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Notiziario Marketpress di Mercoledì 01 Ottobre 2014
 
   
  INFORMAZIONE GEOGRAFICA, ACCORDO TRA REGIONE TOSCANA E WIKIMEDIA ITALIA PER DIFFONDERLA

 
   
   Firenze, 1 ottobre 2014 - La Regione Toscana pone molta attenzione nel favorire la trasparenza e la collaborazione con gli altri soggetti istituzionali e con il cittadino nell´ambito dei suoi processi decisionali, di pianificazione e copianificazione, e in questa strategia riveste un ruolo fondamentale sia la implementazione e l´affinamento dei quadri conoscitivi, territoriali ed ambientali, che la loro condivisione con tutti gli altri soggetti. Questo il contesto in cui si colloca l´accordo triennale siglato nei giorni scorsi con Wikimedia Italia, l´associazione per la diffusione della conoscenza libera che ha recentemente fatto richiesta alla Osm-foundation per essere riconosciuta come il capitolo territoriale di Openstreetmap. "Con Wikimedia Italia condividiamo l´obiettivo di favorire la più ampia diffusione della conoscenza in materia di informazione geografica - afferma l´assessore regionale a urbanistica, pianificazione del etrritorio e paesaggio Anna Marson - e per questo motivo abbiamo avviato un percorso di collaborazione che consentirà sia un miglioramento della qualità dei dati Osm (avvantaggiandosi dell´importante patrimonio cartografico della Regione Toscana), che una più ampia diffusione e riuso dei dati regionali". "Riteniamo importante – sottolinea l´assessore regionale - avviare un dialogo ed una collaborazione con Openstreetmap (che a livello planetario è l´unica alternativa esistente alle banche dati geografiche delle multinazionali), con l´obiettivo, tra l´altro, di veicolare i dati delle Regione Toscana (strade, civici, edifici, copertura del suolo, idrografia, toponimi, ecc.) all´interno di Osm, facendone crescere la qualità nell´ambito del territorio toscano e fornendo quindi, tramite loro, un servizio migliore al territorio ed alla società della nostra regione". Già dallo scorso anno è stato avviato un percorso di rilascio dei patrimoni informativi geografici regionali come Open Data, adottando esclusivamente formati aperti e licenze che consentono il riuso dei dati anche per finalità commerciali. "Ma la vera sfida – aggiunge Marson - che dobbiamo e vogliamo raccogliere è quella, sottolineata anche dall´Agenda Digitale, di favorire al massimo la diffusione e la fruizione dei patrimoni informativi disponibili, per rafforzare la capacità istituzionale nei suoi diversi livelli e contemporaneamente incidere sulla consapevolezza del cittadino rispetto alle criticità, alle risorse, alle potenzialità, alla sicurezza del territorio in cui vive ed opera". La possibilità di riutilizzare i documenti detenuti da un ente pubblico conferisce un valore aggiunto per i riutilizzatori, gli utenti finali e la società in generale e, in molti casi, per lo stesso ente pubblico, grazie alla promozione della trasparenza e della responsabilizzazione e al ritorno di informazione fornito dai riutilizzatori e dagli utenti finali che permette all´ente pubblico in questione di migliorare la qualità dei dati che raccoglie.  
   
 

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