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Notiziario Marketpress di Giovedì 25 Settembre 2014
 
   
  AFGHANI A GORIZIA: ATTIVATO PERCORSO VIRTUOSO PER TUTTI

 
   
  Trieste, 25 settembre 2014 - Sulla vicenda degli afghani attualmente ospitati a Gorizia nella tendopoli di via Brass, è intervenuto lŽassessore alla Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, Paolo Panontin, che ha voluto sottolineare come "sia stato fatto ed attivato tutto quanto necessario per garantire le migliori condizioni di sicurezza per gli ospiti e per la cittadinanza". A questo proposito, Panontin ha precisato che risaliva alla seconda metà del mese di agosto lŽaccampamento precario nellŽalveo del fiume Isonzo, sul territorio comunale di Gorizia e Gradisca dŽIsonzo, realizzato con materiali di fortuna da 80 richiedenti asilo di origine pakistana e afgana. Oltre a rappresentare un problema di ordine pubblico e igienico-sanitario, lŽaccampamento costituiva un sicuro pericolo per i migranti, visto il grave rischio idraulico rappresentato dai frequenti fenomeni di piena del fiume. A fronte di questa situazione di pericolo, segnalata il 3 settembre alla Provincia di Gorizia, che ne informava prontamente la Prefettura, lŽAzienda Sanitaria e la Regione, richiedendone lŽintervento di competenza, il Comune di Gorizia non aveva attivato alcuna misura o intervento di soccorso o assistenza a queste persone. Non occorre ricordare che ai sensi dellŽart.7 della Lr64/86, il Comune è, con riguardo al territorio di propria competenza, lŽente di base per la protezione civile e ha la responsabilità primaria dŽintervento per garantire lŽincolumità delle persone e/o dei beni e dellŽambiente in caso dŽemergenza. Il Piano Comunale di Emergenza di Pc di Gorizia individua 10 aree di ricovero scoperte sul suo territorio, sulle quali possono essere realizzate delle tendopoli che, ad esempio nel caso di evento sismico, sono in grado di ospitare alcune centinaia di sfollati. Dal momento che la gestione degli stranieri richiedenti asilo è di competenza del ministero dellŽInterno, il prefetto di Gorizia si è attivato per la risoluzione del problema, convocando lŽ8 settembre un incontro con lo scopo di individuare quanto prima sedi alternative allŽinsediamento sul fiume, e chiedendo su questo la collaborazione dei Comuni interessati e della Provincia. Lo stesso Prefetto, inoltre, chiedeva al Corpo Forestale Regionale e allŽAgenzia del demanio del Friuli Venezia Giulia di procedere con assoluta urgenza allo sgombero delle aree occupate lungo lŽIsonzo. Nei giorni immediatamente successivi la Provincia di Gorizia individuava in unŽarea di sua proprietà, il campo sportivo di via Brass a Gorizia, un sito alternativo dove poter ospitare con i necessari requisiti di sicurezza e igiene le persone ancora accampate nellŽalveo dellŽIsonzo, tramite la realizzazione di una contenuta struttura campale. Questa risultava lŽunica soluzione sul tavolo alla data del 12 settembre, non avendo il Comune di Gorizia individuato alcuna alternativa allŽaccampamento improvvisato sullŽIsonzo, né modalità di assistenza e soccorso da prestare ai richiedenti asilo. Sabato 13 settembre, dopo una riunione operativa di verifica tra la Pcr e la Provincia di Gorizia, sono stati, come da prassi, allertati i coordinatori dei Gruppi Comunali di Pc dei comuni di Gorizia, di Gradisca dŽIsonzo, Romans dŽIsonzo, Mariano del Friuli e Farra dŽIsonzo, chiedendo la loro disponibilità ad allestire il giorno dopo il campo dei richiedenti asilo nel sito di proprietà della Provincia. Nel mentre, lŽAssessore regionale alla Pc informava telefonicamente il Sindaco di Gorizia della scelta fatta, senza che lo stesso prefigurasse alcuna soluzione alternativa. Domenica 14 settembre la Pcr, con lŽausilio dei volontari, provvedeva a montare 17 tende, 2 gazebi estensibili 4x4, 101 brandine pieghevoli da campo e 2 gazebi estensibili 6x3, e consegnava il materiale montato alla Provincia di Gorizia, in qualità di coordinatore delle iniziative spontanee di solidarietà a favore dei migranti del territorio. A completamento del campo, mercoledì 17, la Pcr installava un modulo servizi igienici carrellato completo di tubo di scarico per la fogna e di tubo di collegamento per lŽacqua. Già dopo due giorni, un certo numero di migranti veniva sistemato in strutture stabili e quindi 3 tende venivano smontate e recuperate dalla Pcr.  
   
 

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