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Notiziario Marketpress di Mercoledì 08 Ottobre 2014
 
   
  SPORT PER TUTTI: RGIONE FIRMA PROTOCOLLO CON UNIVERSITÀ DI BARI

 
   
  Bari, 8 ottobre 2014 - L’assessore allo Sport e Politiche Giovanili, Guglielmo Minervini, ha partecipato alla firma della convenzione con l’Università degli Studi di Bari per l’avvio di un progetto di ricerca per l’esplorazione del mondo delle professioni e dei profili impiegati nell’erogazione da parte dei soggetti privati e pubblici di servizi per le attività motorie e sport nel territorio pugliese. L’università, che era rappresentata dal rettore Antonio Felice Uricchio, studierà quindi il “mondo” di palestre, centri sportivi, campi e palazzetti per arrivare alla stesura di un regolamento regionale che tuteli i cittadini che praticano lo sport e le attività motorie sia attraverso la formazione e l’aggiornamento delle competenze degli operatori dell’area motorio sportiva, sia attraverso l’offerta di servizi e di strutture sportive sempre più sicure e qualificate. Stamattina con Minervini e Uricchio c’erano anche molti studenti del corso di laurea in Scienze motorie: saranno i docenti e i ricercatori di quella disciplina a condurre lo studio: era presente il prof. Francesco Fischetti, coordinatore didattico del corso. “Siamo di fronte – ha detto Minervini – all’evoluzione della cultura della qualità della vita: molta gente pratica attività sportiva solo per il piacere di farlo e non per raggiungere risultati agonistici. Per questo sono proliferate strutture che offrono servizi i più vari: dai corsi per anziani alla danza. Questo può essere inserito in un campo più ampio, come previsto dalla legge per lo sport per tutti, che prevede anche interventi di prevenzione in campo sociosanitario perché chi pratica attività fisica previene anche alcune malattie. Con il regolamento che stileremo dopo lo studio che affidiamo oggi all’Università di Bari daremo delle direttive al settore che in questi anni sta dando anche soddisfazione dal punto di vista occupazionale. Definiremo norme minime per garantire la maggiore diffusione e professionalità della pratica motoria”. La legge 33/06 lo definisce e il bisogno del regolamento c’è, perché il valore della pratica motorio sportiva si interseca con i maggiori bisogni espressi dalla società: benessere bio-psico sociale di varie fasce d’età e gruppi sociali, adozione di stili di vita sani, integrazione interculturale e identitaria, valorizzazione delle diverse abilità, sviluppo del senso di cittadinanza attiva anche attraverso mezzi informali di educazione e promozione, sostenibilità del patrimonio ambientale e turistico del territorio.  
   
 

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