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Notiziario Marketpress di Mercoledì 01 Ottobre 2014
 
   
  PSR, LOMBARDIA: RISPETTARE TABELLA DI MARCIA, IMPRESE ATTENDONO

 
   
  Milano - "Vogliamo mantenere i tempi prestabiliti: solo attivando il Psr possiamo evitare danni al sistema delle imprese. In una fase delicata come l´attuale non possiamo lasciare sole le imprese". Lo ha detto l´assessore regionale all´Agricoltura Gianni Fava, aprendo i lavori del Comitato di sorveglianza sul Programma di sviluppo rurale, riunito il 29 settembre a Milano. Sistema Lombardo ´Cardine´ - "Il sistema lombardo di imprese - ha ricordato Fava - è l´elemento cardine su cui far partire la negoziazione con l´Unione europea. Se qualcuno crede che un supposto sbilanciamento verso le imprese significhi un mancato rispetto degli obiettivi della Politica comune, sbaglia: lo può dire solo se non conosce la realtà delle cose. In Lombardia il territorio è gestito dalle aziende agricole: se partiamo da questo, capiamo perché abbiamo tenuto rigidamente sul tema, ma mi auguro questo non diventi motivo di contendere con la Ue. Certo, alcune scelte che hanno ispirato il nostro piano saranno oggetto di dibattito". Capaci Di Spendere - "Chiudiamo la programmazione 2007 2013 con una buona capacita di spesa - ha ricordato Fava -: al 30 giugno abbiamo liquidato oltre l´85 per cento della spesa, dato che migliora sensibilmente nel periodo successivo, con un utilizzo pressoché totale delle risorse disponibili. Vogliamo attivare in tempi rapidi la nuova programmazione. Prova ne è, se servisse, che, quando abbiamo riaperto una Misura di finanziamento, la 121, a fronte di 25 milioni disponibili, abbiamo avuto domande per 78 milioni di euro. Indicatore di quanto le imprese lombarde siano intenzionate a investire nelle proprie filiere, mentre attendono di vedere se ci sono possibilità di attingere a fondi nell´ambito della programmazione". Mantenere Impegni E Tempistica - "Vogliamo mantenere la tempistica - ha ribadito Fava -: solo attivando da subito il Psr si può evitare danni al sistema. L´azienda agricola lombarda pensa a investire indipendentemente dalle condizioni di mercato: in una fase delicata come l´attuale, di grande sofferenza, non vogliamo lasciare sole le imprese. Non diamo la sensazione che le Istituzioni siano lontane: l´azienda ha bisogno di sostegno, perché questo avviene anche in tutti i Paesi europei nostri partner". Difendere Nostra Specificità - "Abbiamo fatto quel che serviva, non dilatiamo i tempi, perché il mondo fuori non ce lo permette" ha esortato l´assessore. Fava ha chiesto uno sforzo comune: "Troviamo una sintesi efficace sulla base della quale difendere la nostra pianificazione, con l´idea che possa essere utile a un comparto che vive forti tensioni e difficolta di mercato. Siamo consapevole del fatto che senza le nostre aziende della filiera agroalimentare non esisterebbe nemmeno un concetto di ruralità: dobbiamo difendere la nostra specificità, un modello mediamente efficiente in un ´Sistema Paese´ che non sempre si è dimostrato competitivo".  
   
 

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