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Notiziario Marketpress di Lunedì 29 Settembre 2014
 
   
  INCIDENTI 2013, CALANO ANCORA SINISTRI E VITTIME IN TOSCANA

 
   
  Firenze 29 settembre 2014 - Ancora meno incidenti, meno vittime e meno feriti sulle strade toscane nel 2013. I dati del Sirss (Sistema integrato regionale per la sicurezza stradale), seppur provvisori, in attesa della validazione da Istat, raccontano un anno in cui il numero dei sinistri è calato ancora rispetto al 2012. In particolare, gli incidenti sono diminuiti del 3,9%, i feriti del 4,8% e le vittime del 9,7%. In valori assoluti, in Toscana lo scorso anno si sono verificati 16.250 incidenti con 21.689 feriti e 224 morti. In base ai parametri forniti dal Mit - Studio di valutazione dei costi sociali dell´incidentalità stradale, il costo sociale dell´incidentalità per il 2013 è stato di 1.431.104.151 a fronte di una media degli ultimi 4 anni, dal 2010 al 2013, di 1.585.122.887 euro, ovvero 429 euro pro capite. "L´amministrazione regionale toscana lavora da anni, con costanza, sul tema della sicurezza stradale - ha spiegato l´assessore regionale ad infrastrutture e trasporti Vincenzo Ceccarelli - ed i risultati si vedono. I numeri ci dicono che il 2013 è stato un anno positivo per la sicurezza stradale, sia rispetto all´anno precedente sia prendendo come riferimento un periodo temporale più lungo: infatti tra il 2010 e il 2013 il numero degli incidenti è calato del 13,9% e quello dei morti del 26,8%. Anche se, in parte, il calo degli incidenti può esser dovuto al minor numero di veicoli che circolano in conseguenza della crisi economica, risultati così incoraggianti e costanti indicano che la via che abbiamo intrapreso è giusta e deve essere seguita". Il trend 2010 - 2013 Una prima analisi dei dati tra il 2010 e il 2013 mostra una riduzione sul territorio regionale del numero di incidenti (-13,9%), di feriti (-14,2%) e dei morti (26,8%). Dal 2010 al 2013 è sulle strade urbane che si verifica il maggior numero di incidenti (79% contro il 21% delle strade extraurbane), anche se in proporzione risultano più gravi quelli che avvengono in contesto extraurbano, dato che ad un numero molto inferiore di sinistri corrisponde una mortalità quasi equivalente: il 53% degli incidenti mortali avviene in città e il 47% sulle strade extraurbane . I sinistri avvengono soprattutto nei giorni feriali (nei cinque giorni feriali si verifica il 76,8% degli incidenti, circa il 15% al giorno). Il sabato la percentuale si attesta al 13%, la domenica al 9%. La fascia oraria in cui si concentrano è quella 8-20 (79 %), con picchi che corrispondono ai tragitti casa-lavoro e casa-scuola. Si tratta per lo più di incidenti non gravi. L´indice di mortalità aumenta, invece, nelle ore notturne (dalle 22 alle 7), raggiungendo il picco massimo (6 morti ogni 100 incidenti) nella fascia oraria 4-5. Le fasce di età più soggette a incidenti sono quelle tra i 36 ed i 45 anni, nelle quali si concentra la maggior parte dei feriti del 2012. La situazione cambia radicalmente se si considerano, invece, i decessi. In questo caso risultano più a rischio le persone più mature, quelle tra i 66 e gli 80 anni. Considerando, invece, i veicoli coinvolti in incidenti, si vede che tra le vittime della strada il 35% è morto in auto, il 23% è morto utilizzando un motociclo, il 10% è morto spostandosi in bicicletta, il 3% è morto a bordo di veicoli pesanti e il 5% a bordo di ciclomotori o quadricicli leggeri, il 2% è morto a bordo di un autobus. Il restante 22% tra le vittime della strada è rappresentato da pedoni deceduti a causa di investimenti. I dati si riferiscono ad incidenti stradali avvenuti su strade aperte alla circolazione pubblica, in cui ci sia stato almeno un ferito o un morto entro 30 giorni dall´incidente.  
   
 

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