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Notiziario Marketpress di Lunedì 02 Aprile 2007
 
   
  TEATRO LITTA MILANO - DANAE FESTIVAL5 APRILE ­ 1 MAGGIO 2007 NONA EDIZIONE

 
   
  Milano, 2 aprile 2007 Testarda e volitiva, giunge alla nona edizione il Danae Festival, forte della cura artistica di Attilio Nicoli Cristiani e Alessandra De Santis del Teatro delle Moirein partnership con il Teatro Litta. Il festival prosegue la sua ricerca tra teatro e danza confermando una particolare attenzione a giovani donne artiste indipendenti e concentrandosi, quest’anno anche sulla progettualità di alcune compagnie più che su singoli spettacoli. Il festival viene sostenuto da: Comune di Milano Assessorato Sport e Tempo Libero e Assessorato alla Cultura, Regione Lombardia - Culture, Identità e Autonomie della Lombardia, Provincia di Milano ­ Cultura, Culture e Integrazione. Inoltre viene sostenuta dalla Fondazione Arte & Civiltà e dalla Fondazione Cariplo. Sponsor della manifestazione Il Gigante. E con la collaborazione e il supporto dell’Instituto Cervantes, dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, della Pro-helvetia, della Stadt Zurigh Kultur, del Kultur Kanton Zürich Il Teatro Litta è il luogo centrale del Festival. I suoi affascinanti spazi si modellano alla vocazione interdisciplinare propria di Danae e degli artisti che sono chiamati ad esserne protagonisti. Il primo dei progetti compositi che Danae presenta nasce da una collaborazione con il gruppo milanese Animanera con il sostegno della Fondazione Cariplo ed è una riflessione sulla famiglia attraverso il mito. Il progetto dal titolo Out-cross- Inside si articola in tre momenti importanti dell’edizione di quest’anno il primo dei quali, Metempsychosis inaugura il festival giovedì 5 aprile, al Ponte delle Gabelle di Via San Marco. La scena teatrale sarà incentrata sulla metamorfosi di questo luogo: il naviglio prosciugato si trasforma nel fiume Acheronte e il Ponte diventa l’Ade di cui Cerbero sorveglia la porta. Gli spettatori saranno così traghettati da Caronte mentre tutto intorno si scatenerà fino a tarda notte la festa animata dalla Banda degli Ottoni. Gli altri due momenti della presenza di Animanera cadenzano la seconda metà del festival. Dal 19 al 21 aprile, alla Cavallerizza del Teatro Litta, vedremo ŒElektrika’ una rilettura del dramma di Elettra e Oreste da Sofocle. La terra per Elektra e Oreste non è altro che un letto a due piazze. Sulla scena i due attori, nudi e isolati, sono la forma viva del recinto del dolore, dove, come dice Sofocle, Œil dolore è un debito che tutti noi dobbiamo saldare’. Oepdipus è il terzo episodio della trilogia di Animanera. Dal 29 aprile al 1 maggio Oedipus prenderà la forma di un viaggio itinerante nei meandri dei legami famigliari, in un luogo, una casa privata, in cui le stanze saranno simboliche e reali al tempo stesso, dove un nucleo famigliare, padre, madre, figlio e figlia, moltiplicheranno le loro ossessioni, complici gli spettatori. Il 10 e l’11 aprile il festival entra nel vivo con due proposte dei Kinkaleri, martedì 10 con lo spettacolo 11 Cover, che prosegue la riflessione sul rapporto tra movimento/suono. In scena Cristina Rizzo e Jimmi Gelli che esegue dal vivo musiche originali. Mercoledì 11 aprile Matteo Bambi e Marco Mazzoli con ŒThe hungry march show’ si muovono nuovamente nell’orizzonte dell’improvvisazione come già in altre produzioni del gruppo. Nella serata di Mercoledì, dopo lo spettacolo dei Kinkaleri, debutterà Party#1, una nuova creazione a cura del nucleo artistico Sigourney Weaver, composto dal danzatore Biagio Caravano della compagnia Mk e della musicista sperimentale Daniela Cattivelli: Party#1 costruisce quella zona in cui il suono incontra il corpo e dove il corpo prende una sua personale inclinazione e posizione. Venerdì 13, sempre al Litta, una rara occasione di rivedere Ragazzocane, una delle più belle creazioni della Biennale 2005, diretta da Romeo Castellucci recentemente premiato agli Ubu. Creato da Silvia Rampelli e da lei intepretato con il gruppo Habillè