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Notiziario Marketpress di Lunedì 29 Settembre 2014
 
   
  LOMBARDIA. RIFIUTI,MARONI-TERZI:MONITORAGGIO PER SAPERE COME SONO E DA DOVE VENGONO

 
   
  Milano, 29 settembre 2014 - "E´ necessario sviluppare adeguate forme di monitoraggio della situazione presente nella regione per quanto attiene lo smaltimento dei rifiuti urbani e speciali nella rete degli impianti di termotrattamento attivi in Lombardia, con riferimento alle tipologie di rifiuti, alla loro provenienza e alla programmazione temporale di trattamento". Lo affermano, in una comunicazione congiunta all´Esecutivo regionale, il presidente Roberto Maroni e l´assessore all´Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Maria Terzi. Controllo Su Corretta Gestione Impianti - "Il monitoraggio - prosegue la Nota - sarà operato sulla base di dati forniti periodicamente dai gestori degli impianti, secondo nuovi indirizzi e modalità stabiliti dalla Giunta regionale e potrà essere oggetto di azioni di controllo specificamente assunte per assicurare la continuativa corretta gestione degli impianti alla luce delle autorizzazioni vigenti, in collaborazione con Arpa". Il Ricorso Alla Consulta Contro Decreto Sblocca-italia - La comunicazione del presidente Maroni e dell´assessore Terzi fa seguito a quanto già stabilito con la delibera approvata dalla Giunta regionale venerdì 19 settembre, in base alla quale l´Esecutivo lombardo ha deciso di ricorrere alla Consulta in merito alla legittimità costituzionale dell´articolo 35 del Decreto ´Sblocca Italia´ in materia ambientale, che va contro la politica di decommissioning degli inceneritori attuata dalla Lombardia. Piano Rifiuti Regionale Non Può Essere Vanificato - "Una scelta doverosa - è il commento dell´assessore Terzi - per chi, come la Lombardia, non può rischiare di essere sommersa di rifiuti provenienti dalle altre regioni. Siamo stanchi di pagare per le cattive gestioni politiche e amministrative degli altri territori. E non possiamo permetterci che il nostro Piano rifiuti regionale approvato a giugno con fatica e responsabilità venga vanificato da un decreto romano, che ci obbliga a smaltire 1,3 milioni di tonnellate di rifiuti altrui". "Dobbiamo difendere con forza - conclude l´assessore - l´autosufficienza conquistata in questo campo. E il ricorso alla Consulta è il primo passo".  
   
 

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