Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Martedì 30 Settembre 2014
 
   
  UMBRIA: FORUM PAESAGGIO, CONVEGNO SU SITI BENEDETTINI

 
   
  Perugia, 30 settembre 2014 – "I siti benedettini rappresentano un patrimonio identitario dell´Umbria e del suo paesaggio e sono modello esemplare di un sistema insediativo ancorato al senso del rapporto con il territorio e l´ambiente". L´assessore regionale all´Ambiente, Silvano Rometti, intervenendo al quarto evento del Forum regionale "Paesaggio Geografia", dedicato alle abbazie benedettine e ospitato nell´abbazia di Montelabate a Perugia, ha voluto sottolineare il valore storico, culturale e di pregio ambientale che la Regione Umbria ha riconosciuto nei suoi strumenti di programmazione, pianificazione e gestione del territorio al patrimonio costituito dal lascito benedettino, dal Piano Urbanistico territoriale approvato nel 2000 fino al Piano Paesaggistico regionale in fase di approvazione. "La Regione Umbria – ha ricordato - con la volontà di riconoscere gli archetipi del paesaggio umbro per la sua tutela e valorizzazione, in collaborazione con il Centro Storico Benedettino Italiano, ha promosso la rivisitazione del censimento delle abbazie e dei principali siti benedettini in Umbria che prese le mosse alla fine degli anni Novanta, interessando 102 siti benedettini ancora oggi esistenti". "Oggi – ha aggiunto Rometti – abbiamo a disposizione un censimento arricchito con documentazioni cartografiche e fotografiche, rilievi tecnici e note storiche di contesto, con una particolare cura per i siti la cui testimonianza materiale è ancora presente nel nostro paesaggio. Un lavoro prezioso che è parte integrante del Quadro conoscitivo del Piano Paesaggistico regionale e costituirà un elemento di valutazione nella verifica periodica della qualità dello stato di pianificazione, gestione e tutela del patrimonio paesaggistico da parte dell´Osservatorio regionale sulla qualità del paesaggio". "Il sistema insediativo delle abbazie, dislocate in posizione strategica, in contesti di grande valore paesaggistico, – ha detto ancora Rometti - ha rappresentato un polo di organizzazione della vita delle comunità locali, contribuendo alla strutturazione e all´assetto politico-amministrativo del territorio dal punto di vista sociale, economico e ambientale. Riconoscendo pari dignità al lavoro e alla preghiera, le comunità monastiche parteciparono ai processi produttivi, recuperando vaste pianure abbandonate, bonificando aree paludose, incentivando migliorie fondiarie, nell´equilibrio tra campi arativi, boschi e pascoli. Allo stesso tempo, favorirono la nascita degli agglomerati urbani". "Una risorsa peculiare e importante dell´Umbria, della sua storia e del suo presente – ha concluso l´assessore – che la Regione tutela e valorizza, riconoscendo come gli insediamenti benedettini segnino l´identità del territorio umbro e, come nel passato, possano contribuire a innalzare la qualità dell´ambiente e dello sviluppo sostenibile dell´intera regione". Nel corso del convegno, organizzato dalla Regione Umbria in collaborazione con la Scuola umbra di amministrazione pubblica, è stata illustrata l´attività di censimento delle abbazie e presentato il volume "Le abbazie benedettine in Umbria" curato dal Centro Storico Benedettino Italiano e dalla Regione Umbria. Numerosi gli interventi, che hanno toccato fra gli altri i temi del ruolo dei monasteri benedettini nella nascita della cultura europea, del contributo allo sviluppo dell´economia e della rilevazione contabile, la valorizzazione del patrimonio storico-artistico delle abbazie. Ai partecipanti è stata offerta la possibilità di una visita guidata dell´Abbazia, una delle prime fondazioni benedettine, che fino al Xiv secolo fu tra i maggiori centri del sistema benedettino dell´Umbria; a proseguirne le tradizioni agricole è oggi la Fondazione "Gerolamo Gaslini", che ne è proprietaria dagli anni Cinquanta.  
   
 

<<BACK