D’eau, lo spettacolo è forte di immagini molto potenti e inquietanti che rimandano alla dimensione dell’inconscio. Sabato 14 aprile una serata con una doppia proposta: la prima, alle ore 21 nel foyer del teatro, vede in scena Sonia Brunelli, già presente in Danae dello scorso anno, con il suo nuovo lavoro Nn. La performance della Brunelli percorre una strada inconfondibile di meccanismi percettivi fatti di nulla, se non di una presenza fisica, ma capaci di innescare visioni che inchiodano lo sguardo dello spettatore su gesti piccoli e lineari ma che in sé racchiudono tutta la scena. A seguire in Cavallerizza Alessandra Cristiani, già e ancora performer del gruppo Habillé d’Eau, propone Io è un altro, omaggio all’artista Francesca Stern Woodman fotografa morta suicida a soli 24 anni che con il suo lavoro ha rappresentato l’identità femminile dall’adolescenza alla prima maturità. Lunedì 16 aprile ancora una doppia proposta. La serata verrà aperta dalla performance The Real Doll di Paola Chiama, danzatrice e coreografa torinese, da anni impegnata con la Compagnia Agar. Dentro una scatola a dimensione umana, col prezioso apporto del video realizzato da Alessandro Amaducci, la Chiama propone una riflessione ironica e provocatrice sui modelli femminili imposti dalla cultura occidentale. A seguire Simone Aughterlony, giovane performer di origine neozelandese, presenta Performers on trial che la vede in scena insieme al danzatore Thomas Wodianka, già attore con Marthaler. I due performer mettono ironicamente se stessi ³in(alla) prova² (on trial) cercando con tutti i mezzi di persuadere lo spettatore del loro valore, disquisendo continuamente sulla sincerità delle loro azioni, creando un’ironica riflessione della relazione tra menzogna e verità. Mercoledì 18 sarà la volta della coreografa israeliana Yasmeen Godder, una delle più affermate coreografe del momento. Formatasi a New York, vincitrice di numerosi premi internazionali, presentala Teatro Litta ­ con il sostegno dell’Università Cattolica del Sacro Cuore ­ Cattedra di Drammaturgia -la sua nuova creazione I’m Mean, I am. La Godder, in scena con una affiatata giovane formazione, riflette sulla tensione che esiste tra il processo di lavoro e il prodotto e il desiderio di superarla. Le scintille scatenate da questa condizione danno vita ad un linguaggio performativo molto personale che si ispira ad un immaginario horror. Domenica 22 aprile, Danae dedica uno spazio a una ricerca più strutturalmente teatrale come quella di Lenz Rifrazioni che presenta un progetto articolato dedicato a Il Principe Costante di Calderon de la Barca. Una ricerca che sposa e confronta la drammaturgia del testo teatrale classico e la drammaturgia del corpo dell’attore contemporaneo. Il progetto, sostenuto dall’Instituto Cervantes e da Natura dei Teatri, è l’occasione per Lenz Rifrazioni di ripensare uno dei testi più affascinanti del siglo de oro della drammaturgia spagnola, di coniugare l’esperienza della parola barocca alla tradizione del teatro di Grotowski, al lungo lavoro di questi anni, con attori sensibili, portatori di handicap, ex internati di ospedali psichiatrici. Il 19 aprile presso l’Instituto Cervantes di Milano si vedrà e si discuterà di Melanconia Contromano un video di Francesco Pititto di Lenz Rifrazioni. Un intenso sopralluogo nel segno di Genet e Calderon sui luoghi reali, fisici del grande autore spagnolo. Infine il Festival Danae non tradisce la sua vocazione performativa e aperta a compagnie nuove del territorio. Alle ore 18 dei pomeriggi del 26 e del 27 Aprile, irromperà in mezzo alla frenesia cittadina Body Stop ­ Performance Da Banchina, in scena sulla banchina del tram in Corso Magenta 24, di fronte al Teatro Litta, a cura di Cinzia De Lorenzi/care Estinte, di Teatro Inverso e delle giovani compagnie milanesi Sanpapie e Schuko. Durante il festival verranno proposti anche due laboratori di danza contemporanea condotti rispettivamente da Marco Mazzoli dei Kinkaleri e da Silvia Rampelli di Habillè d’Eau. .  
   
 

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