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Notiziario Marketpress di Giovedì 25 Settembre 2014
 
   
  AERDORICA: APPROVATO BILANCIO 2013.

 
   
  Ancona, 25 settembre 2014 - E’ stato approvato all´unanimità ieri mattina dall’assemblea dei soci il Bilancio 2013 di Aerdorica Spa, la società che gestisce l’Aeroporto delle Marche. A causa della gestione pregressa si evidenzia una perdita di 12milioni di euro, ma la gestione ordinaria di esercizio è perfettamente in equilibrio e questo, insieme alle trattative in corso con sei investitori interessati ad entrare nella società, garantisce buoni presupposti per il futuro. L’aeroporto delle Marche è di vitale importanza per l’economia marchigiana e può garantire nuove opportunità di crescita per il sistema logistico in connessione con l’interporto e il porto di Ancona a beneficio dell’intero territorio. Per questo motivo la Regione Marche continuerà a dare il proprio sostegno nell’azione di risanamento dei conti. Il presidente di Aerdorica Giovanni Belluzzi, in un anno di attività, ha riportato perfettamente in equilibrio, come richiesto al suo mandato, la gestione ordinaria e ha fornito un quadro di riferimento preciso, cifre e informazioni corrette, un bilancio pulito e trasparente. Rimane però da gestire la difficile e pesante situazione pregressa. L´indebitamento pesa per un totale di 37 milioni che, in base al piano industriale, verranno recuperati nel corso di quattro esercizi. Ora la scommessa sta nello sviluppo delle attività dello scalo. I segnali sono positivi. Il traffico passeggeri registra il 20% in più rispetto agli obiettivi previsti ed il settore merci è stabile. E’ stato inoltre dato mandato ufficiale a Belluzzi per approfondire l´interesse degli investitori ad entrare nella società fino alle manifestazioni vincolanti. Attualmente sono sei e la Regione auspica che entro fine anno ci sia la conclusione dell´iter e di seguito l’ingresso di un nuovo socio di riferimento. La situazione finanziaria di Aerdorica, sotto la guida del presidente Belluzzi, che nel novembre 2013 ha ricevuto il mandato della giunta di risanare i conti dello scalo marchigiano, è stata oggetto di una attenta pianificazione che ha portato il management ad operare secondo precise direttrici di azione: - definizione di un piano di rimodulazione dei pagamenti con i fornitori, accettato dalla larga parte dei creditori, attuato a partire da giugno 2014 e per la durata di 24 mesi; - accordo, raggiunto con Banca Marche S.p.a., per la sospensione di 24 mesi dei propri mutui; - rateazione decennale dei debiti tributari e contributivi iscritti a ruolo; - rateazione dei tributi comunali pregressi del Comune di Falconara. Il piano industriale di Aerdorica presentato ad aprile scorso, si basa essenzialmente sullo sviluppo e potenziamento dei business esistenti: passeggeri, cargo, retails shop, parcheggi, locazioni, agenzie, utilities. In particolare si punta in cinque anni al raddoppio passeggeri (dai 300mila che definiscono la cachtment area a 600mila) e cargo (da 6mila tonnellate a 12mila). Per raggiungere questi obiettivi sono previsti investimenti vocati ad aumentare la qualità dell’aeroporto, che per numero di voli è l’8° in Italia, rendendolo sempre più attrattivo. L’impegno finanziario del Piano investimenti sarà sostenuto con i flussi di reddito derivanti dalla gestione corrente, dalle risorse europee e dall’aspettativa di ingresso di nuovi azionisti. Con riguardo al business avio cargo, gli amministratori intendono sostenere un significativo investimento per la creazione di un Air Cargo Center, il quale consentirà il pressoché raddoppio degli attuali volumi di traffico merci da e per il resto del mondo, attraverso la realizzazione del progetto di Piattaforma Logistica delle Marche in cooperazione e sinergia con l’Interporto e l’Autorità Portuale. Infine, tutte le infrastrutture e le risorse disponibili sul sedime aeroportuale verranno valorizzate per consentire la generazione di un adeguato flusso di reddito derivante dai contratti di subconcessione e locazione. L’impatto economico atteso derivante dalle fonti di ricavo assomma a oltre 9 Mln di euro annui, a cui si devono aggiungere oltre 2 Mln di euro annui derivanti dalla razionalizzazione dei costi operativi ed in particolare dei livelli remunerativi del costo del personale che sono stati adeguati alle fasce salariali dei dipendenti regionali.  
   
 

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