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Notiziario Marketpress di Lunedì 22 Settembre 2014
 
   
  MINORI, UN INCONTRO IN REGIONE EMILIA ROMAGNA SUL SISTEMA DI PROTEZIONE, TUTELA E ACCOGLIENZA

 
   
  Bologna, 22 settembre 2014 - Un incontro con gli amministratori locali, i gestori delle comunità e le associazioni delle famiglie affidatarie per discutere del sistema di protezione, tutela e accoglienza di bambini e ragazzi in Emilia-romagna. Si è tenuto il 18 settembre in Regione, dove si sono affrontati più temi: la gestione dei bisogni, l’offerta dei servizi per i minori “fuori famiglia”, l’integrazione socio-sanitaria. La direttiva 1904/2011, recentemente aggiornata, in attuazione della legge regionale 14 del 2008, è l’atto di riferimento per il sistema di accoglienza, affidamento familiare e comunità residenziali e semiresidenziali, di bambini e ragazzi che hanno bisogno di protezione e tutela. Il tutto secondo una visione integrata degli interventi, tra accoglienza e ambito sanitario. Nelel corso dell’incontro, sono state presentate anche le nuove “Linee d’indirizzo” regionali per interventi integrati nell’area socio-sanitaria, rivolti ai minori allontanati o a rischio di allontanamento, insieme a un percorso di ricerca, affidato alla Fondazione Zancan, sul sistema di accoglienza. Secondo l’assessore regionale alle Politiche sociali Teresa Marzocchi “abbiamo prima di tutto riordinato il sistema di accoglienza per i minori in difficoltà, rivedendo la normativa per migliorare le risposte e assicurare interventi ancora più appropriati, tra comunità educative e familiari, centri di pronta accoglienza e di orientamento all’autonomia, servizi residenziali socio-sanitari specializzati per i ragazzi con bisogni più complicati e risposte dedicate ai minori stranieri non accompagnati”. L’incontro di oggi è stata “un’occasione – ha aggiunto l’assessore – per un rilancio del lavoro, condiviso e integrato, con il grande numero di soggetti gestori di queste strutture, per custodire un patrimonio di saperi ed esperienze che tiene insieme, nella nostra terra, professionalità e motivazione, titolarità pubblica e partecipazione del privato”. “Abbiamo definito regole più certe e omogenee per garantire un’assistenza più efficace e interventi più tempestivi – ha sottolineato Carlo Lusenti, assessore alle Politiche per la salute – , rafforzando così l’integrazione tra il sistema sanitario regionale e i servizi sociali territoriali. In questo modo garantiamo ancora più attenzione a giovanissimi particolarmente vulnerabili e fragili, che possono soffrire di patologie complesse”.  
   
 

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