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Notiziario Marketpress di Martedì 23 Settembre 2014
 
   
  TORINO,: RIDURRE I CONFLITTI COINVOLGENDO IL TERRITORIO NELLA PROGETTAZIONE DELLE GRANDI OPERE A PALAZZO INGHILTERRA IL SEMINARIO DEL PROGETTO EUROPEO PLATFORM

 
   
  Torino, 23 settembre 2014 - "La conflittualità causata dalla costruzione di una grande infrastruttura si riduce coinvolgendo amministratori locali e popolazione prima di cominciare a progettare e non a cose fatte. È anche grazie all´azione della Provincia se la Torino-lione a partire dal 2005 si è trasformata in un progetto condiviso da buona parte del territorio, cioè da tutti coloro che, accettando di sedersi intorno a un tavolo per discutere, hanno contribuito a modificare radicalmente il disegno originario dell´opera". L´assessore alle Attività produttive, Concertazione territoriale e Progetti europei della Provincia di Torino Sergio Bisacca ha aperto con queste parole il seminario odierno in svolgimento a Palazzo Inghilterra e intitolato "Grandi infrastrutture: più opportunità e meno conflitti". Si tratta di un appuntamento organizzato nell´ambito del progetto europeo Platform (Platform to Form Opinions Related to Mobility), facente parte del programma Spazio Alpino, nato per integrare la sostenibilità sociale nel processo di pianificazione delle nuove infrastrutture, considerando i bisogni della comunità e valorizzando la partecipazione sociale. L´obiettivo di Platform è quello di creare un rapporto di fiducia e di collaborazione, tra le istituzioni e tra istituzioni e cittadini, nel processo di realizzazione di nuove opere infrastrutturali, con particolare riferimento all´Arco Alpino, ma validi per tutte le grandi opere sul territorio nazionale. La consapevolezza di un approccio diverso nasce dalla constatazione che sempre più spesso la realizzazione delle grandi opere porta con sé il conflitto sociale e interistituzionale. Secondo i risultati dell´ottava edizione del progetto Nimby Forum, in Italia nel 2012 i progetti contestati hanno raggiunto quota 354, di cui ben 151 casi manifestatisi per la prima volta nel 2012. Il Nimby Forum fornisce anche un identikit dei contestatori: si tratta di soggetti diversi, quali privati cittadini, enti pubblici, politici, associazioni. In prima fila, sul fronte della protesta, si trovano i Comitati, ma anche spesso soggetti politici locali e i Comuni. Ne consegue una sorta di testa-a-testa tra associazionismo e politica, che evidenzia un approccio spesso strumentale e non sufficientemente responsabile, che in alcuni casi ha generato la nascita e l´affermarsi di movimenti di contestazione, che sconfinano ben oltre la stretta dialettica sull´opportunità di realizzare singole opere, trasformandosi in veri e propri brand di protesta esportabile e declinabile in contesti anche molto differenti tra loro. Ma non è il conflitto in sé a rappresentare una patologia, quanto l´incapacità di valutarne le cause, di rispondere alle domande che pone, di prevenirlo o, comunque, di governarlo. Il seminario di Platform è stato quindi l´occasione per raccogliere, soprattutto dagli amministratori locali, alcune raccomandazioni condivise sui temi legati all´informazione e alla comunicazione tra progettisti, decisori e attori locali finalizzate alla coprogettazione di una grande opera che sia davvero occasione di sviluppo per il territorio.  
   
 

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