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Notiziario Marketpress di Lunedì 22 Settembre 2014
 
   
  ROMA, ALZHEIMER: DIVERSIFICARE I SERVIZI PER CONSENTIRE AI MALATI DI VIVERE A CASA

 
   
  Roma, 22 settembre 2014 - L’assessore Cutini interviene al Convegno ‘Alzheimer Uniti Roma Onlus’, organizzato con Fondazione Roma, nella Giornata Mondiale dell’Alzheimer “Sono circa un milione i malati di Alzheimer in Italia, realtà del nostro tempo spesso nascosta con cui, invece, dobbiamo fare i conti. Per questo ringrazio ‘Alzheimer Uniti Roma Onlus’ che, ogni anno, da sedici anni, ci riunisce in occasione della Giornata Mondiale Alzheimer. Saluto e ringrazio, in particolare, Luisa Bartorelli, per la tenacia con cui ha portato avanti in questi anni una grande battaglia di civiltà”. Lo ha dichiarato, intervenendo stamattina al Convegno organizzato in Campidoglio, l’assessore al Sostegno Sociale e Sussidiarietà di Roma Capitale, Rita Cutini, che ha aggiunto: “Credo, a questo proposito, che il contributo dell’arte, della letteratura, del cinema, delle stesse arti figurative, possa dare una spinta formidabile alla sdrammatizzazione del problema e ad una sua collocazione più serena nel tessuto umano e relazionale della nostra società. Il problema dell’Alzheimer non deve essere un tabù ma deve essere affrontato per il bene dei malati e delle loro famiglie, che vanno sostenute maggiormente, con l’impegno delle istituzioni e delle associazioni di volontariato che già fanno molto sul territorio. Oggi – aggiunge Cutini - ci sono circa 2.200 strutture in tutta Italia, molto, anzi troppo diversificate, tra cui prevalgono ancora le 1.000 Rsa, luoghi troppo spesso di confinamento definitivo e di scarsa valenza integrativa. Io penso che non ci sia niente di peggio per un malato di Alzheimer che essere sradicato e messo in una condizione di vero isolamento sociale. A Roma – spiega l’assessore - seguiamo nei centri diurni Alzheimer circa 500 anziani, ma bisogna fare molto di più. Dobbiamo mettere a sistema forme di assistenza domiciliare per i malati, aumentare la possibilità di frequentare i centri Alzheimer e aumentare quelli dedicati ai casi gravi e, infine, potenziare i luoghi si sollievo per consentire ai care givers di essere sostenuti nell’accudimento dei propri cari. L’adozione di un ‘Polo cittadino Alzheimer’ potrebbe aiutarci sia ad armonizzare le modalità di aiuto, sia ad aumentare l’offerta. Da parte di questa Amministrazione e del mio Assessorato – conclude Cutini – si tratta di una priorità che rientra nella grande attenzione che vogliamo riservare ai più fragili”.  
   
 

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