programma di Sviluppo Rurale , prevedendo misure specifiche per il settore forestale, che si concretano nel supporto a “Infrastrutture viarie silvopastorali, ricomposizione, miglioramento fondiario e servizi in rete” e agli “Investimento nello sviluppo delle aree forestali e miglioramento della redditività delle foreste””. Il nuovo Psr sarà ufficialmente operativo dal gennaio 2015, nei tempi più brevi dopo la conclusione delle verifiche da parte degli organismi europei”. “Abbiamo scelto di confezionare un Programma fatto su misura per il Veneto, considerando le caratteristiche e le esigenze delle aziende agricole e forestali – ha aggiunto Manzato – ben consapevoli delle difficoltà che stanno attraversando. Siamo di fronte ad un settore di territorio, quella della montagna veneta, verso la quale la Regione ha sempre dimostrato particolare riguardo perché rappresenta una risorsa irrinunciabile e ha una potenzialità sfruttabile, nel pieno rispetto della sua naturalità e composizione ambientale”. Complessivamente, i contributi alla portata delle attività forestali raggiungono i 75 milioni di euro, disponibili dal prossimo anno fino al 2020. A questi si aggiungono le misure rivolte al più generale sviluppo delle aziende agricole sopra i 1000 metri, per un totale di 400 milioni di euro. “L’obiettivo è quello di far convivere l’ambiente e le attività economiche che garantiscono in questo modo la sopravvivenza della montagna, nonché la sua manutenzione e mantenimento – conclude Manzato – avviando parallelamente la creazione di una “filiera veneta del legno”, con l’obiettivo di modificare le paradossali distorsioni attuali: il materiale legnoso viene prodotto dentro il confine regionale, esportato nei Paesi esteri e successivamente riacquistato dalle nostre industrie di trasformazione”. “Più complesso è il discorso che riguarda la concorrenza internazionale, anche in ambito comunitario. Noi scontiamo purtroppo la voragine finanziaria dello Stato, che trascina con sé tutta l’economia italiana e che si traduce in tasse, tariffe, balzelli, imposte più alte, di quelle di altri Paesi, aggravati da una burocrazia centralizzata e costosa nell’apparto pubblico, di utilità spesso incerta, pesante per le imprese e causa di ritardi intollerabili per l’economia attuale”.  
   
 

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