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Notiziario Marketpress di Mercoledì 24 Settembre 2014
 
   
  UE: PERCHÉ IL PATRIMONIO CULTURALE HA BISOGNO DI MUOVERSI CON I TEMPI

 
   
   Torino, 24 Settembre 2014 – Di seguito l’intervento di ieri di Androulla Vassiliou Membro della Commissione europea per l´istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù alla Conferenza della Presidenza dell´Ue sulla Heritage Commons: “ Vorrei iniziare ringraziando la Presidenza italiana per avermi invitato oggi e per aver scelto di tenere questo evento in un tale luogo straordinario. Il "Venaria Reale", con tutta la sua bellezza e capolavori che contiene, con la sua vivace vita culturale, è un ambiente ideale per una conferenza europea sul patrimonio culturale. Si tratta di un esempio vivente di come si possa custodire il nostro patrimonio e utilizzare il suo potenziale per lo sviluppo sostenibile locale e regionale in Europa. Bella come lo è oggi, questo luogo infatti ha subito alcuni anni di abbandono. Solo pochi anni fa non era così splendida. Ma oggi è tornato in vita, grazie anche al sapiente uso dei fondi europei. In realtà, La Venaria è stato uno dei più grandi progetti di restauro culturale in Europa e uno dei migliori esempi di politica di coesione europea al lavoro in Italia. Naturalmente, niente di tutto questo sarebbe stato possibile senza la conoscenza e le competenze delle centinaia di persone che hanno contribuito a restaurare gli edifici danneggiati, opere d´arte, sentieri e giardini, facendo rivivere lo splendore barocco della Reggia di Venaria e il suo paesaggio circostante. E questa esperienza è stato nutrito e trasmesso alle generazioni future grazie al Centro Conservazione e Restauro dei Beni Culturali, uno dei più importanti centri di formazione di alto livello e di ricerca in Italia. Attori pubblici e privati ​​sono tutti partecipano attivamente nella manutenzione, gestione e sviluppo di questo sito. Ed è grazie a questo modello di successo di governo patrimonio che La Venaria è ormai diventata un "centro culturale", che collega il patrimonio con la cultura contemporanea e offrendo una ricchezza di eventi culturali accessibili a tutti. Cari amici, Noi tutti condividiamo la stessa passione per il patrimonio culturale europeo. E ´la nostra ricchezza comune, la nostra eredità dalle generazioni precedenti e la nostra eredità per quelli a venire. Arricchisce la nostra identità, allo stesso tempo nutre la creatività di oggi. Si tratta di un archivio insostituibile di conoscenza e una risorsa preziosa per la crescita economica, occupazione e coesione sociale. Ma il patrimonio culturale non è una eredità passiva. La sua sopravvivenza dipende dalla nostra capacità di affrontare le molte sfide di oggi: i governi stanno tagliando i bilanci pubblici per la cultura e il patrimonio; digitalizzazione sta scuotendo i modelli tradizionali di accesso e partecipazione alla cultura; competenze preziose e artigianato stanno calando con il tempo; cambiamento globale e l´urbanizzazione stanno interessando la sostenibilità ambientale; Nel documento politico ´Verso un approccio integrato al patrimonio culturale per l´Europa´, che ho presentato questa estate per i miei colleghi e che il Collegio dei Commissari ha adottato, faccio il caso che dobbiamo aiutare la mossa settore dei beni con i tempi. Abbiamo bisogno di rendere il patrimonio più ´people-oriented´ e trasformarlo in un driver di attività economica. Siti dovrebbero diventare centri di conoscenza e innovazione, i punti focali della creatività e della cultura, e luoghi di interazione della comunità e l´integrazione sociale. In breve, abbiamo bisogno di fare un patrimonio di risorse per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, in linea con gli obiettivi della strategia Ue 2020. Vorrei sottolineare qui un punto chiave: il valore del patrimonio culturale è sempre sia a livello locale ed europeo. Heritage è costituito da storie locali, ma è stato anche forgiato attraverso i confini e le comunità. La tutela del patrimonio culturale e facendo pieno uso del suo potenziale è soprattutto una responsabilità nazionale, ma l´Ue può e deve aiutare. Non c´è contraddizione tra le responsabilità nazionali e gli interventi dell´Ue a sostegno di essi. E ´importante che insieme guardiamo in che modo le politiche pubbliche a tutti i livelli potrebbero essere migliori Marshalled a questo scopo, e di sviluppare un approccio più integrato alla sua conservazione, la promozione e l´accesso. Dobbiamo aiutare le comunità locali ad assumersi la responsabilità di gestione del patrimonio, per renderlo parte della loro vita quotidiana e lo spazio comune e un fattore di sviluppo sostenibile. Possiamo farlo attraverso lo sviluppo di forme innovative di gestione orientata alla comunità, che possono migliorare il potenziale economico e sociale del patrimonio culturale e contribuire al benessere dei cittadini. Ci sono una serie di nuovi strumenti Ue che devono essere meglio conosciuto e mobilitati, a partire dai programmi di Europa creativa e Orizzonte 2020. Tali opportunità da non perdere. L´europa può aiutare all´avanguardia nella ricerca sulle nuove tecniche per il restauro del patrimonio e manutenzione. Si può finanziare la cooperazione transfrontaliera attraverso progetti transnazionali; fornire un supporto diretto tramite i fondi strutturali - come è avvenuto per la Venaria Reale in sé. Si pone anche la consapevolezza attraverso iniziative come il marchio del patrimonio europeo o il premio dell´Unione europea per il patrimonio culturale o le Giornate Europee del Patrimonio, un´iniziativa congiunta con il Consiglio d´Europa. Queste iniziative in gran parte celebrano il ruolo dei volontari e il valore di un approccio bottom-up quando si tratta di collegare il patrimonio con lo spazio e la vita contemporanea. In realtà, un approccio basato sulla comunità alle politiche e ai programmi culturali è già stato adottato nel quadro di diversi programmi comunitari. Si va dalle sfide sociali del programma di ricerca Orizzonte 2020, per lo sviluppo locale guidato dalle comunità incluso nel strutturali europei e fondi di investimento. Questa è la strada da percorrere: ora e in futuro. Questo è ciò che discuteremo oggi e domani. Il luogo dove ci troviamo dimostra che è possibile rispondere con successo alle minacce e alle sfide di oggi e di migliorare il nostro modo di intendere, salvaguardare e gestire il nostro patrimonio culturale. Dobbiamo lavorare insieme, nel pieno rispetto delle norme in materia di sussidiarietà, in modo da poter trarre il massimo vantaggio dal nostro patrimonio culturale comune come europei. Il nostro patrimonio culturale è un bene per tutti e una responsabilità per tutti. Grazie.  
   
 

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